IL POTERE DELLE LOBBIES : GLIFOSATO UN ERBICIDA CANCEROGENO NEL NOSTRO PANE QUOTIDIANO

di Stefania Sarsini - 05/11/2017
IL POTERE DELLE LOBBIES

prossimi due mesi saranno decisivi per il rinnovo dell’autorizzazione  dell'U,E. all’uso dell’erbicida ,GLIFOSATO, fino al 2027.

La valutazione comunitaria sulla presunta pericolosità del pesticida dovrebbe basarsi su evidenze scientifiche. 

Ma il processo è stato influenzato, come sempre, dal potere  dalla multinazionale americana Monsanto  e dalle lobbies che la rappresentano.

Non mi stancherò mai di sostenere l'urgenza e la necessità della messa al  bando di questa categoria di criminali,  corruttrice per eccellenza di politici, ricercatori, medici  e scienziati , il cui operato    è palesemente contro la salute dei cittadini ,  ed il rispetto della vita di esseri viventi e senzienti  quali gli animali sono stati definiti dall'Articolo 13 del Trattato di Lisbona , norma di rango paracostituionale in vigore dal 2008 in Europa.

Il primo parere scientifico sul glifosato  è arrivato nel 2015 dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), dell’Oms, che lo ha classificato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo” inserendolo nel gruppo 2A , in cui si trova anche la carne rossa.

A novembre del 2015 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato una sua valutazione in contrasto con la conclusione della Iarc, affermando che “è improbabile che il glifosato possa danneggiare il DNA umano o che costituisca un pericolo di cancerogenicità per l’uomo”!

L’ultima analisi è arrivata a marzo del 2017 dall’Echa che considera l’erbicida non cancerogeno.!!!!!

La cosa sorprendente , da sottolineare  dal  nostro punto di vista antispecista ,  è che ,nonostante si sia usato  per i test clinici  del glifosato gli animali  ,  e che la IARC " affermi che  la categoria di carcerogenicità 24 ,costituta  da quelle sostanze  risulti   una sufficiente prova della stessa nei test clinici sugli animali ", si seguiti ad uccidere di cancro ques'ultimi , inutilmente ancora una volta,visto che  si autorizza  l'importazione   in Italia  della  maggioranza del fabbisogno di grano dall'estero inquinato da quest 'erbicida. 


Non solo , dall 'U.E  giungono finanziamenti agli agricoltori italiani affinchè non si coltivi grano in Italia , e il poco prodotto non regge la concorrenza con quello che importiamo da un punto di vita di prezzo. 

Credo interessante la lettera aperta all'EFSA , di 22 scienziati  indipendenti , di cui riporto il link, così come quello della risposta  dell'EFSA:


http://www.zeit.de/wissen/umwelt/2015-11/glyphosat-offener-brief.pdf


http://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/EFSA_response_Prof_Portier.pdf

 

Forse sarebbe importante  rinfrescare la memoria a coloro che sembrano  aver  dimenticato che giace nei cassetti della Commissione Europea , un'iniziativa popolare europea contro la vivisezione , che ha raccolto   nel 2013 1milione e 300 mila firme   : STOP VIVISECTION