All'ombra dei cipressi e dentro l'urne

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 27/01/2025
Partita finisce quando arbitro fischia - Boskov, allenatore

Negli ultimi mesi anche io mi sono domandato cosa ci sia più da dire e cosa mai da dibattere ancora. Ed anche se abbia o meno senso continuare a vivere, per tigna e passione, una stagione politica in cui tutto appare vano. Non l ho fatto sponte mia, non sono cosi cerebrale, diciamo che mi sono trovato dentro la questione perché  da tempo si è accesa nei vari siti o blog o piattaforme che abito. Alla fine con qualche perplessità mi ci sono immerso e ne ho fatto oggetto di scambio anche tra i  tavolini dei caffè. Li frequento con piacere anche se ogni volta che in un bar discuto con compagni o viandanti mi risuona in testa Gaber [. Al bar Casablanca ]. Tra i tavolini dei caffè gira quel rumore popolare che nessun blog potra' dare  mai e poi sono cosi immediati e vitali. Specie quando ti siedono al sole del Mediterraneo. Casa mia. 

 Mi permetto di postare anche qui le mie riflessioni sul tema anche se la focalizzazione di Libera Cittadinanza che gentilmente ospita il mio piccolo blog italiano, non è esattamente la mia. O per meglio e più cortesemente dire...viceversa. Peraltro mi pare di aver colto che il tema sia in discussione anche qui. Che fare? Ha senso continuare oppure smettere o piuttosto si devono allargare perimetri?

 Può essere di conforto sapere che contemporaneamente se ne dibatte in varie lingue europee e non. E il pezzo forte della sinistra. rosa e rossa: essere o non essere? Recitato all'ombra dei cipressi , ma soprattutto dentro l' urne. 

La risposta al quesito, la più  diffusa ed assonante  specie nella sinistra smarrita berlinese o parigina è  assai diretta e semplice: si continui perché  non sono tempi in cui si può  tacere! Giusto. Siamo tutti leggermente intasati di reazionari che in varie forme e sigle appaiono  egualmente grotteschi ed ammuffiti, ma vincono. Qui da noi in Italia i destrini sconsolati stanno bene aggrappati agli scranni, mentre di contro ( ?? ) evapora una opposizione di pippe malriuscite. RInunciare oppure  tacere sarebbe uguale a soccombere. E purtroppo nemmeno pugnando come direbbe Brancaleone da Norcia [ il vero leader dell'opposizione] ma semplicemente squagliandosi come un Calippo nel micro onde.

 Sia chiaro mollare tutto è una scelta comprensibile e nessun giudizio è lecito. Io l'ho farro varie volte, un pò come smettere di fumare i Toscani. Ma poi riattizzo,  perché alla fine voglio andare ai titoli di coda, di tutto. Non giudico dunque, dico solo che sparire proprio oggi sarebbe un filino prevedibile, ecco.

 

Peraltro vorrei osservare sommessamente che personalmente non ricordo alcun tempo in cui fosse lecito tacere e rifluire. Almeno per me. Non ricordo un governo decente dai tempi di Mamma Lupa. Non c'è un solo momento di tutta la mia vita in cui mi sono rispecchiato in una gestione. Non cito la prima repubblica ormai lasciata alla storia. Sto sulla cronaca. Una delle volte in cui affranto ho rinunciato e mi sono ritirato in campagna è stato quando la sinistra si è consegnata mani e piedi  ad un opaco democristiano.

Ho considerato i celebrati governi Prodi 1 e 2 aggregati di teste contrapposte e malguidate  che hanno fatto poco o niente " di sinistra"  e quel poco del tutto sbagliato come ha poi dimostrato la realtà.  Ricordo la riforma del titolo quinto, quella della sanità, della scuola e l’incredibile scelta di privatizzazione e svendita che ora tutti fingono di aver dimenticato. Di Renzi che fu nipotino della DC cosa si può dire? E di Conte versione banderuola a sinistra? Cumuli di cazzate. Dei governi di destra non parlo nemmeno perché da sempre in Italia abbiamo uno schieramento reazionario di livello modestissimo che mescola tristi casi umani con autentiche teste di minchia.

 

Quando mai e stato lecito tacere? Avrebbe forse senso ritirarsi in campagna; come diceva Gaber, ma diamine lo diceva a gran voce e la provocazione valeva più di mille anatemi. Dal suo buon ritiro è stato  l’ unico che ha avuto la forza morale di dire - nel 1979 - che l' onorevole Aldo Moro anche da morto rimaneva quella faccia che era da vivo.  Mentre tutti anche il PCI ne facevano e ne fanno ancora un eroe della Repubblica. [ io se fossi Dio. 1978/79 ] . Ci voleva coraggio per esporsi così in quel tempo duro e con quella chiarezza ruvida. Ce ne vuole altrettanto oggi.

