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Finito Berlusconi, finirà il berlusconismo?
In queste ore in cui sembra definitivamente segnato il destino politico di Silvio Berlusconi, non sono pochi a chiedersi se il tramonto dell’uomo porterà con sé il tramonto del berlusconismo. Per capire che cosa ci aspetta, si tratta innanzitutto di distinguere: esiste un berlusconismo economico, un berlusconismo culturale, un berlusconismo strettamente politico. E non sono la stessa cosa.
Ritorna la cortina di ferro? - 2
"Non so se è solo una mia sensazione" esordiva Barbara Fois nell'articolo qui pubblicato ieri sotto questo stesso titolo in merito all'espulsione dei diplomatici russi. Ebbene no, non è solo sua. Vale la pena di confrontare il suo scritto con quello che segue, scritto indipendentemente lo stesso giorno. Non c'è da temere solo un ritorno alla guerra fredda. C'è da temere che fredda non sia.
Finito Berlusconi, finirà il berlusconismo?
In queste ore in cui sembra definitivamente segnato il destino politico di Silvio Berlusconi, non sono pochi a chiedersi se il tramonto dell’uomo porterà con sé il tramonto del berlusconismo. Per capire che cosa ci aspetta, si tratta innanzitutto di distinguere: esiste un berlusconismo economico, un berlusconismo culturale, un berlusconismo strettamente politico. E non sono la stessa cosa.
Ritorna la cortina di ferro? - 2
"Non so se è solo una mia sensazione" esordiva Barbara Fois nell'articolo qui pubblicato ieri sotto questo stesso titolo in merito all'espulsione dei diplomatici russi. Ebbene no, non è solo sua. Vale la pena di confrontare il suo scritto con quello che segue, scritto indipendentemente lo stesso giorno. Non c'è da temere solo un ritorno alla guerra fredda. C'è da temere che fredda non sia.
Matteo Renzi la fa grossa: sta scavandosi la fossa?
Renzi l’ha fatta grossa. L’incontro con Berlusconi al Nazareno è davvero un atto di arroganza senza pari. Non c'era proprio bisogno di incontrare personalmente l’uomo che più di qualunque altro ha fatto danno a questo paese. Renzi non sembra capire che il Pd non è Forza Italia. E, soprattutto, i suoi elettori non sono i pecoroni che votano Berlusconi. Se tira la corda oltremisura, rischia di perderne la metà.
Gli assassini di Gheddafi deferiti al TPI. Risoluzione Onu 2016 (2011) del 27 ottobre sulla Libia. Traduzione integrale del dispositivo
Una vicenda alquanto misteriosa: il Consiglio di Sicurezza Onu deferisce al Tribunale Penale Internazionale l'assassinio di Gheddafi e gli altri crimini dei ribelli libici. Ma nessuno se ne accorge. Ecco la traduzione integrale del dispositivo della Risoluzione Onu 2016 (2011) del 27 ottobre sulla Libia
Quasi quasi mi metto un burkini
Il divieto del burkini sulle spiagge di Cannes ha sollevato un dibattito vastissimo e molto interessante, se non altro perché ha visto emergere posizioni diametralmente opposte fondate su identici principi liberali e libertari. Ecco un contributo tutt'altro che diplomatico, tutt'altro che equilibrato, che nasce da una pluridecennale conoscenza diretta del mondo musulmano e, di conseguenza, da uno stato d'animo che ha un solo segno: indignazione.
Illegittima, ingiusta, innecessaria: una valutazione complessiva della guerra di Libia
Secondo la narrazione che ci è stata somministrata la guerra di Libia è stata necessaria, è stata legale, è stata giusta. Lo hanno proclamato innumerevoli prese di posizione occidentali, lo ha detto e ribadito James Cameron. Esaminiamo i tre punti uno per uno.
Epitaffio per un despota fallito
E’ caduto il capo di governo più odiato della storia della Repubblica, quello che ha fatto più danno al paese, quello che più di ogni altro si è coperto di vergogna e di infamia.
“Affinché non succeda mai più” - Appello al Procuratore Ocampo sul disastro umanitaria in Libia
Il Procuratore della Corte Penale Internazionale Ocampo riferisce oggi al Consiglio di Sicurezza Onu sull’impegno preso nel novembre scorso di indagare su tutti i crimini commessi durante e dopo la guerra di Libia, compresi quelli degli insorti e della stessa Nato. Una schiera di intellettuali, artisti e attivisti italiani, fra cui Dario Fo, Moni Ovadia, Pancho Pardi e Alex Zanotelli gli ha rivolto un appello. Il mondo ascolti cosa ha da dire Ocampo e lo giudichi.
Primarie della destra: un coerente, patetico ossimoro.
