Professionalità e violenza

di Francesco Baicchi - 15/11/2012
Ancora una volta abbiamo assistito alla replica dello stesso copione: una grande e pacifica manifestazione di dissenso, gruppetti organizzati che si infiltrano indisturbati e commettono atti di violenza gratuita, le 'forze dell'ordine' che reagiscono pestando in modo indegno e vigliacco persone indifese e disarmate.

l G8 di Genova non ha insegnato niente, soprattutto a chi, nelle 'istituzioni democratiche' avrebbe il dovere di prevenire e gestire, e che invece magari promuove i violenti.

E, il giorno dopo, ore di dibattiti e di commenti, che vedono contrapporsi quelli che si indignano per i ragazzi malmenati e quelli che difendono i poliziotti, come se fosse sufficiente confrontare e 'pesare' le colpe per annullarle.

Ma in questo teatrino i ruoli e le responsabilità non sono confrontabili.

Compito dello Stato e dei suoi rappresentanti in divisa è garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini, sempre, anche e forse soprattutto quando manifestano le loro opinioni.

Proteggere i cittadini dai malviventi e dai violenti, indipendentemente dalle loro motivazioni; dunque prevenire, raccogliere informazioni e avere strategie di contenimento per impedire i reati.

Ma la nostra sicurezza è evidentemente in mano a 'professionisti' che non cercano di individuare le organizzazioni dei violenti, non sanno riconoscerli quando indossano caschi e tute nere, non sono in grado di isolarli dai manifestanti pacifici e renderli innocui.

Sanno solo picchiare, preferibilmente in tanti contro uno solo, protetti dalle loro armature contro ragazzi disarmati.

Io non so se anche questa volta, come è successo più volte in passato, i veri violenti siano stati di fatto ignorati, se non protetti, da uomini in divisa; non so se fra quanti spaccavano vetrine ci fossero in realtà infiltrati il cui obiettivo era far fallire la manifestazione e distrarre l'opinione pubblica dalle rivendicazioni legittime di migliaia di persone che esercitavano il loro diritto al dissenso. Oppure se, come qualcuno ha scritto, si trattasse semplicemente di 'stronzi' come quelli che popolano ogni domenica gli stadi.

So che quando in queste occasioni si lasciano agire indisturbati i teppisti e si interviene dopo significa che i rappresentanti dello Stato hanno fallito e dimostrato di non saper fare il mestiere per cui sono pagati.

So che nel nostro Codice esiste il reato di eccesso di legittima difesa (ammesso che di difesa si sia trattato) e che in base ad esso mi aspetto che i violenti in divisa siano denunciati dai loro stessi colleghi 'normali' e processati se giudicati colpevoli, come dovrebbe accadere per quanti hanno danneggiato e distrutto i beni di cittadini colpevoli solo di vivere o lavorare lungo il percorso del corteo.

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