Presentazione:
Tagliare il parlamento: la banalità di una scelta sbagliata.
Cambiare la Costituzione, tagliando del 37 % i Deputati e i Senatori, è l'inizio di un cambio della sostanza democratica del nostro paese, delle sue regole.
Il ruolo del parlamento, architrave della Costituzione, viene colpito nella sua capacità di rappresentare la volontà di elettrici ed elettori.
Il governo dovrebbe attuare le decisioni del parlamento mentre oggi impone le sue scelte con decreti, voti di fiducia, uso dei regolamenti ad un parlamento di nominati - di fatto - dai capi dei partiti.
Tagliare il parlamento lo renderà ancora meno rappresentativo delle elettrici e degli elettori.
La giustificazione del risparmio è ridicola: la democrazia non ha prezzo, basta ricordare quando il fascismo ha trasformato nel 1939 la Camera dei deputati in organo del regime.
Occorre votare No il 29 marzo per fermare una deriva politica che vuole riscrivere la Costituzione.
Il libro edito da Left è realizzato in collaborazione con il Comitato per il NO al taglio del Parlamento promosso dal Coordinamento per la Democrazia costituzionale, di cui l'autore è vice presidente.
Libro in edicola dal 6 marzo con Left non vendibile separatamente dal settimanale: 10,40 euro (6,50+3,90)