Il silenzio rende complici

di Carmen Marini - presidente Associazione Nondasola - 09/07/2012
Ancora quattro donne uccise in 8 giorni, a colpi di mattarello, forbici, coltello, a badilate e poi bruciata.

Le donne dell'Associazione Nondasola “ donne insieme contro la violenza” di Reggio Emilia ogni giorno in prima linea contro la violenza , da una parte denunciano un senso di dolore di fronte a tanta violenza, dall'altra si dichiarano in preda allo sconcerto per l'indifferenza e l'assenza di parole che accompagnano i femminicidi che ormai quasi quotidianamente dobbiamo contare. Cosa deve succedere perché questo massacro ormai quotidiano tocchi le menti di chi ci governa? Ma dove sono le urla di dolore dei politici ? Dove sono gli intellettuali e i filosofi, che “sanno leggere la nostra società vedendone pregi e difetti? Non è questo argomento di allarme ? Ormai 71 donne uccise nel 2012, quasi tutte da mariti o ex , e gli uomini non hanno nulla da dire? Non hanno nulla da dire a chi agisce la virilità e mascolinità in questo modo?

La vita delle donne è messa in pericolo dalla quotidiana cultura di sopraffazione degli uomini e si continua a stare a guardare anzi si cerca perfino di non vedere . Uomini che uccidono perché incapaci di sostenere la relazione affettiva e che non accettano e negano la libertà della donna. Uccidere è più facile che affrontare i conflitti, mettersi in discussione, riconoscere alla donna dignità e rispetto. La maggioranza dei giornali ormai non mettono più la notizia neppure nelle pagine interne e i pochi articoli sono sempre a firma femminile, e qualche volta anche discutibili perchè mettono l'accento sulla colpa delle donne che non lasciano l'uomo violento, senza legare la violenza agita dentro le mura domestiche al perdurare di una realtà ancora “misura d'uomo”, che permea ogni ambito della nostra vita. Per la dignità delle donne c'è stata una grande mobilitazione durante il precedente governo anche da parte degli uomini, ma se erano davvero le donne il soggetto di tanta indignazione ora come è possibile tacere!

Ancora si interpreta la violenza maschile sempre e ancora un problema delle donne.. Diciamo basta e chiediamo agli uomini, che violenti non sono di ribellarsi prendere le distanze , denunciare , analizzare e interrogarsi, in casa , sul lavoro, nei partiti , ovunque perché il silenzio rende tutti complici.

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