L'immondezzaio Italia

di Giovanni Scavazza - 12/06/2015

Io penso che le cose stiano ormai molto peggio di come dicono. In parte come la penso io lo ha espresso di recente Rodotà. I corruttori non stanno DENTRO lo stato, per fregargli soldi e arricchirsi con la corruzione. I corruttori sono ormai AFFIANCATI allo stato, come un secondo stato alternativo a quello legale, anzi, ormai lo stato reale sono loro.


Questa storia mi ricorda le inchieste e gli scandali che periodicamente venivano fuori alcuni anni fa, ai tempi della guerra fredda. Ogni tanto si scopriva che pezzi dei servizi segreti italiani tramavano nell'ombra contro le istituzioni democratiche, preparavano colpi di stato, fiancheggiavano i terroristi, depistavano le indagini sulla P2 e sugli attentati della strategia della tensione, coprivano la banda della magliana, facevano scappare Kappler etc etc

Li chiamavano "servizi deviati", o schegge deviate o impazzite o infedeli dei servizi segreti. Non era vero. I veri servizi segreti erano loro, e prendevano ordini dalla NATO e dagli americani, che noi non siamo mai stati davvero liberi e indipendenti. I servizi segreti "ufficiali" erano un paravento, una finzione che copriva i veri servizi segreti, che erano quelli che chiamavano "deviati",

Oggi è la stessa cosa. Dicono che il malaffare è una malattia che sta minacciando l'organismo sano dello stato. Ma non è vero, il vero stato sono loro, quello apparentemente "ufficiale" è ormai una finzione per abbindolare i gonzi. Sono loro, gli pseudo/corrotti i veri rappresentanti dell'economia di rapina capitalista. Sono loro i veri operatori che lavorano per trapiantare il modello americano in Italia e in Europa. Che stanno costruendo l'Europa dei mercanti e dei mercati, e non quella dei popoli. Che stanno applicando alla lettera le (vere) direttive di UE, USA, FMI. Che stanno instaurando meccanismi economici dove il denaro è il fine ultimo. Dove il pesce grande mangia quello piccolo, dove l'uno percento dei ricchi è più ricco dell'altro 99 percento. Insomma che stanno lavorando per instaurare il regno del male, che hanno venduto l'anima a Satana. Ci si scordi di concetti come "diritti civili", "solidarietà", "tutela del bisogno". Ci si scordi di tutto ciò che non produca denaro, cioè che non convenga, e convenga davvero a quel ristretto gruppo di privilegiati dell'unopercento. La scuola di massa non conviene alla casta, non gli porta profitti, anzi ha dei costi. La sanità per tutti non conviene alla casta, anzi, ha dei costi. La pensione non conviene alla casta, anzi ha dei costi. I servizi sociali non convengono alla casta, anzi hanno dei costi. La gente si dimentichi di tutto questo. E' poco moderno. Sono ideologie ottocentesche. Stelle, strisce e dollari, questo è il nostro triste destino, proprio mentre invece parti importanti del mondo (i paesi BRICS) hanno scelto e stanno praticando strade diverse e alternative.

Come lo combatti tutto questo, con le chiacchiere insipienti? Qui bisogna fare prendere coscienza a quel 99 percento del popolo che occorre ribellarsi, e dopo la presa di coscienza ci vuole un movimento politico che incarni questa presa di coscienza, che inauguri una nuova stagione di lotte sociali, che si colleghi con gli altri movimenti europei che propugnano tutto questo, che si colleghi con i paesi del mondo che hanno scelto strade alternative.

Staremo a vedere. Se qualcuno, oltre al buon Rodotà, proprrà qualcosa del genere e si darà da fare per realizzarlo, potrà contare sul mio umilissimo apporto, altrimenti stavolta mi aspetta la bella Provenza dove andrò a dipingere, finalmente.
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