2 giugno 2021 festa della Repubblica e della Costituzione

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 01/06/2021
« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. » Piero Calamandrei

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana, perché fu proprio nei giorni 2 e 3 giugno del 1946 che si tenne il referendum istituzionale a suffragio universale ( infatti per la prima volta votavano anche le donne ) con cui gli italiani scelsero la nuova forma di stato: la repubblica e mandarono in esilio i Savoia, quella miserabile monarchia che aveva trascinato il paese nel fascismo e nella guerra e poi era scappata vergognosamente e ignobilmente lo aveva abbandonato a sé stesso.

Qualche nostalgico a suo tempo ha fatto girare la voce ( oggi la chiameremmo fake news), che l’esito del referendum fosse stato falsificato e che in realtà avesse vinto la monarchia. L’ho già detto e lo ripeterò ancora, perché questa voce falsa e maligna, ancora circola come leggenda metropolitana: andate a vedere gli esiti delle elezioni politiche del 1948! Se fosse stata vera quella voce come mai il Partito Monarchico ebbe solo il 2,78% alla Camera e l’1,74% al Senato? Se quella voce truffaldina fosse stata vera, i monarchici non avrebbero colto l’occasione per riprendersi legalmente il potere? Ma certo che sì! Ma il fatto è che il popolo italiano sapeva bene cosa aveva rappresentato la monarchia per più di vent’anni: di come fosse responsabile della legittimazione del Fascismo, delle leggi razziali, di una terribile guerra per la quale non eravamo preparati militarmente e psicologicamente e che aveva devastato l’Italia, e dell’abbandono a sé dell’intero paese, mentre il re e il suo entourage scappavano a gambe levate, senza dignità, senza onore e senza alcun pudore. Per questo non li avrebbero mai votati, così come avevano scelto la repubblica.

Dopo quella guerra rovinosa, dopo la lotta partigiana, era stato difficile ricucire tutti gli strappi che avevano sconvolto il tessuto sociale e l’assetto economico del nostro paese: molti hanno lasciato cicatrici indelebili ancora adesso.

Fu dunque complicato per l’ Assemblea Costituente trovare un equilibrio fra le diverse forze politiche, ma il desiderio di pace, l’amore grande per la propria Patria, il bisogno quasi fisico – dopo tanto forzato silenzio – di discutere, ma anche di ragionare insieme e di trovare un accordo, vinsero su tutto e portarono alla stesura di una Carta Costituzionale fra le più complete, umane e pregnanti che siano state scritte. Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947. Fu poi pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948

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La costituzione è composta da 139 articoli (ma 5 articoli sono stati abrogati: 115;124;128;129;130), divisi in quattro sezioni:

1- principi fondamentali (art. 1-12);

2- parte prima, diritti e doveri dei cittadini (art. 13-54);

3- parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (art 55-139);

4- 18 disposizioni transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi ( così come l’abolizione dei titoli nobiliari).

Nella prima sezione, uno degli articoli fondamentali è certamente l’articolo 3:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” E basta leggere attentamente il testo per capire quanta parte della nostra fantastica Costituzione sia stata disattesa e resti per il momento ancora un esercizio letterario di alto profilo civico, ma assai distante dalla realtà fatta di discriminazioni, di odio e di emarginazione che viviamo nella realtà del quotidiano.

Abbiamo necessità di far aderire la realtà al testo costituzionale e per farlo bisogna tenere a freno le intemperanze razziste, omofobe e misogine della destra, ma soprattutto occorre ricompattare il CS, ça va sans dire. Mi sono ispirata, in questo mio ostinato convincimento, a Marco Porcio Catone: lui era fissato con la distruzione di Cartagine (Carthago delenda est era il suo tormentone), io si parva licet, continuo a ripetere che la sinistra va rifondata e ricompattata. Catone alla fine ha raggiunto il suo obiettivo… hai visto mai…!!

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Ho un dubbio: ma perché per il “compleanno” della Repubblica si fanno sfilare le forze armate? L’articolo 11 non recita “L’Italia ripudia la guerra…”? Forse qualcuno si è pentito di questo civile e virtuoso assunto e vuole comunque “mostrare i muscoli”? Del resto la parata militare fu inserita nel protocollo dei festeggiamenti solo nel 1950… e non è un anno a caso.

Ancora oggi alla parata militare prendono parte tutte le forze armate italiane, tutte le forze di polizia della Repubblica, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana e poi ci sono i corpi speciali: i Bersaglieri che sfilano correndo e suonando la loro fanfara e i Dimonios della Brigata Sassari che cantano il loro travolgente inno ( solo questi due corpi speciali hanno il permesso di suonare i loro inni, per meriti acquisiti durante le guerre). Ma purtroppo a sfilare ci sono anche carri armati, missili e tutti i partecipanti sono armati fino ai denti…

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La domanda è: perché al posto delle Forze Armate non celebrare invece gli “Eroi d’Italia”? Coloro che sono morti per tenere fede al dettato costituzionale, per la giustizia, per i più alti valori del nostro Paese, per esempio nella lotta contro la Mafia come Falcone e Borsellino e per i ragazzi delle loro scorte. Ma tanti altri giovani sono morti per salvaguardare le vite degli altri, ogni giorno, nelle occasioni più diverse e sarebbe ora che ci ricordassimo di loro, almeno un giorno all’anno. Che ne dite? Non sarebbe più bello e significativo il volo delle nostre Frecce tricolori?

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BUON COMPLEANNO ITALIA!

Barbara Fois

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_politiche_italiane_del_1948

https://ms-mms.hubscuola.it/public/3266278/cdi-3270689/costituzione_italiana_commentata/costituzione_italiana_commentata/articoli/art11.html

https://www.youtube.com/watch?v=DKNcX_Z6rO4 flik flok, la fanfara dei bersaglieri

https://www.youtube.com/watch?v=W_ONMyHA6wM inno e testo Dimonios

https://www.youtube.com/watch?v=AiHTNaO1lSs donne della B.Sassari

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