Buio abbagliante, silenzio assordante, geniale idiozia: un ossimoro è un espressione che contiene due termini fra loro opposti e incompatibili. Così l’idea di primarie della destra.
I propositi di Silvio Berlusconi e gli spropositi di Lara Comi
La sfrontata rivendicazione dell'“agibilità politica” di Silvio Berlusconi non si fonda semplicemente sulla celebrazione della sua personale posizione come leader di una specie di partito. Si fonda su una concezione del potere.
Qualcosa di Massimo e qualcosa di Silvio: Matteo Renzi all’attacco del cielo.
Renzi ha qualcosa di D’Alema e qualcosa di Berlusconi. E qualcosa non ha di tutt’e due.
Ma il Quirinale può fare del male
Finalmente qualcuno si accorge dei gravi rischi che chi scrive aveva segnalato oltre cinque mesi fa in merito ai poteri del presidente della repubblica e al loro utilizzo contro Berlusconi. E’ Gaetano Azzariti, sul Manifesto di ieri.
Referendum: i due terzi degli elettori hanno bocciato Silvio Berlusconi.
E’ clamorosamente falso che il voto referendario non abbia nulla a che fare col governo. Il 54,2% degli aventi diritto ha espresso un chiarissimo voto contro Berlusconi, quando ha votato sì all’abrogazione del legittimo impedimento. Quel 54,2% equivale esattamente ai due terzi degli elettori attivi. Sarebbe il caso di trarne le dovute conseguenze.
They broke their back lifting Moloch to Heaven! - Un'analisi eretica della crisi finanziaria.
L’attacco che è in corso all’Italia e all’Europa è il più audace e massiccio mai tentato sulla scena della finanza mondiale. Non è detto che il paese ne esca salvo. Ma non è detto che ne escano salvi i Mercati. La loro attuale struttura è una forma altamente patologica dell’economia di mercato, che non è compatibile con il predicato della democrazia e con la serenità del mondo intero. Se finissero loro sotto accusa, non è escluso che si spezzino la schiena.
Referendum del 12 giugno: quello che conta non è il quorum
Scommettere tutto sul raggiungimento del quorum è un errore mortale: in presenza di un’astensione del no, sarebbe già una grossa vittoria politica raggiungere la maggioranza assoluta dei potenziali votanti.
Un calcio in faccia
Formidabile batosta a Berlusconi. Punita la demonizzazione della magistratura. Altolà alla riforma costituzionale. Vendola si sublima e nasce il vendolismo. Il PD non è allo sbando. Bossi non giubila, Fini nemmeno e anche Grillo può servire a qualcosa.
Un applauso alla violenza, ovvero: perché niente bandiere per la Libia.
Sul Foglio dell'altro ieri, Giuliano Ferrara ha pubblicato una roboante “Invettiva contro le anime belle che si sono scordate di Tripoli”. Stia zitto Giuliano Ferrara. Le anime belle sono solo perplesse e confuse, perché i tempi sono duri da decifrare. Ma sono tutt’altro che estinte: eccoci qui. Noi teniamo la bandiera della pace caparbiamente levata nel vento, aspettando.
Le Europee del 25 maggio in Italia: queste elezioni sono andate bene.
Berlusconi è finito per sempre, la Lista Tsipras ha passato la soglia, Grillo è contenuto ma non è schiacciato, La Russa non entra a Strasburgo e perfino la vittoria di Renzi potrebbe essere meno peggio di una vittoria di D'Alema. E forse si profila all'orizzonte un nuovo sogno...
Ma la Corte può farne di storte - Uno scambio d’idee con Domenico Gallo in tema di legge elettorale.
E' uscito qualche giorno fa su questo sito il commento di Domenico Gallo alla recente sentenza con cui la Consulta ha bocciato il Porcellum. Il suo giudizio poteva apparire troppo benevolo e lo abbiamo interpellato. La sua risposta merita attenzione.
Il cammino che inventò la libertà
Non mi lancerò in un'ennesima analisi sui pro e sui contro degli allegri viaggi a Roma dei consiglieri-senatori, dei tortuosi quorum per le elezioni presidenziali, dei travagli delle firme per future petizioni popolari, dei prosastici misteri dell'articolo 70 o le tenebrose prescrizioni del 117. Dirò solo, e brevemente, quattro cose, cioè esattamente due più due.
La strana bugia del capo della polizia
In un durissimo attacco al magistrato genovese Enrico Zucca, che criticava la reintegrazione in servizio con promozione di diversi funzionari di polizia condannati per i fatti del 2001 alla scuola Diaz, il capo della polizia Franco Gabrielli invoca la Costituzione per giustificare quelle reintegrazioni. Ma in realtà la calpesta. E dice una bugia.