Nel suo intervento al TG1 delle 20.00, Minzolini ha definito "gossip" e
"pettegolezzo" una inchiesta giudiziaria, quella di Bari, che tocca
appalti truccati della sanità, induzione alla prostituzione, spaccio di
cocaina e "utilizzo finale" della prostituzione da parte del Presidente
del Consiglio (quello stesso che aveva da poco firmato una legge
anti-lucciole).
A differenza di tutti i giornali e telegiornali del
mondo, che ne hanno abbondantemente parlato, Minzolini ha deciso che il
primo telegiornale italiano non vi dovesse neanche accennare.
Invece di informarci, ha giudicato - preventivamente e al nostro posto - la notizia.
E ha deciso che per noi non fosse di alcuna importanza conoscerne i dettagli.
Eppure, proprio Minzolini, un tempo (24 ottobre 1994) diceva:
“Le smentite a ripetizione rivelano solo che abbiamo una classe politica nuova che non ha ancora assimilato il fatto che un politico è un uomo pubblico in ogni momento della sua giornata e che deve comportarsi e parlare come tale. […] Quattro anni fa, e cioè in tempi non sospetti, scrissi che la nomina di Giampaolo Sodano alla Rai nasceva dai salotti di Gbr, la televisione di Anja Pieroni. Oggi penso che se noi avessimo raccontato di più la vita privata dei leader politici forse non saremmo arrivati a tangentopoli, forse li avremmo costretti a cambiare oppure ad andarsene. Non è stato un buon servizio per il paese il nostro fair play: abbiamo semplicemente peccato di ipocrisia. Di Anja Pieroni sapevamo tutto da sempre e non era solo un personaggio della vita intima di Craxi. La distinzione fra pubblico e privato è manichea: ripeto, un politico deve sapere che ogni aspetto della sua vita è pubblico. Se non accetta questa regola rinunci a fare il politico”
ma soprattutto
"io penso che l' opinione pubblica sia perfettamente in grado di giudicare come stanno le cose."
Poi, evidentemente, ha cambiato idea.
Vedi anche: qui.