Il nostro governo ha
lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all'informazione, e fra
qualche giorno un organo amministrativo sconosciuto ai più potrebbe ricevere
poteri enormi per censurare internet.
L’Autorità per le
comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per votare un meccanismo che
potrebbe perfino portare alla chiusura di qualunque sito internet
straniero - da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! - in modo arbitrario e senza
alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato
l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste
dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà
democratiche.
Non c'è tempo da perdere. La prossima settimana l'Autorità
voterà la delibera, e se insieme costruiremo un appello pubblico enorme contro
la censura su internet potremo fare la differenza. Inondiamo i membri
dell'Autorità di messaggi per chiedere di respingere la regolamentazione
e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su
internet. Agisci ora e inoltra l'appello a tutti!
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
Negli
anni Berlusconi ha cercato più volte di controllare l’informazione su
internet, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano dai
riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere i suoi tentacoli
sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce per fermarlo.
La
nuova regolamentazione permetterebbe all'Autorità per le Comunicazioni di
rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet
italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione di
una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla chiusura
di interi siti internet stranieri, inclusi siti d’informazione, portali di
software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico come
WikiLeaks.
Se approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto
poteri legislativi e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni
dovrebbero essere esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la
strada a un processo decisionale arbitrario e incontrollato. L'Autorità,
nella speranza di passare inosservata, sta velocizzando al massimo la decisione,
che è prevista per la prossima settimana.
Ma insieme possiamo costruire
un enorme grido pubblico e convincere i membri chiave dell'Autorità che sono
ancora indecisi a opporsi alla regolamentazione e rimandare così la questione
all'unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il
Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra l'appello il più
possibile:
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl
I
governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato uno strumento per
aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei cittadini, e stanno
cercando così di imporre regole più strette di censura. Ma i cittadini stanno
rispondendo, come in Gran Bretagna, dove l'opposizione dell'opinione pubblica ha
costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere
un bavaglio alla rete. In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la
"legge bavaglio" liberticida. Vinciamo di nuovo!
Con
determinazione,
Giulia, Luis, Ben, Ricken, Pascal, Benjamin e tutto il
resto del team di Avaaz
FONTI
Campagna di Agorà Digitale,
Altroconsumo e altre associazioni contro la delibera AGCOM sulla rimozione
automatica dei contenuti su internet:
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/
6
luglio, muore il web italiano:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/6-luglio-muore-il-web-italiano/2154694
Agcom,
si sveglia l'opposizione politica: "Modifica diritto d'autore spetta al
Parlamento":
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1219&ID_sezione=&sezione=
Internet:
Fini su delibera Agcom, no ai paletti, si tuteli la libertà:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Internet-Fini-su-delibera-Agcom-no-ai-paletti-si-tuteli-la-liberta_312189942267.html
D’Angelo
(Agcom): “La libertà non è un procedimento amministrativo”:
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2010/12/15/dangelo-agcom-il-decreto-romani-un-errore-aver-paura-della-liberta/
Delibera
n. 668/10/CONS dell'Agcom, Lineamenti di provvedimento concernente l'esercizio
delle competenze dell'Autorità nell'attività di tutela del diritto d'autore
sulle reti di comunicazione elettronica:
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415
Il
governo britannico pronto a rivedere i suoi piani per bloccare i siti che
violano il copyright (in inglese):
http://www.computerweekly.com/Articles/2011/02/02/245187/Government-to-review-plans-to-block-copyright-infringing.htm
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La situazione si fà seria: oltre 100.000 di noi hanno inviato messaggi per fermare il bavaglio a internet e ora ci rimangono solo 5 giorni per agire. Firma sotto e diffondi