STOP TRATTATIVE TTIP

di Umberto Franchi – Lucca - 09/02/2015
I COMUNI E PROVINCIE LE REGIONI SI PRONUNCINO CON ORDINI DEL GIORNO CONTRARI ALLE TRATTATIVE IN ATTO TRA USA ED EUROPA

In preparazione della giornata mondiale di mobilitazione contro il TTIP, indetta per il 18 aprile 2015,  è necessario sviluppare nei territori una battaglia informativa tra tutta la popolazione ed affinchè le Istituzioni Locali  prendano posizioni nettamente contrarie ai negoziati in atto tra gli USA e la Comunità Europea.

Dette consultazioni puntano a liberalizzare ogni forma di commercio tra le due sponde dell'Atlantico attraverso l'abolizione dei diritti dei cittadini e dei livelli di qualità e garanzia dei prodotti, mettendo invece al centro l'abbattimento dei costi per le grandi imprese multinazionali,  al fine di facilitare i loro affari .

Allo stato attuale la trattativa UE e USA , verte su :

 a)  impedire   agli stati sovrani di legiferare o fare nuove regole a protezione dei cittadini e consumatori, sui prodotti e sul commercio, senza prima comunicarlo all'altra parte … dando la possibilità alle imprese multinazionali di intervenire con atti legali contro le nuove regole ;

b) ogni nuova regola e legge fatta dai singoli stati, deve essere comunque sottoposta ad una preventiva valutazionme di impatto al fine di assicurarsi che non si danneggi il commercio e gli investimenti delle imprese;

c) se un'impresa multinazionale si sentirà lesa , dovrà essere aperto un tavolo di confronto con gli stati membri interessati al fine di risolvere il problema nell'interesse dell'impresa che si dice danneggiata;

d) in prospettiva non saranno più gli stati membri dell'Europa a trattare con gli Usa , ma la Commissione Europea prendendo in accorata considerazione le proposte dell'imprese .

 

E' evidente che tutto ciò non potrebbe che danneggiare ulteriormente la prevenzione ambientale nei luoghi di lavoro,  la qualità del lavoro e dei prodotti, le sue rigadute negative nei territori, le sue ricadute negative sulla salute dei cittadini. Per cui  oltre ad essere  necessaria una grande mobilitazione  di massa tesa a respingere detta prospettiva, le Istituzioni  (Comuni, Province, Regioni) dovrebbero fare apptrovare immediatamente ordini del giornmo contrari al TTIP.

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