Referendum: i due terzi degli elettori hanno bocciato Silvio Berlusconi.

di Alberto Cacopardo - 13/06/2011
E’ clamorosamente falso che il voto referendario non abbia nulla a che fare col governo. Il 54,2% degli aventi diritto ha espresso un chiarissimo voto contro Berlusconi, quando ha votato sì all’abrogazione del legittimo impedimento. Quel 54,2% equivale esattamente ai due terzi degli elettori attivi. Sarebbe il caso di trarne le dovute conseguenze.

E’ inutile che il tristo La Russa affatichi la sua voce insopportabile per sputare inverosimili falsità.

Non c’è proprio nulla di normale nell’esito di questo referendum. Non solo perché erano sedici anni che nessun referendum raggiungeva il quorum. Non era mai successo che raggiungesse il quorum una consultazione abrogativa in cui il comitato per il no avesse invitato all’astensione.

E’ inutile che La Russa si affanni a spiegare che “loro” non avevano invitato all’astensione. “Loro” si sono astenuti, i no si sono astenuti e il quorum è stato superato largamente.

Non solo. E’ falso che questo voto non abbia nulla a che fare col governo. Al contrario: l’unica spiegazione di questa affluenza autenticamente torrenziale è proprio quella. Non certo l’allarme Fukushima, che può aver dato un contributo, ma non è di sicuro il fattore determinante. Prova ne sia che il suo dato d’affluenza (56,95%) è semmai leggermente inferiore a quelli sull’acqua e quasi uguale a quello del legittimo impedimento, mentre la sua percentuale di no (5,41 contro 5,00 del legittimo impedimento) è nettamente la più alta di tutte.

No, la spiegazione di questo risultato è una sola: è un voto contro Berlusconi.

La Russa e i suoi compari farebbero bene a riflettere che il 54,2% degli aventi diritto ha espresso un chiarissimo voto contro Berlusconi, quando ha votato sì all’abrogazione della legge Alfano.

Farebbero bene a riflettere che quel 54,2% degli aventi diritto equivale al 66,7% degli elettori, cioè di quell’81,2% degli aventi diritto che ha esercitato il diritto di voto alle ultime elezioni politiche.

Farebbero bene a concludere che i due terzi degli elettori hanno dato un sonoro calcio in faccia a Silvio Berlusconi. E a trarne le dovute conseguenze: andandosene a casa, coperti di vergogna.

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Alberto Cacopardo
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