 

Giorni fa, negli altri citati dibattiti, ho risposto al quesito con una sintesi semplicistica e del tutto personale. Tra mollare o continuare  [ entrambe scelte, per loro natura, rispettabili] alla fine io resto . Sono troppo vecchio per cambiare registro e poi come insegna Bach l’arte della fuga è un pezzo difficile. Io suono il blues. Male. 

Il tema per me è diventato un altro. Lo sintetizzo così : è importante scegliere cosa dire, come dirlo e soprattutto a chi e con chi dirlo.

Ecco su questo sto riflettendo perché ciò che rende significativo un ragionamento, una presa di posizione, un dichiarato è il quadro di riferimento. Se dici che Salvini è un ciccione inconcludente in un centro sociale ti danno del socialdemocratico.( nell' accezione più esatta, dunque negativa ) se lo dici a Pontida rischi la randellata di qualche montanaro. Ma dove ha più senso dirlo? Dove assume valore?

Esattamente dove la contraddizione tra quel che vien detto e l' uditorio è più forte. 

Il limite che vedo in molta opposizione italiana è quello dell'autoreferenzialità. Stiamo parlando quasi esclusivamente tra noi nello stesso modo e sugli stessi temi di cui, vorrei dire con chiarezza, non importa niente né ai nuovi antagonisti né al Popolo. 

Ed in propositi chiudo con una piccola considerazione. La immagino scarsamente condivisa, perciò  opportuna. 

 

Lo scontro di classe è reso inevitabile dal pieno potere preso dai capitalisti anche di nuova generazione. Mi riferisco ai quattro ragazzotti dei social o del delivery [ roba che anni fa, in tempi brutti ma migliori di questi non contava un cazzo]

Questa gente - 4 persone - che definisco da anni razza orrenda di parassiti, cuba un patrimonio liquido e personale  di circa mille miliardi di dollari . Assomma più della intera ricchezza prodotta da tutta l Africa.

Costoro - Bezos Musk Zuckemberg etc -   grazie ai loro presidenti da guinzaglio cioè prima i Clinton ed a seguire Obama Biden ed ora Trump - sono diventati e lo saranno ancor di più,  i veri poteri forti planetari. Succhieranno ricchezza e manipoleranno ogni forma  ed ogni mezzo di comunicazione, per ammassare ancora denaro e garantirsi un pericoloso potere.

L'urto politico di una vera sinistra  deve essere frontale contro loro e contro gli strumenti ed i burattini che hanno piazzato in politica. Costoro, i servi,  sono riconoscibili e platealmente bipartisan. 

 

Non da visionario ma con realismo dico che lo scontro arriverà durissimo ed improvviso. La gente che non ha nulla vorrà prendersi quel troppo nelle mani di pochi, in aggiunta ostentato con una sfrontatezza ed una cafoneria senza precedenti.

  Credo che questo cataclisma sociale avverrà nel breve o nel medio termine. Non c'è bisogno di grande preparazione. Ricordo che da studenti, in quel passato ormai remoto e rimosso, abbiamo sopravvalutato la forma strutturale rivoluzionaria. Come diceva giustamente Bakunin una rivoluzione per necessità può fare benissimo a meno di ideologia guida e di leadership. Per fortuna aggiungerei, assunto che la sinistra annacquata da troppi intelligenti non sarebbe in grado di produrre l’una o l’altra cosa..

 

La rivoluzione prossima arriverà per fame, per carestie climatiche, per deportazioni di massa ed emarginazioni generazionali o di classe. Sarà come ogni rivoluzione è  già stata, dolorosa e ribaltabile. La storia si ripete ed infine la rivoluzione non è altro che questo :  tanti con nulla vogliono il troppo di pochi. Li uccidono e se li mangiano. Niente di più è niente di meno. Mi pare sia tutto qui.

Ed è giusto che sia cosi rozza e ruvida. Lo trovo più che giusto, lo trovo bello e santo.

 Per come stanno le cose ormai, per me conta solo la verità umana, semplice ed al contempo durissima. Nessun governo, nessun leader messianico può imbrogliare e derubare tutti per tutto il tempo. Arriva il conto con la ghigliottina, infine, e la giustizia ritorna in mano al Popolo, alla faccia di ogni evoluzione che crediamo di aver compiuto.

Ritengo che sia esattamente - ed anche esclusivamente- per questa diseguaglianza criminale,  per questa oppressione di pochi su tutti, per  questa dittatura di classe sfrontata e sanguinaria che non si deve mollare mai, né tacere mai, né perdersi mai.

Tutto il resto, in questo specifico e terribile momento storico, è astrazione sovrastrutturale. Sottili distinguo.

Una passeggiata nei quartieri del disagio e del dolore che circondano ormai ogni città  d' Italia e d'Europa aiuterebbe tutti a riflettere meglio sulle reali priorità. Sui temi da affrontare con forza continuità e determinazione. Magari certe battaglie ora così sentite  appariranno per quello che ormai sono. Lussi per pochi.

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