Oggi tutte in piazza di nuovo: il momento è davvero duro e difficile ed è impensabile che si possa superare senza l’apporto fondamentale delle donne. Troppi anni di veline e troniste della TV del cavaliere, troppi anni di machismo rivoltante, di donne come panini imbottiti, di macchine per il sesso, di odalische decerebrate, di fattrici senza libero arbitrio e dignità come le vuole la chiesa e come fa comodo a certi maschi che hanno paura delle donne con un cervello, non hanno fiaccato lo spirito delle donne, che piano piano si stanno riprendendo quegli spazi che si erano conquistate nel tempo. E nemmeno troppo lontano.
Basti pensare che fino al 1968 le donne (e solo le donne!!) finivano in galera per adulterio. E adesso tutti si scandalizzano per i linciaggi delle donne islamiche: la gente ha la memoria corta! Ma ha le mani lunghe: le percosse sono ancora la prima causa di morte delle donne in questo paese. Sembra una follia a dirlo ed invece è la terribile realtà.
La politica, la religione, i posti in cui si concentra il potere e si decide, le emargina da sempre. Ma da ora in poi si rassegnino i politici: una donna un voto e questo voto sarà dato oculatamente. Vogliamo una parità reale e non solo enunciazioni vaghe e retoriche. Le donne sono creature pazienti: così le ha programmate la natura, se no non potrebbero sopportare mestruazioni e gravidanze, ma c’è un limite a tutto. E adesso è il momento di dire basta, di tornare in prima linea e di contribuire alla rinascita del nostro paese.
E allora: tutte in piazza, care amiche, compagne, sorelle e buona manifestazione!
