Venti di guerra

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 27/04/2011
“L’Italia ripudia la guerra” dice l’articolo 11 della Costituzione Italiana, ma Berlusconi annuncia che anche l’Italia andrà a bombardare in Libia. Nel frattempo ammette senza mezzi termini che la moratoria sul nucleare è solo una truffa. Il paese sembra scosso da venti di guerra e non solo di quella libica.

Per anni ci hanno raccontato la balla che l’Italia andava nei paesi in guerra solo per missioni di pace, ma adesso andremo a bombardare la Libia e questo atto in nessun modo può essere fatto passare per un atto di pace. Però dobbiamo star tranquilli, perché, come ha spiegato il cavaliere nella conferenza stampa, le bombe non saranno di quelle “ a grappolo”, ma saranno dei razzi “...di estrema, estrema precisione su singoli obiettivi militari, come mezzi in movimento e via dicendo. Niente a che vedere con interventi su centri civili o là dove ci possono essere vittime civili”. Ma guarda un po’: le bombe intelligenti! Della serie: a volte ritornano... Come se poi ci potessimo fidare di uno che dice ogni giorno una cosa diversa e si smentisce ogni tre minuti!

Dal palchetto su cui parla a briglia sciolta ( quanto gli piace ascoltarsi!) Berlusconi ci mette tutta la sua buona volontà ( ma soprattutto la sua inventiva di venditore) a cercare di spiegare che non potevamo proprio sottrarci a quest’obbligo “L'Italia dava già un importante contributo con la messa a disposizione delle sue basi. Ci è stato insistentemente chiesto di poter fare intervenire i nostri velivoli su obiettivi militari. È qualcosa cui alla fine abbiamo sentito di non doverci sottrarre anche perché riteniamo che di questo nostro intervento ci sia effettivamente bisogno” Ma che caspita di spiegazione sarebbe?? Ma dove sono le ponderate riflessioni per un intervento così importante?! Quali sarebbero le ragioni politiche per cui abbiamo aderito e ci apprestiamo a portare la guerra in un paese che fino a ieri era nostro amico: che Berlusconi “ha sentito” – alla faccia dell’articolo 11 della Costituzione – che doveva farlo? Ma davvero quest’uomo è fuori di testa! E noi ancora di più se non lo cacciamo subito a calci!

Per fortuna anche nella maggioranza ci sono perplessità e prese di posizione contrarie a una entrata in guerra: per esempio la Lega non è d’accordo affatto, ma non certo per questioni umanitarie: la paura è che arriveranno ancora più profughi in Italia e che magari potremmo subire anche qualche attentato, a mo’ di ritorsione. E comunque il senatùr ha commentato “Le guerre non si fanno e soprattutto non si annunciano così!” e per una volta nella vita siamo d’accordo con lui. Infatti, siccome questa non è “l’ora delle decisioni irrevocabili” e lui non è Mussolini, prima di decidere un intervento italiano in guerra se ne doveva discutere in Parlamento. Solo che il cavaliere tende a dimenticarsi sempre che esistono anche gli altri e che hanno diritti e prerogative.

Due cretini

 

E infatti sui malumori della Lega minimizza: ci penserà lui a spiegargli tutto. Ghe pensa lù. Dovrà pensare a spiegare tutto anche a Giovanardi e a Mantovano, perché nemmeno loro sono d’accordo sui bombardamenti e hanno espresso la loro contrarietà senza mezzi termini. Per non parlare della figura da cioccolatino del povero La Russa, ministro della Difesa che viene a sapere dalla stampa che entriamo in guerra.

E a questo proposito: i venti di guerra fischiano forte nella maggioranza. Ma il cavaliere non si scompone più di tanto: è certo che riuscirà ad appianare tutto. Ora gli resta solo da spiegare ai cugini d’oltralpe un ultimo inghippo, una “drittata” all’italiana che si è inventato per tener buoni quei bambinoni che governa.

Non contento infatti di aver accondisceso a tutte le richieste francesi, cerca di rassicurarli anche sul versante del nucleare ( la cui tecnologia - benchè obsoleta - avremmo dovuto comprare da loro) e spiegando i motivi del voltafaccia repentino si lascia scappare, in un momento di sincerità, che la moratoria non l’ha fatta perché ha cambato idea, ma solo per tener buoni quei sempliciotti degli italiani, che, spaventati da quello che è successo a Fukuscima, sarebbero andati a votare in massa contro il nucleare e allora addio centrali chissà per quanto tempo!! Bisogna aver pazienza con questi scemi, che non capiscono che il futuro è proprio nell’energia nucleare. Dunque nessuno si preoccupi, perché nonostante tutto e alla faccia di tutti il nucleare si farà. Così ha detto, proprio così. Come se non gli interessasse che gli italiani che ascoltavano non avessero più dubbi sul fatto che lui aveva mentito, che li aveva truffati. Come se fosse normale che il primo ministro di un paese civile ricorresse a sotterfugi e a imbrogli, per raggiungere i suoi scopi personali, facendo fessi i suoi elettori e lo raccontasse senza remore, mostrando così tutto il suo disprezzo per l’intelligenza e la dignità di quei coglioni ( è così che ci ha definito, se ricordate) che vanno a votare.

Dopo di che, perfettamente ignaro e inconsapevole in modo disarmante dei danni fatti, lascia il palchetto soddisfatto e compreso della sua “fighenzia”, per dirla coi miei studenti. Perché lui è il primo fan di sé stesso e non lo nasconde.

La cosa davvero incredibile e incomprensibile per tutto il resto del mondo è che, nonostante tutto quello che dice e fa, sia ancora e sempre sulla sua poltrona, da cui nessuno riesce a farlo cadere, come il pupazzo di gomma della nostra infanzia “Ercolino sempre-in-piedi”.

Gli altri stati si chiedono basiti come facciamo a sopportare questa situazione. Che dire di più? Che questo paese è diventato – come ha detto amaramente Crozza – un monumento al limite ignoto.

 

 

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