Come già avevo scritto il 4 maggio 2021, Luana ,23 anni, è stata risucchiata da un macchinario che carda la lana a Montemurlo ed è morta a causa della mancanza di dispositivi di prevenzione e sicurezza sulla macchina.
Infatti dalle prime indagini svolte dagli ingegneri nominati dal Procuratore della Repubblica di Prato emerge come un orditoio identico a quello in cui lavorava Luana, (l’orditoio dove lavorava Luana è stato smontato per liberare il suo corpo) è stato manomesso togliendo le sicurezze che impediscono a chi ci lavora di finirci dentro.
Nel distretto pratese è un fatto ricorrente quello di togliere la protezione con le modifiche al macchinario, perché facendo così si velocizza la produzione . Quindi è stata uccisa in quanto le aziende per produrre con ritmi più veloci spesso tolgono le protezioni esistenti al fine di incrementare i profitti aziendali.
E’ stata uccisa anche perché le aziende per risparmiare sui costi del lavoro , non fanno formazione, informazione, addestramento dei lavoratori. Inoltre Luana era stata assunta con contratto di apprendistato ad in base alla legge: “Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro” Luana non poteva lavorare da sola in quel macchinario ma essere accompagnata da un operaio esperto
Ogni anno i morti sul lavoro continuano ad aumentare... la scorsa settimana in 6 giorni ci sono stati 14 morti , secondo i dati INAIL nei primi tre mesi del 2021 ci sono stati 185 morti, quasi 3,5 morti al giorno se si escludono i giorni festivi, con un incremento dell'11,4% rispetto all'anno precedente.
La sanguinosa tragedia di cui non si vede la fine , non dipende dal destino cinico e baro, ma da un tipo di organizzazione del lavoro e sviluppo economico capitalista, che mette in conto anche la morti sul lavoro al fine di incrementare i profitti! Cercano di incrementare in continuazione carichi e ritmi di lavoro... fanno fare ore di straordinario per non assumere nuovo personale, non fanno formazione adeguata.....
Nella mia lunga esperienza sindacale in qualità di Segretario dei chimici della CGIL Toscana, Segretario Della FIOM provincia di Lucca , nonché responsabile della FIOM Toscana alla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro , ed altre responsabilità di carattere Confederale... so benissimo che per combattere tutto questo ( soprattutto nelle piccole aziende) non bastano le RLS a controllare l'applicazione del Testo Unico Sulla sicurezza... ma non bastano nemmeno gli organismi di controllo preposti quali: INAIL, ASL, ISPETTORATI DEL LAVORO.
I tecnici e medici delle ASL ... fanno dei controlli sporadici del tutto insufficienti... spesso quando arrivano , le aziende sono state precedentemente informate e cercano di ricorrere ai ripari... E comunque i datori di lavoro preferiscono pagare la multa piuttosto che investire sulla sicurezza...
ALLORA COSA FARE ?
Credo che sia necessario sviluppare in tutti i luoghi di lavoro una vertenza per il governo dell’organizzazione del lavoro che deve coinvolgere non solo le RLS , ma anche le RSU e le Organizzazioni Territoriali di Categoria e Confederali.
Occorre capire che quello che avviene è il frutto di precise scelte e responsabilità imprenditoriali e politiche.... quindi occorre sviluppare in ogni azienda “l’autogoverno operaio” , con i lavoratori che partendo dalle loro soggettività , rifiutino ogni forma di lavoro a rischio e che siano in grado di tornare ad essere loro a decidere il come si lavora, il per cosa si lavora, con quanti organici, quali carichi di lavoro, quali orari, pretendendo anche la formazione adeguata e l’abolizione di tutte le leggi che prevedono il lavoro precario , nonché il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.......
Non c’è altra alternativa agli omicidi di massa nel lavoro !
Umberto Franchi