Il virus della stupidità corre sul filo…

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 28/03/2021
A Savona si impedisce a un bimbo in quarantena di seguire le lezioni in DAD

Avrei voluto usare un altro titolo, non mio, ma che trovo stupendamente calzante: la prevalenza del cretino. Ma l’ho usato troppo spesso, ahimè! Che bravi Fruttero e Lucentini che lo hanno inventato! Certo, però, per questa occasione andava proprio sfruttato un’altra volta… Bene, parliamone.

A Savona un bambino Covid positivo, asintomatico, in quarantena, è stato escluso dalla DAD, cioè dalla didattica a distanza. Come mai?? Voglio dire: lui è a casa sua, lontano da tutti, non può infettare nessuno, perchè non può seguire le lezioni via internet: che spiegazione ci può essere?Di più: ma la DAD non è stata creata anche per questi casi?

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Una cosa così assurda non ce la stiamo inventando noi e non è nemmeno una stupida facke news, purtroppo è proprio vero! Leggiamo su internet in proposito “Secondo quanto riporta il Secolo XIX, l’intera famiglia si trova, positiva ma asintomatica, in isolamento. Una situazione comune a molti nuclei famigliari, ma almeno – hanno pensato i genitori – i nostri figli non perderanno giorni di scuola. C’è la Didattica a distanza, giusto? Sbagliato. Il bambino più grande, che va alle elementari e non ha alcun sintomo, non potrà usufruire della Dad. Lo vieta il Piano della Didattica Digitale integrata, pubblicato sul sito del Comprensivo, che prevede l’esclusione dalle lezioni online di chi sia ufficialmente positivo al Sars-CoV-2.”

Per capirci: “un istituto comprensivo è un complesso scolastico all'interno del quale coesistono più gradi di istruzione, quali, scuola materna, elementare e media, tutte generalmente vicine fra loro nel territorio. Nell'istituto comprensivo si costituiscono sempre una sola presidenza, un solo consiglio d'istituto, un collegio dei docenti unitario”. Come si legge su Wikipedia.

Ma chi caspita ha scritto una norma del genere in quel Comprensivo? Non si sa, per fortuna non è così ovunque: dipende dal Comprensivo cui appartiene una scuola. La sorellina, per esempio, del bimbo di Savona, la cui scuola non appartiene a questo Comprensivo, sta seguendo le lezioni a distanza. La cosa ha davvero del paradossale. Così i genitori indignati si sono rivolti all’associazione Ius Civis di Savona, a difesa dei cittadini e dei consumatori e questa si è rivolta al dirigente scolastico provinciale, Alessandro Clavarino, che ha difeso la decisione della scuola del bimbo di Savona “Dal punto di vista formale, chi è in malattia non ha diritto di accedere alla lezione. Essendo la didattica a distanza equiparata in tutto e per tutto alla didattica tradizionale, va applicata la regola ed è giusto che il bambino non partecipi alla lezione. Nella sostanza, certo è lecito andare oltre. Non si può, tuttavia, imporre al dirigente che deve agire come reputa sia più corretto. Rifletterò sul caso appena riceverò la lettera e valuterò il da farsi”.

C’è da sperare che ci rifletta sul serio, perché questa situazione è talmente grottesca che si fatica a darle una qualche spiegazione razionale. Veramente è di una ottusità che lascia sgomenti sulle reali capacità intellettuali di chi dovrebbe sovrintendere alla didattica dei bambini. Se questa è la classe dirigente c’è da chiedersi chi l’ha messa al posto che occupa.

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Non fanno tutti che parlare della scuola, molti senza averne la minima cognizione e competenza: ma di questi tempi è molto cool. Spesso tuttavia chi se ne occupa (pur non avendolo mai fatto prima e ignorando gran parte degli aspetti) fa finta, a fini elettorali, di essere quello che non è e di difendere i giovani e il loro futuro. Come no: lo si vede proprio dalla situazione disperata in cui si trovano ben tre generazioni di giovani, quanto ci si è occupati di loro in questi anni di governicchi di CD! E infatti Salvini & co. l’unica cosa che sanno dire è che adesso le scuole vanno riaperte comunque e a tutti i costi. Peccato che nessuno di loro rifletta su quello che sta succedendo in Francia, dove ci sono 45mila contagi al giorno e la terapia intensiva negli ospedali è al collasso. Eppure la Francia era ed è in lockdown da settimane: hanno chiuso tutto, meno le scuole ed infatti è da lì che arrivano i contagi. E noi vogliamo riaprirle? Ma cos’ha la gente nella testa? E’ incredibile il tasso di stupidità che circola in questo paese! Siamo nella melma, diciamo così, fino al collo, a un passo da una terza ondata che ci manderà per terra, ma c’è chi parla già delle vacanze e cerca e pretende una normalità che non c’è!!! NON C’E’!! E non ci sarà per un pezzo se i cretini continueranno a dettare legge. Ma possibile che non si possa ragionare come persone normali?

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Si riaprono le scuole, con tutto il pericolo che si può correre a farlo (Francia docet, come dicevamo), ma non si fa accedere alla DAD un bimbo che non fa correre pericoli a nessuno, studiando e seguendo le lezioni da casa sua. Forse qualche mente eccelsa è convinta che i virus dei computers siano contagiosi… e perché no? C’è chi crede che la terra sia piatta e che John-John Kennedy non sia morto, ma che tornerà sulla terra per aiutare Trump… magari in questa dimensione di irreale ignoranza i virus dei pc potrebbero anche essere imparentati col Covid, hai visto mai…. Non è più assurdo e irreale che restituire 49 milioni sottratti allo Stato, spalmandoli in 80 anni. Ma ci pensiamo??, 80 anni!!!! Quando chi li ha presi sarà morto da un pezzo e certamente sarà stato tutto condonato e dimenticato. E questa infatti non è l’Italia, ma Fantasilandia.

 

Barbara Fois

 

https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/dad-bambino-positivo-escluso-lezioni-186491/

 

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