Giustizia e informazione continuano a essere i punti critici della democrazia italiana. Non sono i soli, ma tutte le volte che il governo di centrodestra si muove su qualsiasi argomento appare chiaro che giustizia e informazione sono il nodo cruciale dell’anomalia italiana.
Ogni atto del governo su ogni tema d’attualità è segnato dal predominio sui mezzi d’informazione esercitato dal presidente del consiglio. Con i mezzi che ha può non fare nulla e persuadere i cittadini che fa molto; può produrre disastri, come sull’Alitalia, e rivenderli come capolavori. E in particolare sulla giustizia ha costruito nel tempo una leggenda secondo la quale la politica è stata attaccata dalla magistratura e deve quindi difendersi. Non c’è tema della vita pubblica che non sia inquinato alla radice dalla mistificazione dell’informazione e dalla negazione della giustizia.
L’informazione inquinata racconta un’arte del governo che non esiste. Disegna finanziarie miracolose mentre la finanziaria vera strangola lo stato sociale, la scuola, l’università, la ricerca. Promette miracoli sul lavoro e invece lo rende sempre più occasionale e precario, condannando i giovani all’impossibilità di progettare la propria vita. Esalta le privatizzazioni in tutti i settori: servizi sociali, acqua, ambiente, energia divengono fonte di profitto per una nuova classe di roditori privati, mentre i cittadini vengono privati del diritto di esercitare il loro legittimo controllo su tutti i beni comuni. La giustizia sociale viene ridotta all’elargizione della “social card”, e questa si svela come una beffa a danno dei più disagiati.
L’informazione inquinata bombarda l’opinione pubblica con la leggenda secondo cui il capo del governo non ha poteri sufficienti. Prepara una nuova offensiva per distorcere la Costituzione attraverso la riforma dei regolamenti parlamentari e consegnare così al governo un arbitrio ancora maggiore sull’attività legislativa e ridurre le Camere elettive a puro strumento di esecuzione della sua volontà.
Per questo motivo Liberacittadinanza propone un incontro nazionale a Firenze, sabato 14 febbraio, al Cinema Puccini. via delle Cascine 41. Qui interverranno, a partire dalle ore 11:
Marco Travaglio, Bruno Tinti, Luigi De Magistris, Maria Luisa Busi, Carlo Vulpio, Paolo Flores d’Arcais, Pancho Pardi, Eric Jozsef, Raffaele Palumbo
Tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare e discutere.
In allegato la locandina della iniziativa