Washington. Attacco al Campidoglio da parte dei seguaci di Trump

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 07/01/2021
Il presidente USA istiga i suoi alla rivolta: è un tentativo di golpe?

Oggi nel Campidoglio di Washington si doveva ratificare l’elezione di Biden alla presidenza USA, ma Trump, che non riesce a ingoiare la sconfitta e ormai non può più richiedere altri riconteggi di voti, non sopportando di doversi mettere da parte, ha lanciato le sue truppe di disperati all’assalto del Campidoglio, per fermare la ratifica e qualcuno dice anche per distruggere i documenti della vittoria di Biden.Visto che ormai non può più usare nessun altro trucco e che tutti i suoi collaboratori gli stanno consigliando di lasciar perdere con le sue assurde richieste e di accettare la sconfitta, ha incitato quella specie di armata Brancaleone che crede in lui ( suprematisti, negazionisti, seguaci di QAnon, no mask e altra gente fuori di testa che è convinta che Trump abbia ragione quando dice che ha vinto lui e che gli hanno rubato la vittoria), ad attaccare i suoi nemici, raccolti in seduta plenaria alla Capitol Hill.

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Peccato che sia tutto falso quello che ha detto loro e che non abbia uno straccio di prova sui brogli di cui farnetica, mentre tutti i riconti dei voti abbiano confermato la vittoria di Biden. I disperati trampiani fomentati dalle sue parole di odio, hanno assalito la sede stessa delle istituzioni democratiche americane e l’hanno profanata, senza trovare nessun ostacolo. Sono entrati dentro e si sono seduti sugli scranni, sono entrati negli uffici e si sono immortalati in selfie demenziali. Prove che domani li inchioderanno alle loro responsabilità e per loro saranno cavoli amari, come si dice.

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Nel caos qualcuno spara e muore una donna. Il mondo intero assiste a quello che sembra un golpe in diretta con il fiato sospeso. I deputati e senatori vengono allontanati e portati sotto scorta in posti sicuri. Biden parla alla Tv con equilibrio e impone a Trump di parlare alla sua gente e di farla ritirare e allontanarsi tranquillamente. Ma Trump fa un discorso ambiguo, continua a sostenere che si tratta di una elezione rubata e blandisce i suoi fidi, lodandoli, ma dicendo loro di tornare a casa in pace. Nel twitter però scrive “Questo è quanto accade quando una vittoria elettorale sacra e schiacciante viene strappata brutalmente ai grandi patrioti che sono stati trattati male e ingiustamente da così tanto tempo. Tornate a casa con amore e in pace. Ricorderete questo giorno per sempre!”

A questo punto comincia a circolare la voce che si ricorrerà al 25esimo emendamento, che dà la possibilità di rimuovere il presidente che dimostri di non essere più in grado di occupare il suo posto. E lui lo ha abbondantemente dimostrato, tanto che una valanga di messaggi sdegnati da parte di tutti i governanti del mondo si rovescia su Trump.

Intanto la spiker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, raccoglie nuovamente i parlamentari e, nel Campidoglio ormai sgomberato, riprende la seduta, dicendo che resteranno chiusi lì fino a che non sarà ratificata la elezione di Biden. Nel frattempo sia facebook che twitter bloccano i messaggi di Trump, zittendolo una volta per tutte.

In realtà è Trump che ha cercato di frodare le elezioni, come abbiamo ascoltato dalla sua stessa voce, che chiedeva al presidente della Georgia di inventarsi dei voti per farlo vincere. Cose da pazzi, veramente! Intanto le elezioni proprio lì in Georgia hanno premiato i candidati democratici e bocciati i trumpiani.e dunque a questo punto i democratici controllano sia la Camera che il Senato. Questo darà a Biden la possibilità di fare tutte quelle riforme che aveva promesso in campagna elettorale. Deve essere furioso quel pallone gonfiato, egomaniaco di Trmp. E quindi dobbiamo aspettarci altri gesti disperati da qui al 20 gennaio, quando Biden si insedierà alla Casa Bianca.

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La sindaca di Washington ha imposto il coprifuoco e la Guardia Nazionale, chiamata da Mike Pence, scavalcando Trump che non voleva convocarla, dovrà in queste prossime due settimane stare all’erta e pattugliare le strade della città per cercare di mantenere la pace, infatti il bilancio finale di questa giornata sono 4 morti, 13 feriti e 52 arresti. E forse non è finita. Seguiremo gli avvenimenti di questi prossimi giorni con molta attenzione, perché quello che avviene lì riguarda anche noi europei e il resto del mondo.

 

Barbara Fois

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