Roma - Francesca Albanese "Rompere l'assedio" dalla parte di Gaza e degli ultimi

Gaza, lo scandalo del genocidio in diretta.

Da quando Israele ha interrotto unilateralmente la tregua, il 18 marzo, lanciando una nuova micidiale offensiva militare denominata “forze e spada”, la popolazione della Striscia di Gaza è stata nuovamente sottoposta ad atti inconcepibili di brutalità. Ai massacri indiscriminati, si è aggiunto il blocco delle forniture di cibo, acqua, carburante e presidi sanitari, mentre veniva distrutto l’unico ospedale ancora in funzione a Gaza City. Il ricorso alla fame come strumento di guerra è stato impudentemente rivendicato il 16 aprile dal ministro della Difesa di Tel Aviv Israel Katz che ha detto che “nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza”. Medici senza Frontiere ha descritto Gaza come «una fossa comune per i palestinesi e per coloro che li aiutano», accusando Israele di distruggere «sistematicamente» la vita della popolazione. Nel corso della Storia umana si sono verificati eventi simili di barbarie e crudeltà, ma non si è mai verificato un genocidio in diretta, sotto lo sguardo dell’opinione pubblica mondiale.

Il genocidio è uno scandalo che grida alla coscienza morale dell’umanità, non è accettabile la coltre di silenzio e l’inerzia dei governi. Tutte le nazioni devono cooperare per liberare l’umanità da un flagello così odioso. Anche la politica italiana deve compiere passi concreti per arrestare la distruzione della vita della popolazione nella striscia di Gaza.

Pieno sostegno da parte nostra all’attività di Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati che il 24 aprile sarà a Roma.