L’empirismo è sempre un po’ eretico, ma io non sono uno scienziato e dunque mi permetto esperimenti di varia natura senza troppi complessi o remore. In ogni caso l’empirismo ha un vantaggio rispetto all’elucubrazione, perché ti mostra nell’immediato alcune evidenze e così , partendo da queste, se vuoi.. te la ragioni anche sui massimi sistemi.
Mi è capitato di guardare una torta e di riflettere sul mondo.
Tagliare una torta aiuta a ricordare due cose molto semplici ed assai emblematiche . La prima è che le fette da distribuire le determini, sia in verticale che in ampiezza, sulla base di una serie di decisioni esterne ..poco grazie sono a dieta .. od interne a te .. questo lo damo ar gatto questo lo damo ar sorcio ..La seconda è che guardando la torta, quando è aperta, noti che in realtà essa è fatta di orizzontalità sovrapposte. Gli strati sono la struttura, direi di più.. sono la natura stessa della torta. Il taglio verticale distribuisce, lo strato orizzontale forma.
La nazione è una fetta verticale. Il mondo è stato distribuito sulle mappe da chi aveva in mano il potere ed i vari confini, così tanto cari a qualcuno, sono stati ipotizzati e tracciati con un sistema decisorio basato principalmente sulla forza, sul denaro e certamente sull’arbitrio.
Sono i più forti che hanno stabilito dove cominciava e finiva un territorio chiamato nazione.
Ad esempio..se guardiamo la carta del medio oriente vedremo gli esiti dell’imperialismo britannico, non la scelta dei Popoli. Linee dritte che tagliano deserti e montagne, inglobano corsi d’acqua, attribuiscono gli sbocchi al mare. Ancora oggi in quella regione del mondo la gente muore per quelle linee imposte, per queste fette arbitrarie.
Se guardiamo all’Europa vedremo gli stessi esiti. Il Regno delle Fiandre è divenuto nel corso dei secoli l’attuale Olanda . Una nazione che fatica a contenere dentro i suoi bordi, da sempre, due etnie e due culture .. valloni e fiamminghi.. Popoli che non parlano la stessa lingua, hanno storie differenti, vivono la fede attraverso apparati religiosi diversi. In Olanda, inoltre, esistono minoranze nelle minoranze.. ad esempio i cinquecentomila frisoni di origine tedesca che ancora oggi parlano con orgoglio l’antica lingua. Potremmo continuare con altri esempi ..alcuni francamente assurdi come la nazione francese che assume in se un’isola , la Corsica, che rivendica da sempre la propria indipendenza. L’Irlanda ed i Paesi Baschi. La Catalogna. La Sardegna. Centinaia di anni di guerra civile, migliaia di morti. E tutto solo per poter dire nella lingua dei Padri, con i piedi nella terra in cui si è nati ..io, sono io. A dispetto degli inglesi, dei francesi, dei piemontesi. Una follia!
La nazione non è una naturale evoluzione della comunità … è un’astrazione concettuale, imposta con la forza.
Infatti proprio le singole comunità che la compongono, come vediamo e come sappiamo, faticano a riconoscerla. Per imporre la nazione come valore coibente ci sono voluti , come direbbe il Manzoni .. i birri e gli sgherri ..e si è cementata, assai malamente guardando ai risultati, grazie ad una retorica verticale. Ad una insistente narrazione diffusa nelle chiese e nelle caste e poi nell’istruzione, nei riti collettivi, nella comunicazione di massa, dalla prima stampa a torchio fino al cinema ed alla televisione .
Per il superiore interesse nazionale ( sic ) si sono costruiti cumuli di menzogne.. si è messo in vetrina il povero Balilla che tira un sasso ( roba da chiodi! ) e si sono nascosti gli sventramenti delle baionette piemontesi sui banditi d’Abruzzo. Fino ad arrivare all’espressione più alta e più assurda di tale retorica quell’identità nazionale sbandierata nel libro Cuore, con la sua ipocrisia distillata ai bambini, fino al fascismo con le sue oscene leggi razziali, imposte agli ebrei..
Ma quale identità reale può avere una nazione che racchiude, entro linee tracciate con l’arbitrio, la fede, la cultura, la lingua ed i valori di comunità diverse? Questa identità deve essere un caleidoscopio, riconosciuto ed amato come tale, oppure è una sopraffazione. Basta fare un giro in Tirolo od in Valle d’Aosta o nelle splendide coste della Lucania o nell’ascolto delle mille lingue che fanno la ricchezza dei Latini … è sufficiente questo per sapere che non bastano tre colori ad unire mille storie.
Altiero Spinelli diceva che solo superando la nazione e creando un’entità superiore .. l’Europa Unita .. si sarebbero eliminati i rischi di conflitto continentale che avevano già fatto decine di milioni di morti. Tutti universalmente hanno apprezzato e citano quest’Uomo ad esempio di pensiero innovativo, dimenticando però quale fosse realmente il suo intendimento : l’eliminazione dei confini. Il superamento di quelle fette di torta che chiamiamo nazioni..
Ed ora guardiamo alla struttura della torta, a quelle orizzontalità sovrapposte, che la sostanziano.
Esse sono le classi sociali e le comunità identitarie. Sono queste, dicevamo, la vera incomprimibile natura di ogni terra. Ed esse in ogni parte del mondo , superando dogane e confini arbitrari, sono unite da comuni interessi, da identici bisogni. Da speranze e progetti, questi si davvero globali.
Karl Marx ed Engels, che era meno tecnico e più ideologico, coniarono una frase straordinaria per efficacia e chiarezza ..proletari di tutti i Paesi unitevi. La frase finale del manifesto del comunismo. Scritta nel 1848 … cent’anni prima della Costituzione italiana.. che l’ha totalmente ignorata.
