Gli esponenti dell'Italia dei Valori, Leoluca Ordando e Francesco Pardi, hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio le loro dimissioni dalla commissione di Vigilanza sulla Rai. Il portavoce dell'Italia dei Valori ha inoltre denunciato il veto posto nei suoi confronti dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 'Nonostante il distacco manifestato dal presidente del Consiglio egli ha pubblicamente pronunciato un veto verso di me e gli altri esponenti del mio partito. Rassegno le mie dimissioni dalla Vigilanza - ha detto Orlando - come contributo alla denuncia di una inaccettabile mortificazione del Parlamento e della commissione di Vigilanza'.
Parole, quelle di Orlando alle quali sono seguite quelle di Antonio Di Pietro che ha attaccato il presidente del Consiglio: 'Voglio denunciare l'esistenza di un corruttore politico: Silvio Berlusconi. Ha cercato di corrompere me offrendomi un posto da ministro, ha tentato di corrompere Orlando, probabilmente è riuscito a corrompere Villari. E' un corruttore politico - ha insistito il leader di Idv - che compra il potere e deve obbligare tutti noi a unire i nostri sforzi per informare i cittadini sul pericolo che corre la democrazia'.
Intanto i capigruppo di Senato e Camera di Idv, Felice Belisario e Massimo Donadi, annunciano in conferenza stampa che non indicheranno altri componenti in commissione di Vigilanza dopo le dimissioni di Leoluca Orlando e Francesco Pardi.
Le dimissioni di Leoluca Orlando e di Pancho Pardi dalla Commissione di Vigilanza Rai, accompagnate dall'annuncio di Antonio Di Pietro che i gruppi parlamentari Idv non forniranno altri nomi per sostituirli, aggiungono complicazioni procedurali al già tormentato insediamento in questa legislatura dell'organismo parlamentare di controllo sul servizio pubblico di informazione radiotelevisiva.
A norma dell'articolo 1 della legge 14 aprile 1975 n. 103 che disciplina la Commissione di Vigilanza, infatti, l'organismo deve essere formato da 40 membri nominati dai Presidenti delle Camere con il vincolo esplicito di garantire la presenza di tutti i gruppi parlamentari. Il che significa, nel caso odierno, che Renato Schifani e Gianfranco Fini sono obbligati a nominare d'ufficio altri due commissari di Italia dei Valori al posto di Orlando e Pardi, posto che i gruppi di Idv non forniranno altri nomi. Un obbligo di legge al quale i Presidenti delle Camere non potranno sottrarsi ma che cambierà poco nello sblocco della impasse perchè con ogni probabilità i nuovi nominati si dimetteranno, secondo la decisione politica assunta dal loro partito.
Il Pd ha 'apprezzato la scelta di Idv di contribuire a sbloccare la situazione, con le dimissioni e, di fatto, con la rinuncia alla candidatura di un presidente pur avendo ricevuto un veto sul proprio gruppo'. Lo ha detto Dario Franceschini, vicesegretario del Pd, al termine della riunione dei membri della vigilanza del Pd. '
-Portavoce Italia dei Valori:'Contro di me veto di Berlusconi'
-Di Pietro: Berlusconi e' un corruttore politico
-Rai/ Franceschini:Da Idv contributo,chiesto a Villari dimettersi
-Rai/Pdl:Opposizione scarica suoi problemi sulle Istituzioni