Creiamo una Fondazione per acquistare terreni edificabili e renderli liberi (per sempre)?

di Fabio Balocco e Alessandro Mortarino - salviamoilpaesaggio.it - 28/01/2017

A chi ama la Terra la scritta “terreno edificabile” fa letteralmente rizzare i capelli in testa. L’idea che quel terreno vergine possa essere circondato da rotoli di plastica rossa, che vi possa essere piantato un cartello con il nome del proprietario, il numero del permesso a costruire, la ragione sociale dell’impresa e che sia, infine, squarciato dai denti di una ruspa, è destinata a turbare perennemente i nostri sogni …

Da questa considerazione nasce l’idea di creare un soggetto giuridico che abbia come unico scopo quello di acquisire terreni edificabili al solo fine di preservarli da ogni modifica per il tempo a venire.

Comprendendo fra gli strumenti utili a raggiungere lo scopo, la richiesta al comune di riclassificazione dell’area acquistata affinché essa sia resa inedificabile (e, progressivamente esentarsi dal pagare all’amministrazione l’IMU relativa ai terreni edificabili).

Questa sensibilità si sta sviluppando in Piemonte, all’interno dell’ampia rete del Forum Salviamo il Paesaggio. Cittadini, Associazioni, Comitati che da tempo immemore si prodigano per tutelare terreni agricoli o semplicemente liberi dal destino indicato da Piani Regolatori iper/sovradimensionati, stanno ora immaginando di costituire una onlus che abbia come obiettivo assoluto quello di togliere dal mercato, in maniera definitiva, aree inedificate ma a rischio di sicura cementificazione.

Affinché l’operazione non rimanga nell’ombra ma abbia carattere educativo, all’operazione dovrà essere fornita adeguata pubblicità tramite i media ed apponendo un cartello in loco che indichi la natura del terreno e lo scopo dell’iniziativa di preservazione dello stesso.

I terreni non andranno scelti a caso, ma si dovrà operare soprattutto sulle zone di completamento edificatorio dei comuni, al fine di rendere più visibile l’iniziativa. Una sorta di “guerriglia urbana.”

Uno strumento che potrebbe agevolare l’operazione dal punto di vista economico potrebbe essere il partecipare a delle aste immobiliari di terreni. Infatti le aste consentono attualmente di diventare proprietari di beni immobili con esborsi economici molto inferiori rispetto alla trattativa privata.

Il soggetto giuridico agente potrebbe essere una Fondazione, il cui scopo unico sarebbe quello di acquisire terreni edificabili al fine di farli recedere a terreni agricoli e tali mantenerli per l’eternità, «perennizzandoli». Come qualsiasi persona giuridica, la Fondazione potrebbe poi acquisire terreni da privati tramite lasciti o donazioni.

In seconda battuta, oltre allo scopo predetto si potrebbe aggiungere quello di acquisire terreni che già sono agricoli. Da studiare, altresì, come procedere all’acquisizione dei terreni: ciascun cittadino italiano potrebbe conferire una somma al patrimonio della Fondazione, utilizzando anche la possibilità del “5 x 1000“ prevista dalla dichiarazione Irpef.

Per ora questa è una suggestione, una piccola scintilla che ci auguriamo possa trasformarsi – dopo un’attenta valutazione collettiva – in un grande fuoco. Questa prima comunicazione, quindi, vale come un appello: chi è disponibile, in Piemonte, a far parte dell’avvio di questa nuova importante iniziativa?

E perchè limitarci al solo Piemonte?

Attendiamo Vostre comunicazioni, disponibilità, proposte:

fabio.balocco53@gmail.com

alessandro.mortarino@libero.it

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