Lacci alle intercettazioni e libertà di corruzione

di Marco Imperato - 02/07/2010
Intervento di Marco Imperato(Magistrato distrettuale requirente presso Procura Generale di Bologna) a Modena e letto a Parma da Maria Ricciardi in occasione della manifestatione contro il DDL sulle intercettazioni.

Quanti di voi hanno paura di essere SPIATI ?

e quanti di voi, invece, hanno paura che nel nostro Paese dilaghino la corruzione e la criminalità organizzata ?

Ho buone notizia per i primi e meno buone per i secondi…


Il Disegno di Legge 1611 approvato dal Senato e ora all’esame della Camera indebolisce gravemente questo strumento investigativo, tanto da aver fatto esprimere preoccupazioni il Dipartimento di Stato americano e l’OCSE (fatto senza precedenti per un progetto di legge nazionale)

 

Premessa  per giustificare l’esigenza improrogabile di una riforma delle intercettazioni si portano 4 argomenti :

  1. costano troppo

  2. siamo tutti spiati

  3. vi sono abusi nell’utilizzo

  4. vi sono violazioni della privacy nell’utilizzo che ne fanno gli organi di informazione

 

Sono problemi reali ?

  1. costano troppo ? …240 milioni di euro , a fronte per esempio di una spesa per il gratuito patrocinio di quasi un miliardo di euro e di operazioni di sequestri e confische che spesso aggrediscono patrimoni milionari… e inoltre

    1. il problema del costo potrebbe facilmente essere risolto alla radice tagliando o eliminando il pagamento che si deve alle compagnie telefoniche, concessionarie di servizi pubblici che fanno affari d’oro : non si vede perché lo Stato non possa pretendere che alcuni servizi essenziali siano forniti alla Pubblica Amministrazioni senza oneri ulteriori

    2. la riforma prevede poi delle procedure che faranno lievitare costi e inefficienze, come vedremo tra poco

    3. vi sono inoltre concrete proposte avanzate anche dall’ANM per realizzare risparmi nel settore giustizia

      1. sospendere i processi agli irreperibili

      2. semplificare le notifiche

      3. depenalizzare i reati minori

      4. rivedere la “mappa” degli uffici giudiziaria, risalente in alcuni casi al periodo sabaudo e che prevede tuttora troppi uffici piccoli e piccolissimi che se venissero accorpati porterebbero enormi benefici economici ed organizzativi  tutte le parti politiche si dicono d’accordo ma poi non fanno nulla per paura di perdere qualche voto a livello locale

  2. siamo tutti spiati : FALSO… perché si tratta di indagare e scoprire gravi reati e non di spiare… e perché i numeri dati da alcuni esponenti politici sono del tutto avulsi dalla realtà e mistificanti :

    1. i telefoni (e non le persone) intercettati sono circa 120.000 (su un totale di cellulari superiore persino alla popolazione effettiva italiana di quasi 60 milioni…) , mentre le persone effettivamente INTERCETTATE (e non SPIATE) sono meno di 30.000 : è ovvio che queste persone parlano con molte altre, ma è altrettanto ovvio che molte delle persone così indirettamente ascoltate da un lato spesso si sovrappongono e d’altra parte costoro non sono effettivamente controllati ma vengono sentite solo le loro comunicazioni con l’intercettato (pensate alle decine di tossicodipendenti che chiamano uno spacciatore)

  3. vi sono abusi nell’utilizzo

    1. questa è diventata una specie di leggenda metropolitana di cui nessuno quindi è tenuto a dare prova…

    2. quello che è certo è che potete ben vedere che tutte le principali indagini degli ultimi anni hanno visto l’utilizzo proficuo delle intercettazioni : forse è questo che non piace a una classe dirigente politica e non solo spesso compromessa ?

