I Bocconiani

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 20/11/2011
Abbiamo un governo vero. Non eravamo più abituati ad avere a che fare con persone capaci e affidabili. Intanto il cavaliere ha ripreso a berciare e a minacciare ritorsioni di ogni tipo

 

Li abbiamo visti i nuovi Ministri e il nuovo Presidente del Consiglio ( possiamo rimettere le maiuscole) e non ci potevamo credere! Finalmente delle persone normali! Meglio: sono persone professionalmente competenti, rispettabili, educate, con curricula di lavoro lunghi un braccio.

E’ passato ormai così tanto tempo dal vedere dei signori e delle signore al governo del paese, che si prova come un senso di irrealtà: ma siamo in Italia?

 

 

Governo Monti 02

 

E’ lo stesso paese del governo Berlusconi? Eh, no. Non sembra lo stesso paese. 

 

Governo B. 03

Governo B. 04

Questo è un paese improvvisamente, da un giorno all’altro, tornato ad essere rispettabile e credibile. Ascoltando le parole serie, rigorose e impegnate del Presidente Monti, si può misurare la distanza culturale, la diversità di stile, la differenza di credibilità a livello internazionale, la difformità di gradimento a livello nazionale, fra lui e il cavaliere.

Il quale da parte sua, dopo un primo momento di disorientamento e di stordimento dovuto alla perdita del posto di premier, ora torna all’attacco, schiumante di rabbia, minacciando ritorsioni e crociate e parlando di colpo di stato da parte di Napolitano, reo di correggere come una maestrina biliosa i suoi progetti di legge. E parla di “staccare la spina” quando vuole al nuovo governo, salvo poi negare di averlo mai detto ( come sempre), sotto le bacchettate di un Monti ironico e severo.

Il cavaliere ha anche detto che farà un’altra televisione: una TV d’attacco sul web, occupando i locali a palazzo Grazioli che aveva D’Alema per la sua TV “Red” (red come rosso? O come redazione? La seconda che ho detto, di sicuro. Cosa c’entra infatti il rosso con baffino?). Sarà davvero interessante scoprire che caspita ne farà. Intanto i suoi giornalisti di Mediaset sono già scesi in lotta per protestare contro il progetto dell’azienda «in base al quale si prevede lo smantellamento della redazione milanese del Tg5 e delle redazioni romane del Tg4 e di Studio Aperto. Nel progetto – si legge nel documento delle redazioni congiunte – è inclusa la decisione di trasferire i colleghi interessati alla testata News Mediaset per la creazione del canale all news», la cui partenza è prevista il 28 novembre.

E’ il nuovo giocattolo del cavaliere. Una nuova TV, un nuovo partito, per sentirsi di nuovo giovane, nonostante l’aspetto ormai sia davvero spaventosamente in disfacimento… fatti suoi, di cui ormai per fortuna non ci importa più niente. Ci dispiace per quelli che perderanno il lavoro, perché di questi tempi è una tragedia, ma per il resto non ci interessa affatto. Quello che importa è che non è più presidente del consiglio e che è sparita anche tutta quella gente inguardabile che lo circondava, i bunga bunga, le volgarità, le pacche sulle spalle e le barzellette sporche. Magari quella gente la rivedremo nella sua nuova TV sul web: chi può dirlo? Fatti suoi anche questi, del resto. A noi basterà evitare di entrare nel suo sito.

Ma se siamo felici che il governo del cavaliere sia andato via, non vogliamo nemmeno dire però che il governo Monti, con tutti i suoi banchieri e bocconiani doc, ci esalti e fosse la nostra massima aspirazione: personalmente avremmo preferito un governo di Centro Sinistra, meglio ancora di sinistra, eletto con una nuova legge elettorale, come avevamo chiesto col referendum, però d’altra parte solo un governo di non politici potrebbe varare una nuova legge elettorale decente e tagliare privilegi ed emolumenti della casta ( sempre che lo faccia, sia chiaro!). Non c’è nessuno di loro infatti che voglia fare il tacchino a Natale. Ma c’è di più: è possibile che tutti i partiti siano d’accordo perché, vista la tragica situazione economica del paese, sia qualcun altro a prendere decisioni difficili e impopolari. Qualcuno che non ha paura di non venire rieletto alle prossime elezioni. Comunque e dovunque infatti Monti taglierà ancora, scontenterà una parte: o i ricchi o i poveri, per dirla in soldoni. E a questo punto se i ricchi hanno legami e poteri, i poveri ora sono tanti e davvero molto arrabbiati. Imbestialiti. Furiosi. E pericolosi.

Aspetteremo di vedere che farà realmente questo governo, tuttavia, prima di esprimere un giudizio. Ecco perchè ci sarebbe piaciuto che gli studenti che hanno manifestato contro un governo che non si era nemmeno ancora insediato, lo avessero fatto anche prima, quando la Gelmini sfasciava la scuola e l’Università pubbliche in favore delle Università private, tipo appunto Bocconi e Luiss. C’è qualcosa di strano e di stonato in tutto questo. Ma cercare una logica in questo paese è davvero uno sforzo inutile.

E adesso arriva il bello: la nomina di sottosegretari e viceministri. Riuscirà la politica a stare lontano dalle poltrone? Abbiamo dei fortissimi dubbi, in proposito, e il bigliettino di Enrico Letta a Monti non li ha certo scongiurati. Ma si può essere più incredibilmente stupidi? Nessuno gli ha mai detto che verba volant sed scripta manent? E che le cose scritte, contrariamente a quelle dette, non solo restano, ma diventano prove?A volte si rimane increduli davanti a certe leggerezze…

La sensazione è quella di un profondo sconforto: “non se ne esce…” come diceva Fosca/Veronica Pivetti in “Viaggi di nozze” di Verdone, se mi passate la citazione. Già, non se ne esce: a guardarsi in giro infatti non sembra ci siano vie di fuga. Ma noi non abbiamo nessuna propensione a fare la fine di Fosca: nessuno di noi ha voglia di buttarsi da una finestra, semmai defenestreremmo volentieri qualcuno! E dunque l’ alternativa che resta è quella di aspettare la prossima mossa del nuovo governo. O come direbbe Woody Allen “L’umanita’ si trova oggi ad un bivio. Una via conduce alla disperazione, l’altra all’estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene!”

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