Perseguitati Della Libertà

di Rosario Amico Roxas - 19/08/2011
La libertà che è stata promessa agli elettori sta conducendo l'Italia nel più profondo baratro, perché la nazione si trova in mano ad uno speculatore senza scrupoli che ha fatto fortuna non andando troppo per il sottile nel metodo

Siamo anche in mano ad un commercialista che predilige l'attività di consulente fiscale, ma solamente a quanti hanno la necessità di evadere il fisco per milioni di euro; in mano a questa gente, peraltro sotto il ricatto di Bossi che brilla per totale ignoranza dei fatti economici  (fu capace di portare la Lega ad indebitarsi per 70 miliardi delle vecchie lire, inventandosi banche e iniziative disastrose; lo salvò Berlusconi acquistando lo stemma e lo statuto della lega, in cambio di fedeltà eterna).

Le libertà tutelate sono prevalentemente quelle truffaldine, che hanno ricevuto i più attenti aiuti governativi con depenalizzazione del falso in bilancio, condoni fiscali ed edilizi, sanatorie tombali pagando una miseria per mettere al sicuro il frutto delle evasioni, e, per finire lo scudo fiscale tanto gradito dagli evasori, dalle mafie e dalla malavita in genere, ma anche dai corrotti, dai corruttori e dai corruttibili  (categoria quest'ultima in forte lievitazione).

Ora si parla solamente delle misure approntate da questo governo, secondo  l'impianto che possono dare i personaggi di cui sopra; è nel loro specifico interesse salvaguardare i grandi patrimoni e i detentori dei immense proprietà immobiliari, come il Vaticano, perché offrono in cambio l'appoggio elettorale.

Intanto termina ingloriosamente l'assurdo economico portato avanti dalla FIAT: perdita aziendale ma, grazie alle ginnastiche della finanza creativa, aumento della quotazione in borsa.

Oggi  18 agosto, la borsa ha ridimensionato la FIAT con una perdita secca del 13%, ed il meglio deve ancora arrivare.

Il giochetto di Marchionne è arrivato al capolinea, perchè sono i mercati che hanno tagliato la fiducia al metodo che non prevede la centralità del lavoro, ma lo sfruttamento azionario, con società sulla carta e sviluppo teorico che punta sulle apparenze, lontanissime dalla realtà.

Sono queste le aziende che questo governo tutela; lo ha fatto anche con ALITALIA, addebitando alla collettività tutte le passività accumulate, lasciando alla cordata solo le quote in grado di promettere utili; ma anche questo non è bastato, perché l'ALITALIA, in mano a sprovveduti, si ritrova nelle pesti da dove era ripartita.

I soli a non risentire della crisi sono quei personaggi  che ruotano intorno al PdL, scoperti con le mani affondate nella marmellata, ma protetti dal partito che non vuole aprire maglie punitive, temendo che possano salvarsi solo pochissimi.

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