Con il decreto-legge cd. "interpretativo", ma in realtà modificativo delle regole per consentire la presentazione delle liste irregolari del PdL si è messo in atto un golpe che coplisce la democrazia nei suoi principi fondamentali: le regole devono essere rispettate da tutti; con questo decreto si è invece affermato che la maggioranza di governo può cambiare le regole secondo le proprie convenienze.Lo Stato di diritto non esiste più e soprattutto si lancia un messaggio secondo cui la prepotenza di una maggioranza prevale sull'uguaglianza di tutti.
Si tratta purtroppo di un ultimo grave episodio che si aggiunge ai ripetuti attacchi ai principi della Costituzione: le leggi ad personam per sottrarre il premier ai processi,il conflitto di interesse,ecc e più recentemente l'attacco all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
A fronte di tali attacchi gli istituti di garanzia previsti nella Costituzione non sono più sufficienti a difendere da soli la democrazia; sono necessarie la mobilitazione popolare e la costante vigilanza democratica; nello stesso tempo deve essere chiaro a tutti che con i golpisti non è possibile alcun dialogo su possibili riforme istituzionali. Per questo lanciamo un appello a tutti i democratici ed a tutte le organizzazioni democratiche per un impegno unitario in difesa della democrazia e della Costituziuone ed invitiamo sin da ora:
- a partecipare alla manifestazione popolare indetta per domani alle ore 10,30 in Piazza della Repubblica
- a partecipare mercoledì 10 marzo alle ore 17,30 in Piazza della Repubblica ai Cantoni animati ( presidio e comizii volanti) ed alla fiaccolata che seguirà alle 18,45.
.- a partecipare alla manifestazione in occasione dello sciopero generale della CGIL del 12 marzo per la difesa dei diritti dei lavoratori ed in particolare dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori
- a diffondere in ogni occasione il materiale informativo sugli attacchi alla democrazia e sulle ulteriori iniziative che la rete per l'emergenza democratica metterà a disposizione di tutti.
E' un momento difficile; è necessario essere uniti e tutti insieme contrastare questo attacco golpista.