Il coraggio della fuga

di Rosario Amico Roxas - 29/06/2011
Si tratta di fuga dalle proprie responsabilità, mirata a rinverdire un indice di gradimento appannato

Il governo imposta la manovra imposta dall'UE che dovrebbe aggirarsi intorno a 45 miliardi di euro; l'impostazione governativa prevedere una mini manovra quest'anno e rimanda alla coalizione che dovesse vincere le elezioni del 2013 l'onere di affrontare il grosso della manovra.

Un ritardo operativo nell'affrontare l'attuale crisi economica, sostenuto da un folle incitamento all'ottimismo, al consumismo, ad evitare i risparmi e a non cambiare usi e costumi consumistici per mantenere in vita il circuito monetario che favorisce solamente i fornitori di servizi inutili.

Negli ultimi otto anni ha governato Berlusconi, ed è fuori da ogni dubbio che non è stato in grado di affrontare i problemi provocati dalla crisi, anche per interessi personali  legati alle pubblicità televisive che avrebbero risentito della contrazione dei consumi, oltre agli interessi personali legati alla catena di supermercati   di proprietà maggioritaria della Fininvest.

Nulla è stata progettato per stimolare l'occupazione, la ripresa delle attività produttive, mentre la piccola e media borghesia, ignorando i consigli governativi, ha insistito nel risparmio, mantenendo un montante globale superiore al debito pubblico.

Ora si perfeziona la grande fuga, delegando un governo futuro a bruciarsi con i conti fuori controllo, mentre il cavaliere si offre al dialogo con le opposizioni nel patetico tentativo di ingraziarsi i favori in vista della sua scalata al Quirinale.

29 aprile 2013

Costruiamo l'alternativa al governo Berlusconi

Giorgio Cremaschi-www.micromega.net
13 marzo 2014

Quello che non c'è

Francesco Baicchi
30 aprile 2013

La coerenza

Francesco Baicchi