Con il suo delirante comizio mascherato da conferenza stampa Berlusconi ha cancellato definitivamente l'illusione che il nostro Paese potesse tornare alla normalità democratica.
Dopo due decenni di leggi ad-personam e di complicità da parte di ampie aree del mondo politico è ormai impossibile negare l'alternativa che i cittadini italiani hanno di fronte: accettare il regime autoritario e privo di qualunque forma di controllo di un avventuriero insofferente a qualunque regola, o rivendicare 'senza se e senza ma' i valori della giustizia e della uguaglianza sostanziale dei cittadini di fronte alla legge.
Le dichiarazioni di ieri, oltre a essere una spavalda rivendicazione del diritto alla menzogna sistematica rispetto alla verità storica, sono una esplicita richiesta di potere assoluto e un attacco destabilizzante e diffamante alle nostre istituzioni democratiche, la Magistratura per prima.
Ora non esistono più giustificazioni né per quanti per troppo tempo hanno legittimato un personaggio impresentabile fino dalle sue oscure origini (ricordate l'appello a non 'demonizzare l'avversario' ?), né per chi ancora lo accetta come interlocutore politico dopo il suo scomposto attacco all'intera struttura della nostra Costituzione.
Fra qualche mese avremo la possibilità di esprimere nelle urne la nostra volontà: è necessario che ne esca una scelta di esplicita e irreversibile discontinuità con la sottocultura berlusconiana, di alternativa rispetto a chi se ne è in qualunque modo fatto coinvolgere e per la difesa e un rinnovato impegno di realizzazione del dettato costituzionale, che ne è l'antitesi assoluta.
