LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

di Silvia Manderino - 15/08/2014

La iena e lo sciacallo sono "simpatici" animaletti che si distinguono per una sola caratteristica.
Hanno l'innato istinto di accanirsi sugli altri animali quando li trovano all'estremo delle loro forze.
Non lo fanno apposta, sono fatti così.
Nessuno ha mai insegnato loro come si fa a vivere facendo affidamento solo su se stessi.
Sin dalla nascita si comportano in questo modo: aspettano la debolezza altrui e poi si fiondano sul malcapitato.
E non è che loro stiano meglio, nel frattempo. Anzi.
Vivono di precarietà tutta la vita. Ma quello che aspettano è che la precarietà si diffonda intorno a loro.
Non devono fare niente, solo aspettare.
Sono per questo molto lungimiranti. Sono codardi lungimiranti.
Sanno per esperienza che chi è stato tanto forte prima, e pure lo sbandierava, prima o poi cederà.
E loro saranno lì in quell'esatto momento e in quel preciso luogo.
Non per dire "uniamo le forze e cerchiamo di sopravvivere", non per aiutare, non per farsi venire un'idea che possa fare uscire tutti dalla situazione di difficoltà.
No, niente di tutto questo. Sono piccinerie, dal loro punto di vista.
E i conti con la storia bisogna pur farli...., lo spazio è poco, bisogna sgomitare.
Sono lungimiranti, iene e sciacalli.
Sono lì per guardare la vittima, per sibilarle un ipocrita "mi dispiace" con il ghigno che li contraddistingue.
E poi azzannano.
Mettono insieme il pranzo con la cena in questo modo.
E se gli avanza del tempo, fanno progetti per il futuro, un radioso futuro.
Saranno loro a comandare, un giorno.
Non per guidare verso un avvenire di comune benessere. Assolutamente no.
Saranno loro a comandare perchè i forti, diventati deboli, avranno perso il loro tempo prezioso a leccarsi le ferite.
Mentre loro, la iena e lo sciacallo, l'unica cosa che si leccano sono i baffi.
Dopo che hanno fatto un boccone dei forti diventati deboli.
O almeno, questo è quello che sperano e pregustano.
La iena e lo sciacallo sono per forza di cose esseri amorali.
Diversamente, non sopravviverebbero.
E in nome di questa amoralità sono pronti a giocarsi.... il destino degli altri, se ciò consente loro di avere di fronte una prospettiva di supremazia e di dominio.
Un dominio che si limita al pranzo e alla cena, intendiamoci, mica fanno grandi voli pindarici, la iena e lo sciacallo.
Ma per vivere bisogna pur mangiare, non è vero?

Oggi la frase, circolata nei siti di tutta Europa, del presidente del consiglio pro tempore italiano Matteo Renzi è stata la seguente:
"Italia è stata vagone di coda, ma ora è tutta l'Europa in stagnazione. Oggi l’Italia è nelle condizioni di poter essere, nei prossimi anni, la guida dell’Europa. Facendo le riforme che deve fare l’Italia è nelle condizioni di poter trascinare l’Europa fuori dalla crisi".

Solo una domanda.
Ma l'Italia di oggi - che è sfinita da una crisi che attanaglia la vita di generazioni e di intere classi sociali - come fa ad essere "nelle condizioni" di diventare - nel futuro - la "guida dell'Europa"?
Qualcosa non quadra in questa frase.
O l'afa d'agosto fa brutti scherzi
O ci sono iene (o sciacalli) in avvicinamento.

Silvia Manderino

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