  4. vi sono violazioni della privacy nell’utilizzo che ne fanno gli organi di informazione

    1. lascio questo tema al giornalista, e se volete potremo parlare del perché troppo spesso vi sono fughe di notizie anche relative a intercettazioni…

 

Quanto poi al fatto che in altri Paesi farebbero molte meno intercettazioni vanno fatte due precisazioni :

  • primo : in questi “altri” Paesi, come gli USA, non si conosce il numero delle intercettazioni che il Governo può fare per ragioni di sicurezza nazionale e senza alcun controllo giurisdizionale, mentre in Italia solo l’autorità giudiziaria può legittimamente disporre le intercettazioni

  • secondo : quando vi fanno questi altri esempi, verificate se in questi stati vi sono radicate Cosa Nostra, la Camorra e la ‘Ndrangheta… o se sono dietro di noi nella classifica delle nazioni per corruzione (siamo 45esimi al mondo e penultimi tra i paesi occidentali)

 

 

Il DDL 1611 :

cosa cambierebbe per le indagini se venisse approvato il testo approvato in Senato ?

 

  • competenza collegiale presso il Tribunale distrettuale (ovvero Bologna per l’Emilia Romagna…) :

    • costi enormi, difficoltà di organizzazione e irrazionalità… anche pensando ad esempio che un giudice monocratico potrebbe mettere in carcere una persona, ma non avrebbe il potere di intercettarla

  • equiparazione dei tabulati telefonici alle intercettazioni

    • previsione irragionevole sia per la diversa invasione della privacy delle due attività sia per i costi e le lentezze che produrrà

      • per una truffa ad esempio non potrò più acquisire i tabulati

      • si pensi a un molestatore telefonico anonimo a Piacenza : dovrò fare una complessa richiesta motivata per sapere l’utenza utilizzata per le telefonate, la richiesta dovrà essere portata dalla polizia giudiziaria da piacenza a bologna, dove tre giudici dovranno decidere e quindi rimandare gli atti a piacenza…

      • i nuovi limiti operano anche per i reati di mafia e terrorismo e quindi non sarà più possibile acquisire i tabulati di una cella (metodo utilissimo ad esempio in tutti gli omicidi, specie di mafia)

      • oggi si possono estrarre i dati del traffico telefonico transitato su una cabina pubblica. E' la tecnica utilizzata per individuare gli autori dell'omicidio D'Antona, attraverso l'incrocio dei dati del traffico delle cabine pubbliche e delle schede telefoniche utilizzate. Questo non sarà più possibile. La limitazione vale anche per mafia e terrorismo. Con la nuova legge non sarebbero stati individuati gli autori dell'omicidio D'Antona.

  • max 75 giorni con proroghe di 72 ore ?!?

    • il limite dei 75 giorni non ha alcun significato concreto ma è solo un limite arbitrario non giustificato da alcun interesse meritevole di tutela (qualsiasi fenomeno criminale complesso ha durata più ampia e richiede indagini più approfondite)

    • materialmente difficile e molto impegnativa da gestire la proroga ogni 72 ore

  • rilevante riduzione della possibilità di svolgere intercettazioni ambientali

    • solo se si ha fondato motivo di ritenere che si sta svolgendo attività criminosa… e la parte preparatoria dei reati e degli accordi di contorno? E le preziose intercettazioni in auto, dove non si svolgono mai reati ?

  • riprese visive

    • ad oggi si possono effettuare, da parte della polizia giudiziaria, e senza autorizzazione del magistrato,  riprese visive  (senza captazione dei suoni) in luoghi pubblici o aperti al pubblico. E' la tecnica utilizzata, ad esempio, per individuare gli autori di delitti di spaccio di stupefacenti in luoghi pubblici.  Questo non sarà più possibile. La limitazione vale anche per mafia e terrorismo.

    • oggi si possono effettuare, da parte della polizia giudiziaria, e senza autorizzazione del magistrato, riprese visive  (senza captazione dei suoni) in luoghi pubblici o aperti al pubblico anche per reati diversi da quelli che consentono le intercettazioni. Ad esempio, questo strumento di indagine viene adoperato per individuare i pubblici dipendenti che si assentano illegittimamente dal luogo di lavoro. Questo non sarà più possibile. 

    • oggi si possono effettuare, da parte della polizia giudiziaria, e senza autorizzazione del magistrato, riprese visive  (senza captazione dei suoni) in luoghi pubblici o aperti al pubblico per la ricerca dei latitanti. Questo non sarà più possibile.La limitazione vale anche per i delitti di mafia e terrorismo. Dunque anche le attività di ricerca dei latitanti di mafia subiranno un grave danno. 

