L'Aquila: le carriole si confessano e si ''costituiscono''

di Coordinamento carriole, Presidio permanente di piazza Duomo - 04/04/2010
E’ vero, dobbiamo confessarlo. Dietro le nostre carriole c’è un gruppo di interesse.
Un gruppo molto interessato alla ricostruzione della città: sono i cittadini. Di tutte le età, di diversa provenienza sociale, di vario orientamento politico, credenti e non.

E siccome in molti hanno provato a strumentalizzarci, parlando per noi, attribuendoci intenzioni chiare o nascoste di ogni tipo, allora è meglio che siamo noi a dire quello che vogliamo.

Il nostro obiettivo è partecipare alla ricostruzione. Una ricostruzione trasparente, affinché non dobbiamo più subire la beffa di sapere che qui fanno affari quelli che ridevano alle 3 e 32; partecipata, perché è un diritto dovere dei cittadini la partecipazione e perché anche la delega politica non è una cambiale in bianco; ricostruzione ecosostenibile: l’abbiamo dimostrato con il trattamento delle macerie; ricostruzione che dia nuove opportunità di lavoro ai tanti aquilani che l’hanno perso.

Molti hanno provato a strumentalizzarci. Altri ci danno lezioni di moralità e legalità. I puri di cuore che danno alle carriole lezioni di disinteresse e tolleranza, hanno iniziato a mettere le mani meno metaforicamente di noi nella ricostruzione, ottenendo che si costruissero strutture pubbliche su terreni privati, come la nuova casa dello studente, oppure costruendo strutture private su luoghi pubblici, come la la Chiesa-Convento-Mensa di Piazza D’Armi. Un luogo, quest’ultimo, su cui da anni i cittadini vorrebbero poter dire la loro.

A chi dovrebbe darci lezioni di legalità e che ci accusa di essere una minoranza prepotente (denunciandone intanto tre per colpirci tutti), facciamo notare che forse le migliaia di cittadini che affollano ogni domenica il centro storico, dimostrano che dietro questa “minoranza” c’è un sentire diffuso. E chiediamo: saremmo una minoranza rispetto a che cosa? E una minoranza va combattuta in quanto tale? Pensavamo che uno dei cardini della democrazia fosse al contrario il rispetto delle minoranze, che riteniamo comunque una ricchezza.

In ogni modo, per dimostrare di non essere prepotenti, vogliamo collaborare col prefetto che dice di volerci denunciare tutti e facilitargli il compito: ci autodenunceremo da soli. Anche se dobbiamo ancora capire bene per quale reato: di voler stare insieme e di voler dire la nostra? di voler essere teste pensanti e cittadini attivi?

Ci siamo organizzati in assemblea cittadina e ci incontriamo ogni mercoledì pomeriggio alle 18.00 in piazza Duomo, nel tendone che è diventato il nostro presidio permanente. L’assemblea naturalmente è aperta a tutti, perciò invitiamo tutti i cittadini che hanno competenze, idee e azioni da mettere in campo, o semplicemente voglia di partecipare e di avere informazioni su quali attività vengono portate avanti e con quali modalità.

E proprio per favorire la massima partecipazione, anche a chi è fuori città, abbiamo altri canali aperti di comunicazione: il sito www.anno1.org

, in cui si raccolgono le proposte e i gruppi di lavoro nati dall’Assemblea del 21 marzo, “Spazi Aperti”, e poi ancora vari i gruppi su Facebook, Coordinamento carriole, Cittadini dell’Aquila, Presidio cittadino.

Domenica ci rivedremo in piazza Duomo, come ogni domenica: faremo una colazione di Pasqua collettiva, a partire dalle ore 11.00. Le carriole saranno piene di colombe, uova, pizze pasquali, salami, frittate, carciofi, ecc. (evitiamo le stragi di agnelli). Ancora una volta, confronteremo le nostre idee sul futuro della città che vorremmo.

E la notte tra il 5 e il 6 aprile attraverseremo la città, in silenzio, accendendo luci e fiaccole per rischiarare la notte e per chiedere verità e trasparenza. A un anno da quella terribile notte che ha cambiato, per sempre, le nostre vite.

Coordinamento carriole, Presidio permanente di piazza Duomo
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