In 2000 ai funerali di "Vik" Arrigoni La madre: "Difendeva i diritti senza eroismo"

di Repubblica.it - 25/04/2011
Migliaia di persone a Bulcinago per l'addio all'attivista italiano assassinato a Gaza. Tantissimi giovani con la maglietta "Restiamo umani". Presente anche Monsignor Hilarion Capucci, vescovo di Gerusalemme

BULCIAGO -  "Vittorio non è un eroe e nemmeno un martire ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani vanno sempre rispettati e difesi". Egidia Beretta, chiude così il lungo addio al figlio, assassinato il 14 aprile a Gaza 1. Accanto alla donna, nel palazzetto dello sport di Bulcinago, un paesino sulle colline della Brianza lecchese, si stringono almeno duemila persone. Avvolte nelle bandiere palestinesi, italiane, della pace. Sono arrivate da tutta Italia ma anche da Gaza, dove Vittorio era conosciutissimo. Tanti indossano le magliette con la scritta "Vik - Restiamo Umani" e nell'aria risuonano le note di Bella Ciao.

Il Palazzetto dello sport si riempie rapidamente e in molti restano nel prato, in una giornata calda e soleggiata. La cerimonia funebre, celebrata dal parroco di Bulciago, don Roberto Crotta, ha come co-celebratore anche il vescovo di Gerusalemme, monsignor Hilarion Capucci. "Per noi Vittorio è un martire, un eroe e un santo, come un vescovo che ha difeso il suo gregge e il suo gregge era il popolo palestinese -  dice l'arcivescovo emerito di Gerusalemme a conclusione del rito religioso - Porto il cordoglio del presidente palestinese. In questo momento in Palestina per Vittorio si stanno celebrando due messe solenni".

Poi è la volta della madre. Si fa forza la donna e trova conforto nell'affetto dei tanti che sono venuti a dare l'ultimo saluto a Vik. "Non sapevamo in quante parti del mondo Vittorio fosse conosciuto - dice la signora Egidia - e tutto ciò ci è stato di grande confronto in questo momento di dolore". Poi si rivolge agli amici palestinesi del figlio: "Continuate a lavorare per la vostra terra, restando uniti". Sconsolato il commento di don Nandino Capovilla, coordinatore nazionale Pax Christi Italia: "Ci inquieta l'assenza totale del nostro governo nazionale a questa cerimonia. Ci inquieta ma non ci sorprende più".

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