  • drastica riduzione della possibilità di utilizzare le intercettazioni in altri procedimenti

    • perché non sfruttare la prova di un reato se per quello stesso reato sarebbe stato possibile intercettare ?!

    • quale sarebbe il bilanciamento di interessi ? interesse a perseguire il reato e interesse a perseguire la condotta criminale ?

  • previsione ambigua sulla possibilità di svolgere intercettazioni private (norma D’Addario)

    • perché solo non punibili ?

    • sono vietate le registrazioni fraudolente … la moglie che segretamente registra il marito mentre la picchia, deve considerarsi fraudolenta ?

  • gravi conseguenze anche solo in caso di iscrizione nel registro degli indagati del PM per ipotesi di rivelazione di atti di indagine

    • in tal caso potrebbe bastare che l’indagato denunci il pubblico ministero per la violazione del segreto d’ufficio per poterlo poi costringere ad astenersi dalle indagini e sottoporlo al rischio di una sospensione disciplinare di tre mesi anche prima di un accertamento effettivo della responsabilità e di fatto paralizzare le indagine

  • obbligo di informare l’autorità religiosa cattolica in caso di indagini su sacerdoti, prelati, frati…

    • previsione incostituzionale per la discriminazione verso le altre confessioni religiose, illogica e pericolosa sia per la tenuta del segreto investigativo che per la sensazione di voler proteggere l’onorabilità della Chiesa prima della vittima del reato…

  • doppio binario : nulla cambierebbe per i reati di mafia e terrorismo ?

    • Si veda sopra per tabulati telefonici e riprese visive : danno gravissimo

    • la durata delle intercettazioni viene ridotta anche per i reati di mafia, così come l’individuazione delle utenze intercettabili

…ma soprattutto a contestare l’associazione mafiosa bisogna arrivarci; e ci si arriva anche grazie a un contrasto concreto dei reati “fine” e dele infiltrazioni nel mondo economico e della pubblica amministrazione (e questo vale soprattutto per il contrasto delle mafie al nord, dove è più facile che operino in maniera invisibile) : turbativa di appalti, abuso d’ufficio, corruzione, estorsione… se si stringe il rubinetto alla fonte, di fatto si indebolirà la lotta alla criminalità organizzata

Per non parlare della mancanza di strumenti efficaci per contrastare la criminalità economica (si pensi al falso in bilancio quale porta d’accesso alle tangenti e al riciclaggio… reati praticamente scomparsi nonostante nei fatti non sia cambiato nulla) e al fatto che si sia persa traccia delle misure anti-corruzione (nei reati contro la PA poi le intercettazioni sono particolarmente importanti per andare oltre al dato cartaceo…). Altri esempi :

    • turbata libertà degli incanti, art. 353 cp, tipico reato fine che riassume il controllo dell’economia da parte della criminalità organizzata e segnala l’infiltrazione nella Pubblica Amministrazione : punito fino a due anni … sospensione condizionale sicura, intercettazioni impossibili…

    • abuso d’ufficio (art. 323 cp) è stato un reato chiave per la stagione di Mani Pulite, da quando è stato riscritto è in via di estinzione (e non permette intercettazioni…)

    • per non parlare della mancanza di misure idonee sul riciclaggio e in particolare sull’autoriciclaggio (in Italia se il colpevole di un reato investe il denaro per ripulirlo non è punibile per il reato di riciclaggio…)

 

Come realizzare il bilanciamento degli interessi ?

Sarebbe sufficiente rendere operativa e migliorare un’udienza di filtro in cui stralciare e distruggere le conversazioni non rilevanti per le indagini a quel punto si potrebbe legittimamente essere severi con chi pubblicasse intercettazioni che sono state ritenute non rilevanti in un’udienza a cui hanno partecipato giudice, pm e difesa…

 

L’urgenza in questo Paese sembra essere semmai quella di combattere con efficacia i fenomeni di criminalità organizzata, quelli di corruzione nella P.A. e di inquinamento del mercato da parte delle organizzazioni mafiose : tale urgenza non è solo disattesa, ma persino contraddetta da questo ddl…

 

Il meno peggio non è una soluzione.

 

 

Marco Imperato

Magistrato distrettuale requirente presso Procura Generale di Bologna

Membro della giunta ANM Emilia Romagna

 

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