E' recente, del 13/7 u.s., la notizia che il Comune di Bologna ha istituito le "Assemblee Cittadine" per affrontare e discutere con i suoi abitanti il tema del cambiamento climatico (vedi articolo allegato).
Nel 2014 sempre il comune di Bologna ha adottato per primo in Italia il regolamento per la gestione condivisa - Amministrazione / Cittadini - dei Beni Comuni, realizzato da Labsus - Laboratorio per la Sussidiarietà.
A poco più di sei anni i comuni che hanno adottato lo stesso regolamento sono oltre 250 e amministrano oltre 14 milioni di cittadini.
Perché non prendere spunto da queste esperienze positive per avviare anche qui a Roma una vera partecipazione con i cittadini?
I problemi della città sono tali che la migliore delle amministrazioni avrebbe bisogno di almeno due legislature per fare qualche cosa di positivo ma, purtroppo, molto difficilmente una amministrazione anche valida conquisterebbe un secondo mandato: senza il coinvolgimento, la partecipazione dei cittadini alle scelte sarebbe difficile per la popolazione capire, vedere le cose buone avviate.
In una società moderna, multiculturale, globalizzata non si può esercitare la democrazia solo alle elezioni, la democrazia deve essere esercitata tutti i giorni.
In una società moderna, multiculturale, globalizzata la rappresentanza deve essere integrata, rafforzata con la partecipazione attiva dei cittadini.
E' meglio decidere con i cittadini che averli contro dopo aver deciso.
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