Roma, 3 maggio 2011. Dopo aver portato la Costituzione illustrata da magistrati a 800 studenti in 18 istituti di Roma, si è conclusa la prima edizione de progetto "La vita nella Costituzione - La Costituzione nella vita", voluto da Libertà e Giustizia e LiberaCittadinanza e realizzato da Maurizio Olivieri, Nicola Capozza, Oriana Alatri, Gabriella Magnano, insieme a tanti insegnanti e genitori.
Il Presidente dell'ANM Luca Palamara ha colpito per la compostezza con cui ha illustrato ai giovani l'impegno della Magistratura "nel tenere la comunità al riparo dalla violenza". Ha avuto un sorriso quando gli è stato espresso dagli organizzatori il convinto sostegno a tutti i giudici esposti agli insulti, che difendono le regole e le regole difendono i deboli.
E' stato bello anche l'intervento di Sandra Bonsanti e in alcuni passaggi toccante, come quando - parlando di scuola come luogo di uguaglianza - ha raccontato il suo improvviso allontanamento di bambina ebrea, avvenuto da un giorno all'altro.
"Ora tocca a voi - ha detto - portare la Costituzione nella vostra vita, con la partecipazione, affinché nessuno possa riportarci al buio della violenza".
Anche l'Assessore alla scuola della Provincia di Roma, Paola Stella, ha insistito sulla necessità di collegare democrazia e istruzione, "perché la Costituzione vive solo se c'è cultura diffusa, per capirne la bellezza e il valore".
I ragazzi hanno allagato la sala con il loro entusiasmo.
I video che hanno realizzato coinvolgendo insegnanti e genitori sono stati tutti di alto livello, tanto che la giuria ha faticato nel decidere il vincitore.
Ha vinto un video sulla scuola come luogo di integrazione, con testimonianze anche di giovani "di seconda generazione" provenienti da famiglie di tutto il mondo, ma con l'accento romano tipico dei nostri ragazzi. Giovani che alla fine del video hanno declamato i "loro" articoli della Carta senza leggerli, a memoria. Come i testi delle canzoni che amano.
Il premio speciale assegnato dai promotori - con la consegna della medaglia di bronzo conferita dal Presidente della Repubblica - è andato al corto dove si vedono tutti i ragazzi di una classe divertirsi a fare la "guerra dei cuscini" con piume che volano da tutte le parti, mentre scorre l'art. 11 della Costituzione, seguito alla fine dalla scritta "Questa è l'unica guerra che ci piace".
All'uscita, nel chiasso festoso dei ragazzi, una studentessa taglia la strada ad uno degli organizzatori, gli si piazza davanti, intimandogli con un sorriso: "Ma il prossimo anno lo rifacciamo, vero?.."
note tratte da una lettera di Massimo Marnetto, di Libertà e Giustizia di Roma