Dimenticate Capodichino. Dimenticate la
vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla
circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente
del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi
Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande
rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal
Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie
Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare
l'amicizia con la giovane favorita.
Per raccontare Silvio
Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi
puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel
giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno.
E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo
conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla
verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla
menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e
fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida
ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del
Cavaliere. Cominciando dalle più recenti.
Sentenza
Mills
"È una sentenza semplicemente scandalosa,
contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è
stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19
maggio 2009).
Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il
versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette
almeno due volte.
"Io mi sono tenuto in stretto contatto
con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso
la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve
pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da
un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto
quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che
avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un
prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari".
(da
una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)
"Nell'autunno
del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv,
morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di
riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso
delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare
a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills,
18 luglio 2004)
Malpensa, Italia
"Penso
che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga
privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono
condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di
perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite
per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008).
"Rilancio
del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di
Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per
l'Italia, 2008).
Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della
Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa,
Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati
dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500.
Sicurezza
"Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza.
Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine"
(programma Pdl).
Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di
polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario
del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini,
gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione
non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale
sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e
mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di
euro.
Giustizia
"Aumento delle
risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità
nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl).
La
manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati,
prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale
saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze
immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio
per mancanza dei cancellieri.
Intercettazioni
"Volevo un disegno di legge che limitasse le
intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per
reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi
hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica
amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica',
16 luglio 2008)
"Auspico che, come succede in Europa, le
intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni
criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che
riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento
esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto
2008)
"Io non ho mai pensato di vietare questo strumento
d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non
dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica
amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a
Neveazzurra)
Cimici e spie
"Ho
trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi
spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità
parlamentare!".
È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi
mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo.
Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria.
Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate".
Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni.
Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una
mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il
microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico
incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.
Arriva
l'onda
"Avviso ai naviganti: non permetteremo
l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il
ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi
delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato
deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008).
"Mai detto
né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23
ottobre 2008).
Immunità per tutti
"Voglio
una riforma radicale. Immunità parlamentare come a Bruxelles,
priorità nell'azione penale invece dell'obbligatorietà, nuovo
ordinamento giudiziario con la separazione delle carriere, riforma
del Csm, sezione disciplinare autonoma per giudicare i magistrati"
(16 luglio 2008 di fronte agli europarlamentari).
"Sull'immunità
non ho mai detto niente. State facendo dei titoli incredibili".
(18 luglio)
Rifiuti
"È una data
storica per la Campania e per Napoli. Da oggi si entra in una fase di
smaltimento dei rifiuti che possiamo definire industriale. Io (il
termovalorizzatore) l'ho voluto fortissimamente e alla fine siamo
riusciti a vararlo e farlo operare". (26 marzo 2009,
Panorama del Giorno, Canale 5)
Ma l'inaugurazione è solo di
facciata. Quello che è partito è invece il collaudo della linea 1
che, oltretutto, il giorno successivo verrà spenta per un mese, come
testimoniano le webcam puntate sull'impianto. Poi, quando il 27
aprile il caso comincia a spuntare sui giornali, Berlusconi dice:
"Acerra funziona benissimo, l'inquinamento è vicino allo
zero". Anche perché, come si leggerà in un comunicato del
Commissariato rifiuti datato 2 maggio, solo quel giorno "inizia
la prima fase dell'avviamento della seconda linea". Per la
terza bisogna invece aspettare. E in ogni caso tutto il collaudo, a
base di stop e go, terminerà a dicembre. Acerra, insomma, se tutto
andrà bene sarà realmente in funzione nel 2010.
Ville
e terremoto
"Sì, metto a disposizione della
Protezione civile tre case per fare quello che già hanno fatto molti
italiani, i quali hanno offerto 1.600 abitazioni, soprattutto case di
vacanza, a disposizione delle famiglie dei terremotati" (10
aprile 2009)
La Protezione civile, interpellata da 'L'espresso',
non ha notizie su eventuali sfollati ospiti di Berlusconi. E anche
l'ufficio stampa di Palazzo Chigi, contattato nel pomeriggio di
martedì 19 maggio, non sa dire nulla. Sul terremoto e sui tempi
della ricostruzione, garantiti dal Cavaliere prima per settembre e
poi novembre.
Social card
"Ne
abbiamo date più di un milione e 300 mila ed è stato un gran
successo. Sono anonime e quindi non toccano la dignità di nessuno.
Infatti le Poste sono state invase da un gran numero di persone che
ne hanno fatto richiesta" (18 dicembre 2008)
I dati
aggiornati al 31 dicembre dicono però che le social card consegnate
(contenenti 40 euro) erano 520 mila e che 190 mila erano prive di
fondi. Con conseguente umiliazione di molti indigenti costretti a
lasciare la spesa alle casse dei supermercati.
