Non mi hanno convinto!

di Carmine Cocorocchio - 13/11/2012
Il Pd ha votato la modifica dello statuto dei lavoratori voluta dal governo. Quella modifica cancella il diritto di cittadinanza dei lavoratori di questo paese. Non sento autocritica a quel voto. Non sento impegni da parte del Pd

Concita De Gregorio sul confronto all’americana dei canditati alle primarie del centro sinistra parla di riscossa della politica, scrive: “Che bello spettacolo, la politica che parla delle cose, i candidati che non si insultano, nessuno che grida, qualcuno che si alza dal pubblico e fa domande vere, dirette”.

I sondaggi al termine del confronto Tv, dicono che il 33% dei telespettatori ha ritenuto più convincente il segretario del Pd, seguito dal sindaco di Firenze al 31%. Per il 12% è prevalso Vendola.  Il 5% indica Bruno Tabacci. Il 4% Laura Puppato. Per il 15%, dal dibattito non è emerso nessun vincitore.

Il confronto televisivo ha fatto emergere integralmente i limiti di una politica delegata ad uno strumento che non saprà tradurre le affermazioni, in impegni e fatti.

I partecipanti hanno dimostrato di conoscere a memoria i mali che assillano questo paese. Il loro dibattere dà impressione di un parte studiata.

Tabacci, mi è sembrato sinceramente convinto della lotta alla evasione, non spiega quali e quanti interessi si oppongono alle misure di governo, di lotta vera alla evasione fiscale, che è rispetto del fondamentale principio liberale della nostra Costituzione. Trovo la sue affermazione sui partiti, sacrosante, avrebbero dovuto avere ben altro spazio, in cui andava spiegato chi si è opposto e si oppone a misure di controllo su partiti, organi fondamentali al funzionamento democratico di questo paese, diventati organi padronali che nulla hanno di diverso dal crimine organizzato comunemente detto.

Vendola appare sinceramente convinto della lotta in difesa dei lavoratori licenziati dalla Fiat di Marchionne. Ricordo che alla sentenza di condanna per la Fiat, emessa dalla Corte di Appello Roma, la Fiat ha risposto con la rappresaglia. La Fiat risponde alla sentenza di condanna, avviando procedura di licenziamento per 19 operai. La rappresaglia brutale, vede da una parte la Fiat di Marchionne e i suoi sodali, contrapporsi la sola Fiom. Lo sbilanciamento delle forze in campo è chiaro. La Fiom con atti inauditi illiberali, è estromessa dalle fabbriche della Fiat. I suoi iscritti discriminati. Gli atti di discriminazione ci riportano ai reparti confino. Le discriminazioni sono certificate da sentenze. La Fiom è costretta alla difensiva dallo strapotere della Fiat. I ricorsi ai magistrati è l’unica arma che le è consentita. Alle sentenze di condanna, la Fiat risponde con la rappresaglia.

Nessuno riflette che quella rappresaglia è diretta contro istituzione dello Stato italiano. La rappresaglia è consentita dalla modifica dell’art 18 dello statuto dei lavoratori. La modifica è voluta dal governo. La  modifica è argomentata dalla necessità di rendere competitive merci, la cui produzione ha ben altra difficoltà. La posizione assunta sulla modifica dello statuto dei lavoratori, è linea di demarcazione non superabile. Quella modifica e gli atti successivi di rappresaglia, sono paragonabili alle leggi razziali di fascista memoria. Stare a fianco di chi fatica, è la discriminante di chi si dice di sinistra.

Vendola appare sinceramente convinto, uomo di sinistra. Il Pd non lo è per nulla! Il Pd ha votato la modifica dello statuto dei lavoratori voluta dal governo. Quella modifica cancella il diritto di cittadinanza dei lavoratori di questo paese. Non sento autocritica a quel voto.

Non sento impegni da parte del Pd. La non chiarezza è ipocrisia. Si tenta di mistificare sulle responsabilità di chi ha votato quella modifica. La condizione che patisce il mondo del lavoro è determinato dalla falsa rappresentanza. Un partito che fa riferimento alla sinistra, dovrebbe assumere impegno su una legge parlamentare in cui il lavoratore possa esigere suoi rappresenti nei tavoli di trattazione. Diversamente si continua sul solco della democrazia ferma ai cancelli. Si vuole che i lavoratori restino soggetti senza testa e senza anima.

Si vuole continuare ad esercitare il potere in barba alla sovranità del popolo.

Il dibattito Tv dei candidati alle primarie, non mi ha convinto!

 

 

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