Trump: grotteschi deliri di onnipotenza, in assenza di qualità e di sostanza

di Barbara Fois - liberacittadinanza.it - 07/03/2025
Il neo presidente USA parla per oltre 100 minuti a camere riunite e distrugge gli equilibri politici mondiali

Quello di Trump, ieri notte a Camere riunite, non è stato un discorso sullo Stato dell’Unione. Per una volta non è solo una questione di sostanza, ma anche di forma: i presidenti degli Stati Uniti appena insediati non pronunciano ufficialmente lo State of the Union address, ma il joint congressional address, ovvero - come dicevamo - un discorso a camere riunite (Senato e Camera dei deputati, cioè il Congresso), per esporre i propri programmi. Tutto qui? No, noi abbiamo assistito a un discorso trionfalistico, tronfio e spocchioso fino al ridicolo. Esagero? Non credo, infatti ha cominciato dicendo: «Sei settimane fa, ho proclamato l’alba di una nuova età dell’oro per l’America. Da allora, abbiamo compiuto più progressi di molte amministrazioni in quattro od otto anni. E siamo solo all’inizio». E poi una valanga di incredibili balle, di fake news, di dati confusi e inventati, come quello sui centenari americani che godrebbero di pensioni stratosferiche. E lui dice che sono milioni e milioni. Gente di 200 anni?? Addirittura ce ne sarebbe uno di 300! Più vecchio degli stessi Stati Uniti! Ma come si fa a non preoccuparsi davanti ai deliri di chi ha in tasca i codici della bomba atomica ed è palesemente fuori di testa? Per non parlare degli altri dementi che lo circondano, come quelli seduti dietro a lui e che si alzavano continuamente per applaudirlo, come due marionette, o l’esaltato Musk e Marco Rubio, che va in giro con la croce di cenere in fronte, per iniziare il periodo della Quaresima, nemmeno fosse un religioso cristiano del Medioevo. Ragazzi, siamo in un circo equestre! Peccato che c’è in ballo tutto il mondo e non solo quel pugno di pagliacci che guidano lo spettacolo.

Che Trump già da appena eletto avrebbe fatto danni da miliardi ne eravamo certi tutti, ma a questo livello, con questa aggressività e volgarità da bullo, così sboccato, violento, minaccioso e prepotente francamente non penso che fossero in molti a immaginarlo. Sta usando indiscriminatamente l’effetto sorpresa, per stabilire fino a che punto può spingersi, e misurare così fino a che segno le altre potenze mondiali gli consentiranno di distruggere tutto. Sarà meglio non trattenere il fiato… Lui intanto ha avuto 4 anni per preparare la sua vendetta e siccome non capisce che il linguaggio dei soldi, si è accaparrato i più ricchi del pianeta per foraggiarlo e sostenerlo, ma conoscendo la mentalità di costoro c’è da chiedersi: cosa ha promesso loro? Che fetta di potere avranno? Intanto lui è in un delirio di onnipotenza che lascia basiti e non ha più remore a dire quello che vuole, disposto a camminare con le scarpe chiodate su tutti gli altri, persino i suoi supporter. Vuole la Groenlandia e ha detto che in un modo o nell’altro la otterrà e brutalmente ha promesso soldi e protezione in cambio. Però gli interessati lo hanno mandato a quel paese e hanno tutta la mia stima.

Attualmente penso che molti di coloro che lo hanno votato si siano davvero pentiti di averlo fatto, così come quegli imbecilli dei democratici, che non avevano costruito nessuna alternativa politica a lui, pur sapendo bene con chi avevano a che fare. Come le nostre opposizioni, del resto, che non sanno andare d’accordo su niente. Nemmeno adesso, in questa congiuntura politica ed economica così precaria.

Da un paio di giorni non si fa che parlare dell’aggressione a Zelensky alla Casa Bianca, dell’agguato preparato ai suoi danni da Trump e dal suo vice JD Vance. Un vero schifo, qualcosa che ha inorridito le “damine di san Vincenzo” dei nostri rappresentanti europei, spaventati di perdere la cuccia comoda degli aiuti americani e pronti perciò a farsi prendere a calci nel sedere da quel bovaro analfabeta, sterminatore di hamburger e collezionista di parrucche tarmate del signor Trombetta.

