Soros denuncia Berlusconi alla Corte Europea per i Diritti Umani: democrazia italiana a rischio

di OPEN SOCIETY INSITUTE - 19/03/2010
L'Italia ha il più alto tasso di concentrazione di proprietà delle televisioni in Europa e la mancanza di diversità ostacola il dibattito e limita l'accesso del pubblico all'informazione e all'analisi critica

“Il primo ministro d’Italia Silvio Berlusconi è stato denunciato alla Corte Europea di tutela dei Diritti Umani di Strasburgo, a seguito del controllo che egli esercita fuori dalla legalità sul sistema televisivo italiano, contrario agli standard democratici europei, una situazione inaccettabile per una democrazia” - La notizia è stata diffusa dall'ufficio stampa della Fondazione “Open Society Institution” del multimiliardario liberal George Soros.

L’esposto depositato a Strasburgo trova il suo background nelle attività di monitoraggio condotte negli ultimi anni da diversi enti indipendenti internazionali sullo stato dell’informazione e del sistema televisivo in Italia. In particolare, sull’aggravarsi della concentrazione dell’informazione del sistema televisivo riconducibile ad una sola persona fisica, che è anche il capo del governo italiano. Una anomalia, si denuncia, a cui non pare estranea la vicenda di "Centro Europa 7 s.r.l.", la rete televisiva che, pur avendo vinto nel 1999 una concessione di frequenze nazionale articolate su tutto il territorio italiano, "per 10 anni si è vista negare l'accesso alle frequenze" per poter trasmettere su scala nazionale. "Questo caso – ha osservato James Goldstone - mette in luce il fallimento dei governi italiani nell'affrontare il doppio problema del controllo della concentrazione e del conflitto d'interessi nell’ambito del sistema televisivo".

La situazione italiana, per Goldstone perciò : "è inaccettabile per una democrazia, e noi facciamo appello alla Corte Europea affinché sostenga il principio del pluralismo dei media. L'Italia ha il più alto tasso di concentrazione di proprietà delle televisioni in Europa e la mancanza di diversità ostacola il dibattito e limita l'accesso del pubblico all'informazione e all'analisi critica". Il Direttore internazionale della “Open Society Justice Iniziative”, ha poi ricordato come : “già nel 2004 sia il Consiglio d'Europa, che il Parlamento Europeo condannarono il conflitto d'interessi di Berlusconi. Eppure, a distanza di sei anni, la situazione anomala persiste, mentre l'attuale governo Berlusconi è stato accusato ripetutamente di interferenze nelle scelte editoriali della Rai". Va ricordato che la giovane sezione italiana dell’Associazione “Open Society Justice Iniziative”, è componente dell’UPR (Universal Periodic Review) il forum di una nuova procedura di monitoraggio internazionale affidata ad un cartello di ONG che ha per obiettivo la valutazione periodica di verifica ogni 4 anni dei progressi sullo standard democratico di ciascuno dei 192 paesi membri dell’ONU. La corte potrebbe prendere delle decisioni su questa questione nei prossimi mesi, ha detto Goldston a Reuters.

Né l’Ufficio Stampa di Mediaset, né quello di Palazzo Chigi hanno ritenuto di voler commentare l’iniziativa legale contro Berlusconi della“Open Society Justice Iniziative”.

FONTE ORIGINALE: OPEN SOCIETY INSITUTE

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