La strana coppia

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 16/04/2014
Cena fra Renzi e Berlusconi a Palazzo Chigi: si rinnovano i patti fra i due, in previsione delle europee e all’insegna del gioco delle tre carte. Ma è un gioco al buio, molto pericoloso.

Cenetta intima ieri fra Renzi e Berlusconi: che si festeggiava? Sembrerebbe non molto, all’apparenza: Renzi ha nemici in casa e sempre in numero maggiore, mentre Forza Italia si perde i pezzi, il caimano perde i denti e gli amici di una vita: se ne va Paolo Bonaiuti e perfino Sandro Bondi si è già posizionato sull’uscio, pronto a uscire. Ma al cavaliere – stretto anche lui in un femminile e vorace cerchio magico, come a suo tempo il vecchio Bossi - basta il suo nuovo amico, il suo vero delfino, quel tenace arrampicatore dai denti di coniglio che viene dalla città gigliata.

Ed eccola qui la “strana coppia “, per usare il titolo di un vecchio film.

Ma perché si sono incontrati e di cosa hanno discusso per oltre due ore lo capiremo facilmente e presto, attraverso i passi che farà il governo di Renzi. Se ancora non sappiamo realmente su cosa si sono accordati, resta comunque e sempre la domanda fondamentale: perché si dovevano accordare su qualcosa?? Cosa hanno in comune e cosa deve Renzi a Berlusconi? Forse molto: è possibile che gli debba un forte supporto elettorale nelle primarie a segretario del PD. Perché questo è il punto e quella era la chiave per arrivare al potere, lvisto che al caimano - per via di questioni giudiziarie - non era più libero l’accesso.

Almeno momentaneamente, aggiungiamo con prudenza. Infatti non sembra che durerà per molto questa condizione di emarginazione, visto quanto sia lieve la sua punizione: 4 ore a settimana in un centro anziani (e a questo proposito ha ragione Crozza a dire che sono i vecchietti affidati a lui che saranno puniti ), ed il fatto che gli è permesso di fare campagna elettorale e di andare a Roma tutte le settimane. E questa sarebbe una pena? Per una volta nella vita (Dio mio cosa mi tocca dire!!) sono d’accordo con D’Alema, quando dice che un poveraccio al suo posto sarebbe già in carcere da un pezzo. Beh, non ci voleva poi uno sforzo di intelligenza e di fantasia per fare una considerazione tanto ovvia.

E mentre il barzellettiere d’Italia si prepara alla turnè di “Villa arzilla”, intanto Renzi continua con la sua sindrome di Münchausen a raccontare di aumenti di 80 euro al mese per quelli che hanno uno stipendio di 1200 euro al mese, anche se non si sa che copertura si possa trovare… ma anche qui il dubbio più profondo è dato non dalla copertura, ma dalla scelta dei beneficiari e cioè: perché si è deciso di dare un aumento a questi cittadini e non ai più poveri, quelli che vivono con 500 euro al mese e anche meno?? A costoro 80 euro in più certamente avrebbero fatto maggiormente comodo! Ma forse è gente che conta poco, sono dei povercci che non fanno parte di un ex ceto medio, e non fanno parte di un elettorato ben pensante e stabile.

Viene la nausea a vedere com’è ridotto questo paese, alla fame, alla paura, alla povertà e alla disperazione che lo attanagliano e poi assistere alla nomina di presidenti e amministratori di enti pubblici strapagati per non far nulla. E un esempio eclatante è quel Moretti di Trenitalia che si lamentava dei possibili tagli al suo stipendio di 800mila euro annuali e minacciava di andarsene. E sapete che fine ha fatto? Ha cambiato solo poltrona ed evidentemente le sue minacce hanno avuto successo, visto che il suo stipendio non solo non è stato tagliato, ma ritoccato in meglio!

Ma per non fare infuriare ancora di più i cittadini, hanno inscenato una diversione, un giochetto delle tre carte: quando hanno parlato delle nuove nomine, hanno sottolineato di aver messo un tetto massimo di “soli” 230 mila euro annui per i presidenti. Peccato che non abbiano parlato degli stipendi degli amministratori delegati: infatti quelli non sono stati toccati, proprio come aveva chiesto Moretti. E quegli sbruffoni che gli avevano detto che se ne poteva andare, se non voleva essere ridimensionato, come mai ora tacciono?? Ma quanto potere ha dietro di sé questo borioso gonfio di presunzione?? Questo così strapagato manager ha mai preso un treno di pendolari? Ma chi vogliono prendere per i fodelli!? Roba da pazzi.

