Petizione per una commissione antimafia a Milano competente, indipendente, forte ed efficiente
In merito alla dichiarata volontà del Sindaco di Milano di voler istituire una commissione antimafia volta a contrastare, nel limite delle possibilità di un ente comunale, il fenomeno della criminalità organizzata nel capoluogo lombardo, chiediamo che tale commissione sia:
1) Competente: vista la delicatezza dei temi che dovrà affrontare è necessario, più che per altre commissioni, un contributo esterno preponderante rispetto al numero di commissari interni (consiglieri comunali). Come è stato per la "commissione Smuraglia", tanto apprezzata da esponenti della maggioranza comunale nelle dichiarazioni di fine luglio (Basilio Rizzo, Stefano Boeri, Mirco Mazzali).
2) Indipendente: la commissione antimafia deve essere sottratta alla contrapposizione consiliare; le analisi da essa pronunciate non devono subire influenze dalla politica. È per questo che sollecitiamo ulteriormente la necessità di una ridotta presenza di commissari interni.
3) Forte: cioé dotata di poteri reali nell'accesso ai dati e ai documenti della amministrazione comunale. La collaborazione con gli assessorati in tal senso non deve essere una "cortesia" ma un dato di fatto.
4) Efficiente: il numero dei componenti deve essere limitato a 15, non a 20 o 25 come le altre commissioni comunali.
Per questo chiediamo che la commissione sia composta per la maggioranza di commissari esterni competenti in materia.
Ci viene naturale proporre alla sua presidenza il prof. Nando dalla Chiesa,
docente alla Statale di Milano di sociologia della criminalità
organizzata, scrittore di numerosi testi in materia e presidente
onorario di Libera.
Il nodo della presidenza è ovviamente subordinato
alla necessità di istituire una commissione competente, indipendente,
forte ed efficiente. Per la sua storia e personalità, il prof. dalla
Chiesa ci dà tali garanzie.
Alcune recenti dichiarazioni di esponenti politici cittadini fanno notare come il regolamento stabilisca che le commissioni devono essere necessariamente composte da consiglieri comunali
e che per questo l’apporto di esterni deve essere relegato ad un
comitato di esperti, dipendente da una commissione completamente
consiliare. È facile ricordare che per la “commissione Smuraglia”,
che era di composizione mista (4 interni e 11 esterni), è stato
sufficiente cambiare il nome e non definirla “commissione” bensì “comitato”.
Pensiamo che il Consiglio Comunale abbia sufficiente fantasia nel
trovare una soluzione procedurale per ovviare ad un banale problema di
vocabolario. Se la "commissione Smuraglia" era mista e in maggioranza
esterna, non si capisce perché la prossima commissione non possa essere
del medesimo genere.
Ricordiamo, infine, che Milano
sta vivendo, come dimostrano recenti inchieste giudiziarie, un momento
critico nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata: l’Expo
porterà miliardi di euro in città e in regione e il rischio di
infiltrazioni mafiose negli appalti comunali è elevato. Senza un
contrasto adeguato e un controllo rigoroso e competente di una
commissione antimafia pensata bene, il danno per la città sarà
incalcolabile.
Associazioni promotrici:
Le Girandole
Qui Milano Libera
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