La drammaticità dei posti di Lavoro

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza - 21/02/2016

Siamo in presenza di una ennesima, nuova farsa, in relazione ai nuovi posti di lavoro in Italia.
L'Inps dá dei numeri, l'Istat degli altri, il Governo ed i Sindacati ancora dei dati differenti...
Siamo un Paese chiaramente allo sbando!

Ma ciò che più può offendere chi ha una coscienza critica è l'assuefazione di gran parte dell'opinione pubblica al vero e proprio dramma della mancanza e o della perdita del posto di lavoro.

Qualcuno trionfalmente parla di oltre 700.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, ottenuti con la meraviglia del Jobs Act.
Eppoi nessuno sembra ricordare i circa 2 milioni e mezzo di disoccupati, senza contare gli altri milioni che ormai nemmeno cercano più il lavoro, o quelli che sono schiavizzati con le decine di maniere precarie tuttora praticamente permesse dal nostro indecente ordinamento (si pensi ad esempio allo scandalo dei vauchers...).

La perdita o la mancanza di lavoro, produce la perdita di dignità di coloro che le patiscono, producendo drammi familiari inimmaginabili.

Ci si dovrebbe attendere una forte attenzione a questi problemi, soprattutto in un Paese come il nostro, che periodicamente organizza magnifici 'Family Day'. Ed anche perchè la nostra è una "Repubblica fondata sul Lavoro", come sta scritto al primo articolo della nostra Costituzione.

Non sarebbe giunto allora il momento di studiare e varare un vero piano per il Lavoro, una volta per tutte?

Maurizio Sbrana da Lucca.

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