Ma come si fa a sentire i politici di PD e PDL decantare quanto sia giusto e democratico inserire la soglia del 4% per ridurre la frammentazione parlamentare? A parte che questo è discutibile perchè in democrazia ognuno dovrebbe essere rappresentato per il reale peso che ha, senza sbarramenti artificiali, senza premi di maggioranza e marchingegni simili in grado di modificare la volontà del cittadino elettore. Ma quello che è più grave, anzi inaudito e ANTIDEMOCRATICO, è che costoro pensino ad una legge che taglia fuori chi su tale legge non si potrà esprimere perchè fuori dal parlamento. I partiti maggiori se la cantano e se la suonano, decidono di mettersi d'accordo per tentare di tenere fuori per sempre chi già non è rappresentato. Prima hanno inventato il voto utile a corollario dell'orrenda riforma elettorale berlusconiana e ora ne approfittano per legiferare in modo che il pluralismo sia bandito per sempre da tutti i parlamenti. E' la legge del più forte che non si accontenta della vittoria ma vuole accrescere a dismisura la propria forza e per farlo non trova di meglio che annientare il proprio competitore fino a spargere sale sulle rovine. Ma questa vi pare democrazia? Persino D'Alema che ha proposto di abbassare di un punto percentuale la soglia di sbarramento è stato sbranato dai lupi...
Il
mio pezzo finiva a questo punto, poi l’ho pubblicato su facebook e
mi sono arrivate obiezioni del tipo: “è
l'ora di farla finita con il consentire alle minoranze estreme di
bloccare tutti i processi. Cosa diversa è la giusta rappresentanza
delle minoranze. Alleatevi. Non è possibile che la sinistra estrema
abbia 3 partiti che si dividono in 4 che litigano per le
sedie.Inutile battere i piedi”.
Eppure mi
sembrava abbastanza chiaro che non si tratta di salvare la sinistra
bensì la democrazia, prescindendo dalle forze politiche che vengono
tagliate fuori.
Sulla rappresentanza politica la decisione deve
essere comune (queste sono le riforme condivise) e non solo di chi,
per altro, dimostra di non volere fare gli interessi degli elettori
ma solo accrescere il proprio bacino elettorale sottraendolo agli
altri. E comunque ribadisco che difendo un principio democratico
elementare: facciano pure la soglia anche al 10% (si fa per dire)ma
lo decidano tutte le forze presenti nel paese. Personalmente sono per
il proporzionale senza sbarramento, in modo che ognuno sia
rappresentato per quello che vale, poi chi ha più voti governa. Ma
non esiste che chi è in parlamento grazie alla legge elettorale
porcata legiferi per tenere fuori chi non può votare. Non solo a
sinistra ma anche a destra, OVUNQUE: è un principio di democrazia
spicciola e non la difesa della propria parte politica.
Il
problema della sinistra che si divide e che delude i propri elettori
è reale ma è altra cosa rispetto alle soglie elettorali: in ogni
caso non spetta risolverlo a PDL, PD, IdV e UDC. Questo mi pare solo
un caso di sciacallaggio politico con la conseguenza che l'elettorato
orfano se ne starà sempre di più a casa propria...
Inoltre la
cosa è pretestuosa perchè riguardo al parlamento europeo non c'era
proprio bisogno di agire con il "nobile" scopo di "ridurre
la frammentazione".
Un legislatore coscenzioso e degno di legiferare all'interno dello stato di diritto le leggi le fa per tutti e non per l'interesse suo e della coalizione di appartenenza. Ma ormai la logica delle leggi ad personam, anzi in questo caso contra personam, è talmente radicata in parlamento che aspettarsi atteggiamenti super partes è una chimera.
Delude anche che IdV abbia votato a favore: eppure dovrebbero ben ricordare che per aggirare la legge elettorale porcata hanno dovuto far finta di sottoscrivere l’indigeribile programma del PD per non correre il rischio di rimanere fuori dal parlamento, come nel 2001 quando si fermò al 3,9%. Non mi sembra un bell'esempio da seguire: usare l'astuzia per aggirare soglie assurde fingendo un'unione contro natura per poi dividersi in parlamento. Non è meglio pensare fin dall'origine a leggi elettorali che garantiscano a tutte le forze una dignitosa presenza in parlamento?
Gli elettori italiani non si meritano di essere condannati a sguazzare nella palude centrista dove si fa a gara a dimostrare chi è più moderato, col rischio di somigliarsi un po’ tutti. Il bipartitismo forzato e la dittatura della maggioranza possono forse soddisfare l'elettorato berlusconiano, che non si scandalizza nemmeno, anzi plaude, ad un parlamento di dipendenti stipendiati, ma dovrebbero far inorridire chi possiede una consolidata tradizione democratica e porta ancora rispetto alla Costituzione