ART.33 Cost. nuovo ultimo comma:“ La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Un’uso distorto e “bellico” dello Sport come mezzo di propaganda ,uno dei principali strumenti delle dittature di ogni tempo che nel fascismo, nel nazismo e nel comunismo storico fino alla caduta del muro di Berlino,e in quella forma subdola tutta moderna di neocapitalismo della “mercanzia” di ogni umana attività,lo hanno avvelenato trasformandolo in potente “ psicofarmaco” potente e di massa.
Ma per fortuna negli ultimi decenni e grazie al patto antifascista del 22 dicembre del 1947 quando l’aula di Montecitorio approvò la nostra Carta Costituzionale rivestendola di quell’abito meraviglioso e indistruttibile di solidarietà e rispetto per la Persona umana ,ha permesso di dimostrare di essere un linguaggio universale, un veicolo di comunità, pace, benessere felicità ( quest’ultima ,fondamentale fine escatologico materiale e spirituale, aggettivo mirabilmente presente nella Costituzione già nell’art.4 e che la contraddistingue )
Da ieri, con uno straordinario voto unanime nel più alto Spirito costituzionale al termine dell’articolo 33 sarà aggiunto il comma: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.
Tantissimi sono gli alti insegnamenti civili e morali : la convivenza e la soluzione dei conflitti e l’enorme e decisiva ricchezza delle differenze ,e anche “cultura” del “ movimento”,che prescinde da agonismo spietato e veicolo di propaganda ed esaltazione della “ vittoria” a qualsiasi costo ,età, genere, talento, abilità o disabilità, contribuendo a generare diffuse e ormai ineludibili strutture adeguate in tutto .
Ora ,ci è fatto adempimento necessario politico discendente dal principio costituzionale di promuovere e diffondere l’alta pedagogia civile e politica che esso contiene : la bellezza della “virtù” della fatica nella vittoria e quella – superiore -dell’accettazione della sconfitta. Chi vince sa che in qualsiasi momento potrà perdere, chi perde sa che, faticando e migliorando, potrà vincere. Simboli potenti di un nuovo Umanesimo esistenziale.
Nuova e illuminante dialettica profondamente democratica della “ gara” col valore della primazia della fratellanza e della comune felicità.
W la Costituzione !