In diretta Facebook MSGSV Argonauti per la Pace
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24/06/2024 dalle 20:30 alle 22:30 |
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I partigiani della pace. Per un mondo libero dall’incubo nucleare.-.-
EMI - editrice missionaria italiana.
Presentazione di LAURA TUSSI e FABRIZIO CRACOLICI.
Con la speciale partecipazione di GIORGIO CREMASCHI e PAOLO FERRERO
In diretta Facebook MSGSV Argonauti per la Pace
Lunedì 24 giugno ore 20.30
Diretta FB:
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Nell’Appello di Stoccolma del 1950 i Partigiani della pace proclamano: «Noi esigiamo l’assoluto divieto dell’arma atomica. Noi consideriamo che il governo il quale utilizzasse contro qualsiasi paese l’arma atomica, commetterebbe un crimine contro l’umanità e dovrà essere considerato come criminale di guerra». Oggi come allora, sono innumerevoli gli attivisti che si impegnano per creare ambiti e percorsi di pace, ossia comunità sociali in costante dialogo con persone di ogni credo politico e religioso.
Oltre alle interviste esclusive a Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Vittorio Agnoletto, che ci danno il quadro politico e culturale nel quale l’accelerazione ed estensione della guerra – di cui in questo 2024 stiamo vedendo le estreme conseguenze – hanno potuto svilupparsi, in questo libro troviamo idee e proposte per contrastare le logiche del conflitto e le sue conseguenze politiche, economiche e morali.
Perché la pace è una dimensione non solo interiore, ma terrena che comporta sia l’assenza di guerra, sia soprattutto l’accordo e l’amore tra persone, genti, popoli e minoranze.
Le nostre società non restano indenni all’esaltazione armata della supremazia dei valori occidentali sul resto del mondo: alla fine crescono l’intolleranza e un sempre più brutale autoritarismo verso chi dissente o protesta. Ecco allora che le due parole, partigiani e pace, definiscono anche i due terreni di lotta che abbiamo di fronte. Giorgio Cremaschi
Laura Tussi, docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale e ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica.
Fabrizio Cracolici si occupa di ricerca storica contemporanea ed è nipote di Ignazio Cracolici, capostazione ferroviario, inviato al confino in Istria durante il ventennio, per aver ripudiato il fascismo.
Paolo Ferrero ha scritto la prefazione; Giorgio Cremaschi l’introduzione.