Eppure è semplicemente vera. Un proletario ucraino ed uno russo sono più uniti da comuni bisogni, aspirazioni e problematiche di quanto ognuno di loro lo sia con il presidente che lo governa. Cosa li divide? Quattro colori su un lenzuolo e mille chili di retorica. E sti cazzi!
La Classe, non la nazione, è un valore comune .. e per classe intendo il proletariato.
A proposito ..francamente io non ho capito la ragione per la quale dire gli interessi del proletariato sia così poco fine e demodé mentre sia di tendenza very cool parlare della grande finanza. Non l’ho proprio capito .. sarò tordo io , ma se le classi esistono ancora ( ed esistono eccome! ) perché dappertutto si parla solo di una .. mentre chi cita l’altra con il suo nome esatto ..pro-le-ta-ria-to .. è un cazzabubbolo vetero comunista moralista . Misteri del terzo millennio e del democristianume imperante..
Parliamoci chiaro … il frastuono di un mondo a fette verticali che configgono tra loro ha rimosso dalla coscienza collettiva la divisione per strati orizzontali .... sfruttati e sfruttatori. L’unica relazione vera fattuale intercontinentale è in questa dialettica unificante oltre che unica.. la divisione per strati. Lo sfruttatore che si chiami Abramovic o Zuckemberg poco importa, è sempre e solo un fottuto capitalista che si arricchisce sulla povertà degli altri.
Ohii ..attenzione..non è retorica da anzianotto barzotto e novecentesco! E’ un basico economico .. Vediamolo un attimo nella sua essenza .. Se si stampa troppo denaro la singola banconota , che è una cambiale a firma del governatore della BCE o della Federal Bank, perde il suo valore … si inflaziona. L’eccesso di circolante ne riduce il valore. Quindi … per preservarlo questo valore.. il denaro, dalla monetina alla banconota, ha un numero contingentato , definito e ben stampato. Se il sior Bezos possiede ( in titoli, ricchezze e beni e liquidità ) 215 miliardi di dollari è perché Yallud in Senegal e Peppe a Napoli se ne muoreno ee fame! Finché questa semplice cosa, questa banalizzazione estrema non diventa familiare e chiara a tutti non si capisce perché qualcuno è così incazzato con questi accumulatori seriali di denaro ..Bezos..Musk ..gli oligarchi russi od ucraini …etc .. perché la loro ricchezza soggettiva viene dalla miseria di troppi. E che diamine!
Ed ecco perché a me il destino di Zaleskj o di Putin non interessa. Una enorme vastità di chi se ne fotte! Come non me frega nulla delle loro nazioni.. Io credo solo che ormai è ora che un ucraino ed un russo escano dalla droga della retorica e finalmente decidano di guardarsi in faccia e riconoscersi come sfruttati, come ultima ruota del carro, la carne da cannone come diceva Brecht, cosi come dovrebbero fare il palestinese o l’israeliano, il sunnita e lo scita…
Il compito dei socialisti non è dibattere su chi ha torto o ragione.. perché nel quadro dello sfruttamento di classe hanno tutti torto. Il compito dei socialisti è votare contro il riarmo che arricchisce le industrie delle armi e uccide figli del popolo. Il compito dei socialisti è aiutare a comprendere quali sono i fatti reali chi è stato tenuto fuori dall’istruzione, tenuto ai margini dell’informazione, da chi è stato ubriacato in parrocchia, rincoglionito da overdose di retequattroskj o perso in quella stia di invasati che sono i social.
Il compito dei socialisti è ricordare che abbiamo cento morti sul lavoro al mese nel 2022! E nel contempo ricordare a quei bei ragazzi freschi di save the children che invece di pietire per aiuti spiccioli usino gli spazi che hanno a disposizione nella comunicazione di massa per ricordare a tutti ogni giorno ..tre volte al giorno .. che Shaik muore di fame perché Bezos fa le gitarelle nello spazio.. e che caspita! Vuoi vedere che alla fine quel tipo esotico li tira fuori i soldi ?
Il compito dei socialisti e smascherare l’ipocrisia che trionfa . Il buonismo di ollivud che piange sui sordi e ride per le sberle tra negri . Quella bella gente di artisti a gettone che ha messo i cartelli sulla povera gente bombardata a Kiev , è la stessa che quando gli USA spianavano Bagdad se n’è catafottuta. Sono tutte menzogne .. a nessuno di loro frega veramente nulla ..
La torta va spiegata ..va messa in mostra ... in ogni vetrina che abbiamo. Per ricordare sempre.
Va ricordato chi l’ha progettata, chi l’ha cucinata, chi la tiene nel freezer bella e sempre uguale a se stessa. L’appiccicosa ed unticcia glassa che la ricopre è fatta di retorica .. va sbucciata via con ruvidità . Bisogna sputtanare questa banda di farabutti che manipola l’informazione , svergognare chi commercia in armi, mostrare le logiche imperialiste che ancora oggi governano ogni angolo del pianeta sempre più inquinato sempre più affamato e sempre più arso . Perciò si deve discutere in ogni testata in ogni spazio in ogni bar, in ogni luogo di lavoro riportando alla verità reale .. quella che diceva Dario ..ridendo amaro ..il giorno che la merda avrà valore ai poveri toglieranno pure il culo! Evitare che ciò avvenga è il compito dei socialisti.
Ed in chiusura ..con un po’ di realismo, dopo un po’ di sfogo ( sorry i’ve a soul too ) .. una considerazione altrettanto banale di quel che ho detto fin qui.. non è che non sia chiaro quali sono i compiti, Concittadini .. non è chiaro dove siano finiti i socialisti.
.. ma è molto meno banale, se ognuno lo domanda a se stesso.