Sul fatto che ormai si è insediato alla Casa Bianca noi non ci possiamo fare niente: oltre 70 milioni di americani lo hanno votato e non erano tutti bianchi e fascisti. Se ne pentiranno, in modo quanto mai doloroso, soprattutto le donne, a cui ha tolto il diritto d’aborto, i gay i cui diritti non sono stati riconosciuti, gli ispanici e i neri, che hanno avuto la pessima idea di votarlo. Ma come hanno potuto fare uno sbaglio simile? È davvero incredibile, quanto la pallottola che ha solo graffiato il suo orecchio destro… ma a proposito: che fine ha mai fatto? Perché se è possibile – anche se davvero poco probabile – che una pallottola lo abbia appena graffiato, è davvero impossibile che non sia finita nel corpo di qualcuno che gli stava intorno e così vicino come abbiamo potuto vedere tutti! E che diamine! Dall’assassinio di Kennedy a Dallas in poi abbiamo visto che le pallottole americane vivono di vita propria, ma che spariscano nel nulla addirittura, ancora non ci era capitato di vederne! Ma come è stato comodo per Trump! Ossssì, l’unto del Signore ( di questi però ne abbiamo visto altri), il miracolato benedetto da Dio, come no? Hai visto mai che qualcuno, nel paese dei predicatori fuori di testa, l’abbia preso come un segno divino e lo abbia votato? Ehhhh, non sarebbe poi così impossibile…

Da quando è stato eletto Trump ha cominciato a prendere tutti a calci, in un delirio narcisistico di onnipotenza. E l’Europa che fa? Trema. Un vecchio proverbio molto saggio dice “chi pecora si fa il lupo se la mangia” e l’Europa si è messa la pelle ricciuta da imbelle pecorella sulle sue spalle senza orgoglio e senza dignità, invece di restituire i calci nel suo sedere sfatto a quel miserabile maleducato. Quello che vuole Gaza senza Palestinesi per farne un resort per ricchi, che vuole il Canada e la Groenlandia, il canale di Panama e il golfo del Messico, perché pensa che tutto il mondo sia suo. Che deliri come un pazzo demente è una cosa, ma che il mondo gli dia credito è un’altra! Isolarlo come un lebbroso è davvero l’unica cosa da fare, trattarlo come un vecchio rincoglionito è giusto quello che si merita, finchè gli Americani si rendano conto del pericolo che per primi corrono e lo scarichino in una fogna come un mucchio di feci. E non solo per quello che dice e che fa, ma perché la sua politica avvelena la vita e la sopravvivenza dell’intero pianeta e ce ne accorgeremo prestissimo tutti. Vuole tornare al petrolio, e negare vaccini e tutela alla salute pubblica. Tratta gli ambientalisti come dei visionari e la scienza come farebbe un cretino e presuntuoso ignorante. Non credo a questo punto che molti di coloro che questa notte hanno ascoltato il suo delirante discorso fiume, infarcito di bugie palesi, stupidaggini incredibili, pettegolezzi e falsità da capogiro, possano avere dubbi sul futuro nerissimo che ci aspetta. Anche poi dopo aver ascoltato le lusinghe insultanti fatte alla Groenlandia (che, come dicevamo, stamattina lo ha mandato a quel paese) e l’asserzione demenziale “ci riprendiamo Panama, perché il canale lo abbiamo scavato noi”. E questa è una delle sue solite spacconate. In realtà ha comprato due porti di proprietà di Hong Kong lungo il canale di Panama, attraverso una società statunitense chiamata Blackrock, ma sospetto che avrà qualche problema con la Cina, che del resto è già passata all’attacco minacciando dazi stellari. In realtà Trump cerca di fare il vecchio gioco del bastone e della carota, ma non è molto bravo e nonostante l’approccio minaccioso l’uomo è tutto un grosso e grottesco bluff. E si vede. Viene in mente il titolo di un film di Bertolucci (Solo il titolo, la storia e ben diversa) “La tragedia di un uomo ridicolo”. Ecco, Trump con tutte le sue affettazioni, compreso il fare “boccuccia” quando parla, la sua debordante volgarità, la sua povertà culturale e la sua mancanza di etica è sostanzialmente un uomo ridicolo, che purtroppo ha in mano un potere troppo grande per lui e questa è la tragedia di questa epoca di nani e ballerine.

Vedremo cosa sarà in grado di fare l’Europa: i risultati della riunione di oggi non fanno ben sperare, se dobbiamo spendere 800 miliardi in armi, quando non c’è uno solo dei 27 paesi europei che non abbia le pezze al culo…e noi? E l’Italia della donna, madre e cristiana della Garbatella? Quella che si nasconde dietro un dito e fa finta di essere un premier? Mah… starà alla finestra a guardare, come fa sempre quando non sa che pesci prendere… insomma è un futuro molto nero quello davanti al mondo, non solo davanti all’Italia o all’Europa. Chi ha la fortuna di una fede incrollabile, cominci pure a pregare: hai visto mai che serva…

 

Barbara Fois

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