Bonus
bebè
"Reintroduzione del bonus bebè per
sostenere la natalità. Graduale e progressiva riduzione dell'Iva sul
latte, alimenti e prodotti per l'infanzia" (programma
Pdl).
Non pervenuti. Lo ammette anche il sottosegretario, Carlo
Giovanardi, che il 15 maggio spiega: "Le risorse non ci
sono".
I figli di Eluana
"Eluana
Englaro è una persona viva, le cui cellule cerebrali sono vive e
mandano segnali elettrici, una persona che potrebbe anche in ipotesi
generare un figlio" (6 febbraio 2009).
Senza parole.
La
crisi psicologica
"La crisi è in gran parte
psicologica" (intervista al Gr Rai, 6 maggio 2009).
Una
settima dopo l'Istat segnala un calo del Pil record del 5,9 per
cento. Da trent'anni non si vedeva niente del genere.
Barack
Obama
"Obama ha debuttato molto bene, con grande
capacità di rapporti umani. Com'è che diceva Proietti? Ah, ecco, lo
sguardo 'acchiapponico'. Obama ha lo sguardo acchiapponico..."
(2 aprile 2009, Ansa ore 19.05).
"Berlusconi non ha mai
detto quello che gli viene attribuito dalle agenzie di stampa in
riferimento al presidente Obama, poiché si stava rivolgendo
all'inviato di 'Repubblica', come tutti presenti hanno potuto vedere"
(2 aprile, nota di Palazzo Chigi, ore 20.48).
Bush
pacifista
"La crisi irachena avrà sicuramente
uno sbocco pacifico. Se c'è qualcuno che non vuole la guerra in
Iraq, questo è il signor Bush".
È il 13 marzo 2003.
Sette giorni dopo gli angloamericani attaccano l'Iraq. Poi arrivano
gli italiani. Intanto, la guerra fa 100 mila morti in due anni, fra
torture, bombe al fosforo, resistenza, terrorismo, guerra civile.
Ma
per Berlusconi tutto fila liscio come l'olio, a parte un piccolo
problemino a Baghdad: "Ormai in Iraq c'è una vita regolare,
ci sono le scuole, eccetera. Poi, certo, ci sono le cose che non
funzionano: ad esempio, i semafori a Baghdad non funzionano. Ogni
tanto scende uno dalla macchina e si mette a dirigere il traffico"
(30 settembre 2004).
Sua Altezza
"L'ho
detto anche a pranzo ai miei colleghi ministri, è falso come leggo
oggi su alcuni giornali come 'L'espresso' che metto i tacchi:
guardate!" (levandosi le scarpe davanti ai giornalisti, al
vertice di Caceres, del 2002).
Ma a smentirlo ci pensa uno dei
suoi migliori amici: "Chi è più alto tra me e Berlusconi?
Senza tacchi, io". (Mariano Apicella, La Stampa, 30 ottobre del
2003)
Grandi opere
"Sto trattando
col mio amico Putin per aprire un corridoio negli Urali e collegarci
all'oceano Pacifico" ('Porta a Porta', 11 gennaio
2006).
Altro che Tav: praticamente le grandi opere sono in fase
così avanzata che ormai stiamo lavorando alla
Transiberiana.
Lavoro, che fatica!
"Guarda
quanto mi fanno lavorare! Guarda quanti impegni ho!" (1
agosto 2008).
Al termine di una conferenza stampa Berlusconi
mostra al ministro Giorgia Meloni la sua agenda. I fotografi la
riprendono e così diventano pubblici gli impegni del 30 luglio: 9.40
uscita di casa; 10 Enel Civitavecchia (ma Berlusconi non si presenta
all'inaugurazione della centrale); 12 Yushchak (aggiunto a mano,
secondo 'Novella 2000' si tratterebbe di una modella ucraina
ventunenne); 13 Masi, allora segretario di Palazzo Chigi; 13.30
colazione per gli 80 anni di Cossiga (che però salta); 16 Previti
(Cesare, pregiudicato) e telefonata a Bossi. Poi a penna sono
aggiunti i nomi Manna (forse Evelina, una delle starlette del caso
Saccà), Troise (probabilmente Antonella, attrice), Staderini (Marco,
cda Rai); 19 Di Girolamo (Nunzia, una delle parlamentari Pdl più
carine;) 19.30 Bossetti (o Bassetti); 20.30 Selvaggia; infine:
"Sardegna compleanno Barbara (la figlia)". E ancora una
nota a penna (per aumentare l'autostima?): "Al presidente n 1.
Al presidente più vittorioso nella storia del calcio. N 1 nella
storia del calcio...".
Il patto con Confalonieri
"Fra me e Fedele Confalonieri c'è un patto: quello di
avvisarci reciprocamente qualora uno dei due rincoglionisse. E Fedele
non mi ha ancora detto niente".
Questa era del 29
novembre 1993. Arrivati a questo punto, forse è venuto il momento
che Fedele gli dica qualcosa.