Riflessioni

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 24/04/2021
Meditando e rimuginando su quanto sta succedendo intorno a noi

Non so se è più forte il senso di irrealtà o quello di sconforto, davanti al quadro politico del Paese, alle scelte incerte e spesso sbagliate, ai responsabili dei vari settori più impegnati a ritagliarsi fette di profitto sulla pelle degli altri, che a fare il lavoro per cui sono stati collocati nei posti che occupano. Esperti che non sanno niente, politici che non capiscono nulla, scelte non ponderate, indicazioni contraddittorie, nessuna direttiva comprensibile e univoca, che dà la netta impressione che sia data a casaccio, perché chi le dà sembra navigare a vista e saperne meno di un semplice cittadino qualsiasi in grado di ragionare. Ci hanno imbottito di menzogne, mettendo in luce tutti i propri limiti. Tutto condito da egoismo, stupidità, ignoranza, superficialità, pressapochismo… beh, direte voi, e qual è la novità? Il fatto è che adesso siamo assediati da un morbo insidioso e pericolosissimo. E la cialtroneria nella politica ora non solo è rischiosa, ma tragica. Non si può stringersi nelle spalle e lasciar perdere.

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Ragioniamoci su insieme, parliamo dell’organizzazione della sanità contro la pandemia sotto il nuovo governo. Ci aspettavamo grandi cose: Draghi sembrava l’uomo del destino, il super esperto che ci avrebbe traghettato fuori dalla crisi economica e dalla pandemia. E’ successo? No. Non ancora, almeno, volendo essere ottimisti. Ma certo alcuni aspetti non sono confortanti: i suoi esperti non sono capaci nemmeno di mettersi d’accordo fra loro. Quanto ai virologi, specie sconosciuta o quasi fino ad ora, promossi a star estemporanee grazie al virus, divenuti oracoli dalle cui labbra pendere come tanti dondolanti babbei, non fanno che beccarsi fra loro, lanciandosi accuse e stilettate e pontificando su vaccini e lokcdown ognuno per conto suo, spesso in conflitto con le posizioni di altri colleghi e perfino con le direttive del Governo, lasciando così i cittadini nella confusione e nello sconforto. In questo modo confuso, raffazzonato e abborracciato anche ogni regione è legittimata a fare quello che le pare, ma quando i governatori sono dei cialtroni con tendenze narcisistiche, allora il caos diventa un delirio da incubo. Non solo ogni regione fa per conto suo perfino sui criteri di vaccinazione, ma anche sulle fasce a rischio non ci sono direttive univoche e a volte le scelte sono incomprensibili: perché, ad esempio, i professori universitari possono vaccinarsi anche se hanno meno di 60 anni e fanno da un anno solo lezioni a distanza, e le povere cassiere di market e supermarket – sempre aperti – che magari hanno figli piccoli e orari terrificanti non possono vaccinarsi, perché non considerate fasce a rischio, nonostante ogni giorno siano esposte al contagio, stando sempre a contatto con le persone? E spesso i clienti sono così cretini che si ammassano alle casse, nonostante i divieti e i loro continui richiami. Lo sappiamo bene: ciascuno di noi le ha viste queste scene. Ma cosa hanno in testa le persone al potere? Prima di essere nominati fanno dei test di stupidità e se non lo sono non vengono presi?

Intanto la gente soffre e i cosiddetti “ristori” non arrivano, nonostante li abbiano strombazzati ai quattro venti, e quando arrivano sono solo 4 soldi che non servono certo a coprire spese e debiti dei poveri commercianti e piccoli imprenditori. Per non parlare degli ambulanti delle bancarelle e dei mercatini all’aperto, che proprio non sono in lista, sono stati cancellati come non esistessero.

Intanto però il Senato ha deciso di ridare il vitalizio, sospeso nel 2019, dopo la condanna definitiva per gli scandali Maugeri e san Raffaele, all’ex governatore della Lombardia Formigoni, che sta scontando ai domiciliari una condanna passata in giudicato e osa anche lamentarsi dei commenti furibondi della gente, sui giornali e sui social, definendole “invettive forcaiole”. Ma sì, cari amici e compagni: ha ragione, fa bene! Visto che noi gli abbiamo permesso ogni comodità e privilegio! La colpa è nostra e non sua. Nostra che non lo abbiamo sbattuto in galera per tutti i 5 anni e 10 mesi della condanna e buttata via la chiave. Nostra che ora gli daremo 7mila euro al mese e forse perfino gli arretrati! Eh sì, poveretto, si può capire: gli hanno pignorato tutte le case (compresa la villa in Sardegna), così ora sconta i domiciliari a casa di un amico, certo Walter Maffenini, e la mattina – anima pia – va a fare volontariato al Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano. Non vi sentite commossi e toccati da tanta generosità? No? Eh, ma che cattivi che siete a pensare che così ha il permesso di uscire a prendere una boccata d’aria, poverino...Mah…certo è sfortunato: si chiederà come mai la Lega che deve allo Stato 49 milioni di euro, per la restituzione se li è visti “spalmare” nell’arco di 80 anni (continuerò a ricordarlo ogni volta che posso!!), mentre lui e i suoi soci che ne devono solo 47 e mezzo, si sono visti pignorare i beni: è una vera ingiustizia!

