IN POLITICA C'E' BISOGNO DI UNA "NUOVA VIA"

di Vincenzo Costantino - 05/09/2008
Il paese è cambiato in questi ultimi mesi a volte è sufficiente inibire le facoltà di pensiero del popolo per plagiarlo e fargli credere qualsiasi cosa: penso a quanto fatto sul terreno della sicurezza e la rivolta anti - fiscale dalla attuale maggioranza di governo. Intanto assistiamo ad una vera e propria catastrofe economica, sociale e morale dove a pagare le conseguenze sono i ceti medio bassi, con grossi ripercussioni nella gestione famigliare.

E la politica che fa... nulla, anzi qualcuno qualcosa fa per se stesso: con i suoi complici Berlusconi ha iniziato l’attacco allo Stato sociale solidale ed economico del nostro paese : i più ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Dopo aver completato la serie di leggi utili a sé stesso, ora parte all’attacco finale della Giustizia: controllo del Csm, Magistrati in libertà vigilata, divieto di fare intercettazioni, censura al giornalismo d’inchiesta e ritorsioni ai giornalisti testardi.

Oramai la politica non appassiona più: le sedi dei partiti sono contenitori vuoti, le riunioni si svolgono a casa di qualcuno, i congressi diventano “conventions” stile americano, l’opposizione diventa “dialogo” e le lotte “confronto”, e quindi non dobbiamo meravigliarci se il Cavaliere avrà il paese nelle sue mani per i prossimi dieci anni.

In un Paese normale, dove per colpa di qualcuno non esiste più la sinistra, l’opposizione dovrebbe svolgere un ruolo di controllo ma al con tempo essere alternativi e propositivi per cercare di ritrovare la rotta giusta per tornare ad essere compagine di governo. Per tanti anni si sono fatte tante battaglie per garantire la libertà, i diritti dei lavoratori, la giustizia sociale, leggi uguali per tutti: oggi a garantire nel nostro paese tutto questo chi sarà, il PD?

Intanto assistiamo ad un silenzio che si sta facendo sempre più assordante da parte del partito democratico, rotto e infastidito soltanto dall’inossidabile Di Pietro e dalla temeraria Famiglia Cristiana, rimasti i soli, assieme all’Ass. Naz. Magistrati, a denunciare il pericolo di una nuova dittatura fascista e piduista.

La gente che ancora cerca di Resistere, ha bisogno urgente di organizzazioni nuove e politici nuovi : non di politici vecchi che costruiscono partiti transgenici nati già morti.

Dal Parlamento è scomparsa la Sinistra storica quella socialista, quella riformista ma al contempo c’è bisogno di ricercare nuovi modelli di sinistra e nuovi modelli partitici in grado di ridare fiducia e speranza ai cittadini. Una politica che apra la strada ad una “nuova via” quella dove ci sia un progetto condiviso in grado di ridare fiducia e speranza al nostro futuro; un futuro che deve trovare terreno fertile a partire dal basso, dal territorio, attraverso un analisi dei problemi, superando i vecchi modelli d’approccio.

Inoltre avere il coraggio di aprire un confronto serio con altri attori in grado di portare un contributo nella definizione della strategia che si vuole intraprendere e in questo caso penso alle associazioni, ai movimenti, a singoli cittadini che sono, a mio avviso, i veri protagonisti della società, una società in continua trasformazione.

Ed infine c’è bisogno di costruire una “leadership” credibile che si rafforzi grazie all’accumulo di un capitale di fiducia che si diffonda all’interno e all’esterno dell’intero sistema.
Io penso che le condizioni per ripartire ci siano, gli esempi di Obama e di Zapatero dimostrano che un'altra via è possibile e nel nostro caso possiamo ripartire dalle città, dai territori come rifondazione della democrazia partecipata dal basso che consiste in un lungo e faticoso lavoro di base.

Si può fare? Io penso di si e una volta tanto varrebbe la pena di provarci.

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