25 aprile : ancora e sempre Resistenza!

di Barbara Fois - Liberacittadinanza - 25/04/2014
Davanti agli attentati massicci alla democrazia da parte di un governo ambiguo, insofferente nei confronti delle minoranze politiche, indifferente alla condizione di sofferenza della gente, tutto incentrato sul potere di un singolo, è il momento di non dimenticare quello che stiamo perdendo e dobbiamo difendere

Sotto i nostri occhi si delinea un disastro senza precedenti: in questo paese la democrazia è sempre stata in pericolo, da subito dopo la Liberazione. Abbiamo superato momenti durissimi di violenza e tentativi di colpi di stato e non solo da parte di De Lorenzo o di Junio Valerio Borghese - cioè quelli che ci hanno provato platealmente, con truppe ed armi - ma soprattutto da parte di chi scavava sotto i nostri piedi in silenzio. Mi riferisco a quelli che hanno portato alla morte di Aldo Moro, alla stagione delle stragi, degli attentati mafiosi, della P2 e del piano Gelli. E non dimentichiamoci Gladio, i Servizi deviati, gli accordi fra lo Stato e la mafia.

Ma abbiamo subìto anche altro tipo di attentati: quello alla laicità dello stato, al rispetto per le opinioni altrui, per chi ha la pelle di un altro colore o parla un’altra lingua e ha differenti credo religiosi o non ne ha affatto.

Questo paese ha voltato le spalle alla Costituzione ed è diventato piano piano razzista, omofobo, incolto, violento, intollerante, fascista, cioè una terra in cui “pietà l’è morta”, in cui i deboli vengono schiacciati, le donne massacrate, in cui ogni minoranza viene considerata come un attentato alla omologazione totale, in cui la diversità è un reato e si va in guerra con la scusa di fare spedizioni umanitarie, in cui la corruzione è la regola e l’onestà l’eccezione. (E’ inutile del resto discutere ancora sulla corruzione del potere: basta leggere le parole di Catone il censore per rendersi conto che questa storia dura da più di duemila anni).

Il disegno sovversivo e autoritario nel tempo ha cambiato nome e leader, ma non obiettivo. C’è chi non vuol spartire la torta del potere con nessuno e si inventa leggi elettorali sempre più antidemocratiche e penalizzanti per gli avversari. Ma chiunque sia, a qualunque schieramento millanti di appartenere, è certo che di noi non gliene importa nulla e quello che vuole è spolparci senza pietà. Questa è la ottusa, brutale logica del cancro: ti mangio finchè crepi , anche se poi con te crepo anch’io.

In una giornata come questa, in cui celebriamo la Resistenza, anche se ormai dei vecchi partigiani non è rimasto pressochè nessuno, dobbiamo ricordare a noi stessi perché festeggiamo il 25 aprile e dobbiamo alzare un altro tipo di barricate: che difendano i principi democratici e libertari della nostra Costituzione, ma che soprattutto ci difendano da coloro che vogliono finire di distruggere tutto per dividersi il bottino.

Fra poco ci saranno le elezioni europee: facciamo la scelta giusta, quella che una volta tanto risponde ai nostri bisogni, senza ascoltare le sirene di chi vuole fregarci un’altra volta.

Mandiamo a rappresentarci persone degne di cui possiamo fidarci e non gli scarti, la schiuma dei partiti, i trombati, gli impresentabili. Forse questo è davvero il senso da dare a questa celebrazione e alla lotta di popolo che c’è dietro.

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