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Eh sì, l’ingiustizia è una brutta cosa…già, altro che Formigoni. Dovunque ti giri vedi ingiustizie vere, dolorose, crudeli, e poi pochezza, impreparazione, pressapochismo, improvvisazione, cialtroneria, incuria, uno sbracamento totale dei costumi, una mancanza di rispetto di persone, cose, regole, che lascia increduli e costernati. In un momento come questo, in cui siamo tutti impauriti, angosciati, fragili, scoprire che non possiamo fidarci di nessuno, che coloro che - nei posti di comando che occupano - dovrebbero lavorare per salvarci dalla pandemia, dalla crisi economica, dalla disperazione, dalla violenza e dalla ingiustizia sono invece solo dei miserabili, cinici, opportunisti, corrotti, interessati solo al proprio profitto, è una cosa che ci fa infuriare: debbono essere cacciati, con vigore, esemplarmente e senza se e senza ma. Ed è questo che dovrebbe fare Draghi, quello che ci aspettavamo da lui: che facesse un po’ di pulizia, che cacciasse via i corrotti, gli incapaci, i faccendieri, che zittisse gli stupidi petulanti, sempre a parlarsi addosso come in campagna elettorale, sempre a cercare di mettere zizzania, sempre in esposizione a cavalcare le tendenze del momento. Pulizia, ordine, giustizia certa: questo vogliono i cittadini, questo ridarebbe loro la fiducia nel Governo e nelle istituzioni, ma soprattutto nel futuro. Ma Draghi non è stato chiamato per fare il giustiziere della notte, ma per fare il recovery plan…

E parliamo dunque della cosa più importante oggi: la sanità

Il presidente Draghi, infatti, sembra essere interessato solo al recovery plan, anche se ancora non abbiamo visto niente e siamo alla fine di aprile. Mah… quello che si sa è che, dei 5 temi attorno a cui si costruisce il recovery plan, il punto di forza sarà la ristrutturazione della sanità e l’abolizione dei medici di base e la costruzione delle “case della Comunità”, una sorta di copiatura delle Case della salute, diffuse soprattutto in Emilia e Romagna, centri in cui medici, infermieri, specialisti prendono in carico i pazienti. In altre regioni non si è diffusa questa organizzazione e c’è chi teme un flop che farà il paio con le “primule” per le vaccinazioni. Ma noi siamo così: buttiamo i soldi per fare degli eleganti padiglioni infiocchettati e magari i vaccini non ci sono e nemmeno chi li deve inoculare.

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Mentre leggevo di queste strutture che supererebbero il medico di base, mi veniva in mente il mio vecchio medico di famiglia, che mi ha seguito da quando avevo un anno a oltre i miei quaranta, prima di andare in pensione. Quando veniva a casa per uno di noi, finiva per visitare tutti. Ed erano visite accurate che cominciavano con la sclera dell’occhio e le unghie, poi passava alla lingua e alla gola e alle ghiandole sotto la mascella, quindi auscultava il petto e il battito del cuore e poi batteva le dita sulla schiena e poggiava l’orecchio per ascoltare i tuoi bronchi e i tuoi polmoni, ti palpava l’addome e finiva misurandoti la pressione… alla fine ti diceva cosa non andava, ma il più delle volte ti sorrideva dicendoti che andava tutto bene e tu ti sentivi al sicuro, leggera e felice… ha fatto in tempo a seguire anche mia figlia, anche se ormai era in pensione. Ma il suo studio era sempre pieno. Non ci sarà mai più nessuno come lui, come i vecchi, saggi e sapienti medici di famiglia. Questi nuovi medici di base sono diventati solo dei compilatori di ricette, non ti visitano mai, ti ascoltano appena e ti congedano rapidamente. Come se curare fosse solo dispensare medicinali. Ma c’è anche chi - come ha fatto recentemente un medico di base ad Ancona- vaccina con soluzione fisiologica, invece che col vaccino. Perderli non sarà un problema.