Ecco: è proprio da queste cose che si vede come nulla sia cambiato, come le manovre, i privilegi, siano sempre uguali, fatti per le stesse persone. E’ qui, in queste pieghe oscure e infette del potere che va fatta luce. E’ qui che ci debbono spiegare come e perché vengono spesi tanti dei nostri soldi, per non avere nulla in cambio. Invece sventolano un miserabile assegno da 80 euro ( che una volta tassati saranno la metà!) sotto il nostro naso, per cercare di distrarre la nostra attenzione da ben altri emolumenti.

E poi è bastato mettere alla presidenza di tre enti statali altrettante donne - che non governeranno un accidenti di nulla, perché questo lo fanno gli amministratori delegati - e tutti a gridare al miracolo! Alla rivoluzione di genere! Ma abbiamo visto i cognomi di queste tre signore? A parte la Grieco, sia la Marcegaglia che la Todini hanno dietro di sé famiglie potentissime, dunque se c’è qualcuno che pensa che basti mettere una donna su una poltrona, per sostenere che la condizione femminile ha fatto un passo in avanti in un paese come il nostro che vede tanti femminicidi ogni anno, è un bugiardo in malafede o un perfetto cretino.

E non basta: le tre signore sono tutte dell’area di centro destra: non c’erano donne di sinistra all’altezza? Certo, ma non avrebbero fatto da segnaposto e probabilmente non avevano dietro famiglie o gruppi industriali con sufficiente potere.

Queste sono le grandi novità del rottamatore Renzi. Quello che doveva cambiare tutto. Accidenti, che rivoluzione! Ma il meglio il Renzi lo sta riservando allo schifo di legge elettorale che – senza darci la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti – blinderà sempre di più la casta, ancora più ristretta nel numero, a poche persone, famiglie e gruppi di potere: una vera oligarchia che sarà inamovibile e finirà per spolparci completamente. Una diminuzione di numero che oltre tutto faranno passare per tagli dei costi della politica. Grottesco.

Ma non solo: c’è in quella legge e nei suoi sbarramenti penalizzanti un tentativo sempre più evidente di zittire ed emarginare ogni minoranza, come non avesse diritto ad avere una rappresentanza, a dire la sua, andando così contro il dettato costituzionale. Per non parlare dello scempio previsto per il Senato e dello stravolgimento della Costituzione, che si profilano sempre più spaventosamente, scardinando ogni meccanismo di controllo su chi ha il potere.

Tutte scelte che i cittadini non avevano indicato come priorità: loro volevano e vogliono poter votare ed eleggere i propri rappresentanti, avere un lavoro e un futuro per sé e per i propri figli, non essere schiacciati dalle tasse, salvare le piccole aziende e gli artigiani e dare un impulso nuovo all’economia del paese, ma di tutto questo non se ne parla affatto, non gliene frega niente a nessuno, né a Renzi, né a Berlusconi.

Intanto i due compari, mentre posizionano i propri amici e clientes sulla scacchiera del potere, pronti a darci scacco matto in poche mosse, fanno finta di fare i salvatori della patria, e sono invece solo scalcagnati e finti supereroi di cartone, in cui nessuno crede più.

 

Berlusconi Renzi pena ridotta

 

Dunque che succederà alle elezioni europee? Perché quello sarà un banco di prova, una cartina di tornasole e a seconda del risultato che porteranno a casa, avremo una idea di ciò che ci aspetta. E se il loro tentativo di creare un bipolarismo perfetto fosse stravolto dal terzo incomodo pentastellato? Cioè: se il piattino goloso che si stanno preparando, se lo mangiasse Grillo, che succederebbe in questo paese tramortito dalla disperazione? Sarà un segno più o meno? Finiremmo fuori dall’Europa, magari col tallero veneto, come vorrebbe la Lega? E a proposito di questa triste acchiappata di indagati: perché hanno voluto tentare di salvarla dalla ghigliottina dello sbarramento elettorale? Possibile che in questo paese si cerchi sempre di privilegiare qualcuno rispetto agli altri? E perché deve essere sempre di destra?

La situazione è confusa, pericolosa e infida, come una palude di sabbie mobili e per di più siamo nelle mani di due personaggi inaffidabili, alla deriva in un mare di bugie e di debiti. Ma fino ad ora nulla è chiaro: possiamo solo intuire il disegno drammatico che c’è dietro. Ci vorrebbe qualcuno che prendesse le nostre parti, ma purtroppo ci sono poche persone di cui possiamo fidarci e , sfortunatamente, nessuna di esse ha potere …

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