Rovereto - Quale sicurezza e pace per i popoli?
Quando |
15/03/2025 dalle 16:30 alle 19:00 |
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Dove | Auditorium Brione - Via S. Pellico 16 - Rovereto Tn |
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Quale sicurezza e pace per i popoli?
15 Marzo 2025. Rovereto, Auditorium Brione - Via S. Pellico 16 .-.-
Invito all’incontro di rete su pace e guerre con ospiti delle reti nazionali e riflessioni internazionali.
"Dagli scenari di riarmo ai percorsi di negoziato ed educazione alla pace e disarmo".-.-
Titolo e contenuti dell’incontro:
Quale sicurezza e pace per i popoli?
ore 16.30 benvenuto musicale a cura del gruppo Sheba.-.-.
ore 17 interventi
“La sicurezza europea e i suoi costi”
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dott. Marco De Andreis dell’USPID - Unione degli Scienziati Per Il Disarmo.-.-
“Se vuoi la pace prepara la pace con i saperi della nonviolenza”.
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Pasquale Pugliese - Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, formatore e autore di un libro su Aldo Capitini e su “Disarmare il virus della violenza”.-.-.-
“Percorsi per il disarmo e l’educazione alla pace tra i popoli”.
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Laura Tussi - Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Appartenente al coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale.
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Fabrizio Cracolici - Attivista di pace e Videomaker, Dirigente del direttivo A.N.P.I. provinciale Monza e Brianza.-.-.-
ore 18.30 flashmob in Piazza della Pace “Illuminiamo la Pace, basta guerre!”
Usando le luci dei lumini/fiaccole e con i cellulari - illumineremo la piazza accompagnati da musica e interventi conclusivi.
Invito proposto da una rete di associazioni tra cui il “Centro Pace ecologia e diritti”, A.N.P.I. Rovereto -allagarina, Donne in Nero Rovereto, Movimento Nonviolento sez. Trentino, Quilombo trentino.-.-
Adesioni entro il 27 febbraio a roveretopace@gmail.com.-.-
Viviamo in un’epoca di guerre diffuse e permanenti. Papa Francesco parla della “Terza guerra mondiale a pezzi”. Questo scenario chiama in causa direttamente la nostra coscienza e responsabilità come società civile. Non possiamo negoziare la pace, ma abbiamo il dovere di stare dalla parte delle vittime e fare tutto il possibile per evitare che siano sacrificate alla logica della guerra.
Tre anni dell’invasione della Russia in Ucraina. Tre anni di guerra. Tre anni di escalation militare. Tre anni in cui l’Europa è piombata in una economia di guerra. Tre anni di morti, distruzioni, milioni di sfollati. Tre anni di guerra alla natura e alle risorse del pianeta. Tre anni di oblio della ragione e della politica, in balia della violenza delle armi, dell’arroganza e della prepotenza.
L’incapacità dell’Europa di essere attore credibile nelle crisi e nei conflitti di questi anni mette in luce una questione ineludibile: l’UE non ha bisogno di un’economia di guerra, ma di cominciare, finalmente, a sviluppare una politica e una diplomazia di pace. Anche l’Italia, non da oggi, ha intrapreso questa strada con stanziamenti sempre più ingenti nel settore militare e l’acquisto di nuovi e sempre più sofisticati armamenti.
Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti o accordi segreti.