Tuttavia, visto come vanno le cose in questo paese, c’è sempre da temere che si possa cadere dalla padella nella brace e non avere nessun servizio, nessuno che ti segua davvero. Ancora una volta i ricchi potranno pagarsi cure e attenzioni, mentre i poveri si terranno i loro mali e spariranno nell’indifferenza generale. Come succede in America.

E questa è un’altra cosa che ci ha insegnato questa pandemia: i ricchi sono sempre più ricchi e arroganti e i poveri sempre più poveri e penalizzati. Una tendenza che è sotto i nostri occhi, ma ancora più amplificata del solito. La tendenza è esemplificata in modo eclatante da quello che sta succedendo nel mondo del calcio, che vuol farsi una propria Lega, aperta solo alla squadre più forti, ricche e potenti, tagliando fuori le piccole squadre di provincia e i sogni di tanti appassionati e tifosi. E questo solo per accedere direttamente ed egoisticamente ai soldi degli sponsor e della pubblicità, senza dividerli con nessun altro. Evviva la generosità e la condivisione.

Gestione della pandemia e zone colorate

Fatevelo dire da una che fino a 20 giorni fa viveva in una zona bianca, che improvvisamente è diventata rossa, senza passare da colori intermedi: con quale criterio colorano le regioni? E come mai dal 26 aprile la Lombardia sarà in zona gialla, come quasi tutto il paese, quando era nel profondo rosso? E a proposito di zone e colori non ci siamo dimenticati di quanto successo in Sicilia il mese scorso, quando l’assessore alla salute Razza al telefono ordinava: "Troppi morti, spalmiamoli un poco" e faceva falsificare i numeri del covid per non finire in zona rossa. Non crediamo che sia un caso unico! Dietro ci sono pressioni incredibili dei partiti politici di destra, lega e FdI, che stanno battendo cassa per riaprire tutto “Riapriamo tutto, torniamo al lavoro e alla vita” dice Salvini, assecondando gli imprenditori principalmente lombardi, come se le chiusure fossero degli atti dispettosi e non prudenziali. E così dal 26 aprile si riapre tutto. Bene: a maggio saremo di nuovo in una ripresa dei contagi e un infuriare del virus, che comincia a modificarsi in decine di varianti, sempre più pericolose e aggressive. Le nostre vaccinazioni non sono certo numerose come in Inghilterra, USA e Israele e dunque perché riaprire in questo modo demente? Veramente c’è gente che non vuole uscire dal tunnel! E mi sembra criminale insistere sulle riaperture indiscriminate, solo per raccattare i voti dei cretini vacanzieri, degli storditi complottisti, di quelli che non vogliono capire che la normalità di ieri non potrà più essere quella di oggi, almeno per un po’. Dovremo continuare a vaccinarci, ogni anno, chissà per quanti anni ancora! Personalmente sono felice che la mia regione sia ormai l’unica in zona rossa, così, almeno per un po’, non viene nessun vacanziere a contagiarci, come è successo l’estate scorsa e come è successo quando eravamo in zona bianca. Se non fosse che tanti negozianti e piccoli imprenditori finiranno in ginocchio, sarei portata a sperare che ci resti a lungo, mentre procedono le vaccinazioni, così avremo modo davvero di guadagnare un vantaggio solido e sicuro, mettendoci al riparo da ricadute pericolose. Un po’ come hanno fatto in Inghilterra: hanno chiuso tutto per un bel po’ intanto che vaccinavano e adesso che due terzi della popolazione è stata vaccinata, possono riaprire con serenità, sempre però con le debite attenzioni e precauzioni.

Invece qui da noi si continua chiudere e ad aprire senza un senso, cambiando i colori a caso e sotto le pressioni di alcune categorie e partiti. E così il virus continua a girare indisturbato, mentre i medici e gli infermieri degli ospedali sono sempre più stanchi e sfiniti…fino a quando potranno resistere a questo tira e molla? Certo è cambiato tutto da quando c’è il nuovo governo! Eccome no….

Questa maledetta pandemia ci ha insegnato davvero un sacco di cose: prima di tutto che non possiamo fidarci del buon senso di nessuno, secondo che dobbiamo liberarci di una serie di politici corrotti e inutili, terzo che dobbiamo cercare di essere un po’ più protagonisti e attenti e non demandare ad altri, per pigrizia, scelte e battaglie.

E lasciatemi dire ancora una volta: come si sente la mancanza della sinistra!! Accidenti!!

 

Barbara Fois

 

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/14/vitalizio-al-condannato-formigoni-chi-lha-concesso-dice-che-era-un-atto-imposto-da-una-legge-dei-5-stelle-ecco-perche-e-una-balla/6166257/

 

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