La Rai imbottita di dirigenti Mediaset: che cosa volete che facessero in Rai?

di Pancho Pardi - 14/03/2010
Le intercettazioni della procura di Trani provano che per il presidente del consiglio la priorità è far tacere qualsiasi voce discorde.

Si sapeva già tutto. E non mancavano le prove. La Rai imbottita di dirigenti Mediaset: che cosa volete che facessero in Rai? L’Autorità di garanzia per le comunicazioni imbottita di soggetti di stretta fede berlusconiana: che cosa volete che ci facessero? In entrambi i casi, anche a non essere indovini, si capiva.

E il segreterio generale di Palazzo Chigi incaricato del ruolo di direttore generale Rai. Volete sperare in autonomia e indipendenza? Al massimo nella sua simulazione. Si può sperare che un Innocenzi qualsiasi, transitato dalle terze file di Forza Italia a presidiare l’Agcom al servizio del padrone, possa disobbedire a quello che chiama “il grande capo”? Prima ancora della richiesta si farà in quattro.


Le intercettazioni della procura di Trani provano che per il presidente del consiglio la priorità è far tacere qualsiasi voce discorde. I suoi uomini, piazzati in collocazioni strategiche, si adoperano come utensili funzionali al bisogno. Il direttore generale della Rai, di fronte alla richiesta perentoria, si fa sfuggire il sospiro “nemmeno nello Zimbawe” ma non si perita a suggerire all’utensile dell’Agcom la forma meno sfacciata e più efficace per buttar fuori Santoro.

Santoro e, voce del grande capo, “tutto il pollaio”. L’uomo è lui: gli altri, se non sono d’accordo con lui, sono pollaio. Circondato da adoratori come Bondi e Cicchitto, non si rende conto che la loro statura rivela la sua.


Ci siamo posti tante volte il problema: Berlusconi è più ridicolo o pericoloso? Di volta in volta prevale una risposta sull’altra. Altre volte, come questa, vale il loro intreccio. Che un uomo così ridicolo abbia il suo immenso potere è pericoloso.

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