Appello al voto il 17 aprile 2016

di Massari - 15/04/2016
Referendum contro le Trivelle in mare. L’invito è di votare SI’ per abrogare la norma introdotta dall’ultima Legge di Stabilità che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas che insistono nella zona di mare vicina alla costa di non avere più scadenza.

Con la Legge di Stabilità 2016, infatti, le licenze già in essere Il 17 aprile 2016 il popolo italiano sarà chiamato a votare per il entro le 12 miglia dalla costa sono diventate “sine die”.

Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’ElectionDay che avrebbe permesso l’accorpamento del Referendum conle elezioni amministrative, ha deciso di sprecare soldi pubblici per 360 milioni di euro per anticipare al massimo la data del voto, puntando così sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo sta scommettendo sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. Noi cittadine e cittadini vogliamo ribadire che la partecipazione alla consultazione referendaria  non è sono solo un diritto, ma un dovere, così come sostenuto dal presidente della corte costituzionale, nei giorni scorsi.

 Le trivelle sono il simbolo tecnologico del PETROLIO: vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. La vera posta in gioco di questo Referendum è quella di far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale per un’economia più giusta, rinnovabile e decarbonizzata.

Non dobbiamo continuare a difendere le grandi lobby petrolifere e del fossile, ma affermare la volontà dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per pochi barili di petrolio non vale certo la pena mettere a rischio il nostro ambiente marino e terrestre ed economie importanti come la pesca e il turismo, vere ricchezze del nostro Paese.

Intanto, mancano strategia e scelte concrete per realizzare gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalla COP21 nel vertice di Parigi per combattere i cambiamenti climatici, in cui si è sancita la volontà di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1,5°C. Gli italiani aventi diritto al voto sono 46.887.562  se porteremo al voto almeno 23443782 cioè il 50% +1 avremo contribuito al successo del Sial referendum del 17 aprile.

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