LE PRIMARIE AD ACIREALE

di Citto Leotta - Liberacittadinanza - 04/02/2009
Torme di elettori storicamente e riconoscibilmente (Acireale non è Los Angeles..) di centro-destra si sono recati in massa a votare per le primarie del centro-sinistra, facendo raggiungere al totale dei votanti cifre mai viste per quest’area politica e, di fatto, inquinandone il risultato

Domenica 1 febbraio si sono svolte ad Acireale le elezioni primarie per la designazione del candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni amministrative della prossima primavera.

 Concorreva a tale designazione il portavoce di ‘Liberacittadinanza- Un’Altra Storia’ di Acireale, Francesco Fichera, sostenuto anche da Sinistra Democratica. Gli altri competitori erano Cundari, ex-consigliere dell’MPA, sostenuto da un ‘movimento civico’ (in realtà molto poco civico e molto vetero-democristiano) e sostenuto, con insolito vigore, dal PD locale, che non ha ritenuto di presentare propri candidati. Ultimo il locale segretario di Italia dei Valori.I risultati hanno visto prevalere il candidato PD-MPA con il 57% dei voti e 1026 voti di preferenza. Francesco ha ottenuto il 36% e 650 voti, mentre il candidato IdV non è andato oltre il 4%. Una approfondita lettura numerica del voto evidenzia il successo personale di Francesco in centro città, dove è più presente un voto ‘di opinione’ mentre la vittoria Cundari l’ha ottenuta facendo man bassa di voti nelle frazioni.

Sul piano politico, il voto di domenica si presta a considerazioni di una certa rilevanza, che mettono in discussione le primarie come esercizio di partecipazione democratica e, nel caso in specie, la stessa validità del risultato. Accade infatti che, in una cittadina del meridione, tradizionale roccaforte del potere democristiano mutuatosi, senza soluzione di continuità in una occupazione ‘bulgara’ da parte di centro-destra (asse PdL – MPA)in cui, il voto è per lo più ‘orientato’ torme di elettori storicamente e riconoscibilmente (Acireale non è Los Angeles..) di centro-destra si siano recati in massa a votare per le primarie del centro-sinistra, facendo raggiungere al totale dei votanti cifre mai viste per quest’area politica e, di fatto, inquinandone il risultato.. Se a ciò si aggiunge che esponenti in carica (consiglieri comunali e provinciali) del centrodestra hanno non solo votato, ma platealmente dichiarato la loro espressione di voto e che, apponendo la loro firma e dando il loro (simbolico) contributo in denaro hanno sottoscritto la loro adesione al centrosinistra (ma rimanendo ben saldo sui loro scranni del centro-destra!) si può ben comprendere come l’ipotesi di un accordo precostituito PD-MPA sia molto, molto più di un sospetto.Se ci pensate, è come se in America repubblicani si fossero recati in massa ad inquinare la competizione da Hillary ed Obama!

Ne consegue inevitabilmente una fase di estremo disagio sia per il nostro movimento sia per i nostri elettori che avevano individuato nella nostra proposta il vero elemento di novità e di speranza di questa competizione. E’ il caso di fermarci a riflettere e a considerare se e in che misura i partiti vincenti e il loro candidato sapranno dissociarsi e prendere le distanze da quanto accaduto, e se sapranno dare le sufficienti rassicurazioni sulla natura e sul perimetro della coalizione e dunque poter valutare, da parte nostra, se ne sussistono le originarie ‘regole d’ingaggio’. C’è da fare poi una considerazione generale sulla validità e il significato delle primarie. Premettiamo che siamo stati proprio noi di Lc a volerle fortemente, a lanciarle per primi e a pretendere regole innovative e anticlientelari (voto ai sedicenni, incompatibilità con la presenza di parenti funzionari comunali, etc.).. E’ bastato però che la vecchia politica rinserrasse le proprie fila, rispolverando vecchi metodi forse un po’ sopiti ma mai in fondo dismessi, che anche uno strumento di novità e di genuina partecipazione popolare fosse svilito al livello di un mercato di scambi di favori e di logiche spartitorie. Come si potrà in futuro, qui e altrove,evitare tali gravi distorsioni? Creando degli elenchi di ‘elettori del centrosinistra’ , magari prima della scelta dei candidati? E così facendo non si lede il diritto a ‘cambiare idea’ e schieramento? Oppure si potrebbe lasciare l’elenco libero solo ai giovani..Molte questioni aperte che ci inducono a una fase di riflessione e di rielaborazione. Niente, né in senso specifico che in senso generale, ci sembra più chiaro e scontato come ci appariva fino a due giorni fa.

 

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